Vini Ticinesi in degustazione a Roma

INTERNATIONAL WINE ACADEMY OF ROMA

IL PALAZZO DEL VINO
La Storia
Sulle antiche pietre che ospitarono i fastosi banchetti di Lucullo sorge oggi il Palazzo del Vino di Vicolo del Bottino, sede dell’International Wine Academy, luogo privilegiato di incontro per gli amanti del vino. Costruito nel 500, il palazzetto fu riedificato nel 1898 e per molti anni fu la dimora di una famiglia romana che, data l’unicità e il prestigio della sua ubicazione, lo preferì alla propria casa di Piazza Mignanelli.
Dalla fine degli anni ’80 fino al 1998, il palazzo è stato disabitato. In quell’anno Bernardo Bertolucci lo scelse come ambientazione per il film “L’assedio”. Con 8 mesi di riprese, Bertolucci si è accinto a narrare l’assedio sentimentale di Mr Kinsky alla bella Shandurai in una Roma primaverile dei giorni nostri, in pieno centro storico, proprio nella palazzina di Piazza di Spagna.
Nel 1999 il palazzo è stato acquistato da Roberto Wirth, proprietario dell’Hotel Hassler con l’intenzione di ricavarne una dependance dello storico Hotel di Piazza Trinità dei Monti. Al culto dell’ospitalità, Roberto Wirth unisce anche l’amore per il buon vino ed è per questo che ha deciso, assieme ad un gruppo di amici, di fondare l’International Wine Academy, un luogo d’incontro per gli appassionati di vino, quasi un club.

Il coordinamento di questa esperienza è stato affidato a Steven Spurrier, indiscussa e autorevole personalità dell’educazione del vino, da oltre trent’anni al centro di ogni iniziativa pedagogica e formativa. A lui si deve la fondazione nel 1973 a Parigi de l’Academie du Vin, prima scuola privata apparsa in Francia, nonché la creazione nel 1982, assieme a Michael Broadbent, dei corsi di vino di Christie’s. Dopo tre anni di accurati restauri il Palazzetto, liberato dall’incuria del tempo, è tornato agli antichi splendori, grazie ad un restauro attento che, nel rispetto del suo valore storico, ha riportato alla luce gli antichi materiali e le prestigiose finiture che rendono il Palazzo del Vino un gioiello architettonico di rara bellezza.

Al piano terra, al centro della magnifica scala circolare, è stato rinvenuto il pavimento dell’epoca in marmo variopinto. Anche la ringhiera, in ferro battuto lavorato a mano, risale alla fine dell’800. Dal settembre 2002 l’International Wine Academy è finalmente aperta al pubblico di appassionati e curiosi, esperti e principianti. Alla Wine Academy si coltiva la vera passione per il vino in tutti i suoi aspetti, attraverso un percorso conoscitivo completo: dalla ricognizione delle regioni di produzione, allo studio dei diversi metodi di vinificazione, fino all’apprendimento delle tecniche di degustazione. Da ottobre, le tre stanze, arredate con stile ed eleganza sono a disposizione per tutti coloro che desiderano soggiornare nel cuore di Roma in un palazzo interamente dedicato al vino.

LO CHEF

Antonio Martucci è il genio creativo, il cuore pulsante della cucina del Palazzetto. Martucci, nato e cresciuto a Roma, non immaginava neppure di diventare uno chef fino a quando ha cominciato a lavorare nelle cucine dell’Hotel Hassler. Aveva solo 15 anni quando cominciò, e forse proprio per questo lo Chef lo prese sotto la sua ala protettrice. “Ho capito fin da subito che quello sarebbe stato il mio futuro: era un lavoro che ho amato fin dal primo istante,” dice. Il resto è oggi noto. Antonio, irradia esperienza ed entusiasmo attraverso la sua cucina: un’esperienza maturata lavorando in alcune delle migliori cucine d’Europa ed un entusiasmo che viene dai suoi soli 28 anni. “Ho tratto ispirazione da ognuna delle mie esperienze lavorative,” dice Antonio. “Adesso il più importante obbiettivo della mia cucina è quello di mettere a loro agio i clienti attraverso il cibo. La tavola dovrebbe rappresentare un momento di relax e appagamento nella giornata di ognuno di noi.” Quando non è ai fornelli, l’occupazione preferita di Antonio è quella di giocare con i suoi due bambini e stare con sua moglie.

LA CUCINA
La cucina di Antonio Martucci la potremmo definire Tradizionale Italiana ma con un tocco di modernità. “La cosa di fondamentale importanza”, dice Martucci, “è l’assoluta freschezza di ogni singolo ingrediente”, elemento la freschezza, che da sola rappresenta la base per l’eccellenza della cucina italiana. “Per il resto, io in cucina non creo nulla” dice, “il cibo è già creato: tutto ciò che un buon cuoco deve fare, è capire la maniera migliore per combinare i diversi sapori.

Gli eventi DIVINI della INTERNATIONAL WINE ACADEMY OF ROMA

Programma GENNAIO MARZO 2004 a cura di Ian D’Agata

Gennaio: Giovedì 29
Il Barbaresco: Martinenga, Grand Cru di Barbaresco.
Degustazione verticale insieme ad Andrea Sturniolo, Ian D’Agata e al Marchese Cisa Asinary Di Gresy di sei annate di Barbaresco dei vigneti Camp Gros e Gaiun, ritenuti essere due dei vigneti top per il Barbaresco. Un vino nobile che tutto il mondo ci invidia. A seguire bagna caoda con il dolcetto, il merlot e la nuova barbera dell’azienda, presentata in anteprima alla International Wine Academy questa sera.

Febbraio: Venerdì 5
“Viaggio tra i grandi vini di Sicilia”: la nuova opera di Andrea Zanfi
Un lungo viaggio nelle Terre del Gattopardo, un libro che è la summa dell’enologia siciliana attuale. Dopo un anno di lavoro, 17000 km percorsi su tutto il territorio, Andrea Zanfi, autore del volume, ha selezionato 44 aziende “top”. La serata prevede la presentazione del libro in compagnia di diversi produttori siciliani che saliranno a Roma per l’occasione: seguirà una cena preparata dal nostro Chef, Antonio Martucci, accompagnata da molti dei grandi vini premiati.

Venerdì 13
Le “Enocene” della Academy: Chateau Lafon-Rochet e la potenza di St. Estepphe
Lafon-Rochet è da sempre conosciuto dagli appassionati come un grande vino che esprime alla perfezione il terroir di Pauillac. Oggi è considerato essere da tutti gli esperti, Michel Bettane in testa, ai vertici qualitativi della sotto zona di St. Estepphe. Tutto questo e in più prezzi tutto sommati ragionevoli per un rande bordolese. Serata organizzata insieme a Fabrizio Russo e Slowfood, ceneremo insieme ad Ian D’Agata, Fabrizio Russo e Michel Tesseron, il proprietario, ed i piatti creati dal nostroChef, Antonio Martucci.
In abbinamento il Le Pelerins de Lafon-Rochet 2002 (il secondo vino della casa), il 1997, 1996, ed il 1985, annata “mitica” ed ormai introvabile.

Lunedì 16
Un’autoctono che tutto il mondo ci invidia: il Sagrantino di Antonelli
Il Sagrantino di Montefalco è un vino che ci viene invidiato dal mondo intero, e la versione della azienda Antonelli-San Marco è da molti anni ormai un vero e proprio punto di riferimento per la varietà. Insieme al proprietario ed Ian D’Agata degusteremo una verticale di sei annate di questo vino portentoso, un compendio di alcool, glicerina, frutta matura, tannini, il tutto avvolto in un alone segoso di raffinatezza npon comune.
A seguire una serie degli ormai mitici “italian tapas” del nostro Chef Antonio Martucci che accompagneranno gli altri vini ell’azienda.

Giovedì 19
Chateau Lascombes, l’eleganza del Margaux
Un bellissimo Chateau, un grande vino: Lascombes, un incanto di finezza ed eleganza, vero e proprio archetipo della lussuriosa eleganza del Margaux più grande. Un vino tutto giocato su equilibrio ed armonia. Serata organizzata insieme a Fabrizio Russo e Slowfood, degusteremo insieme ad Ian D’Agata, Fabrizio Russo e Dominique Befve, Direttore Generale della proprietà, prima i tre vitigni (cabernet sauvignon, merlot, e petit verdot) di Lascombes in purezza, e poi il cabernet passato in legni di tre tonneleries differenti. Un’occasione unica per capire quanta influenza abbiano i diversi produttori di botti e barrique nella genesi di un vino.
A seguire cena con i piatti del nostro Chef, Antonio Martucci, in abbinamento al Chateau Lascombes 2002, 2001, 1998 (in magnum), e 1985 (in doppia magnum).

Sabato 21
Masterclass II: L’importanza del suolo: i 25 diversi Chateau Olivier
Insieme ad Ian d’Agata e Laurent Lebrun, enologo di Chateau Olivier, degusteremo sei diversi vini di Chateau Olivier provenientiti da sei suoli completamente diversi. ono vini che fanno parte dei venticinque diversi lotti preparati ogni anno ad Olivier, che poi vengono assemblati nel vino finale. Un’occasione irripetibile per capire a fondo come i vari terreni influenzano un vino.

Marzo: Lunedì 1
Masterclass II : Sanlorenzo, la nuova frontiera del vino Toscano
Non solo sangiovese in Toscana: il ciliegiolo ed altre uve “nuove” stanno attirando l’attenzione di esperti ed appassionati ovunque. Degusteremo insieme ad Ian d’Agata ed Attilio Pagli, enologo di fama mondiale ed il creatore di alcuni dei più famosi vini d’Italia, guiderà una verticale di Sanlorenzo, da uva ciliegiolo in purezza.
A seguire, cena leggera “italian tapas” con altri tre vini dell’azienda.

Mercoledì 17
Masterclass III. BISOL, oltre il Prosecco: microvinificazioni e singoli terroirs
Una di quelle serate in cui il vero appassionato raggiunge il Nirvana: il Prosecco nella versione più “seria”, quasi scientifica. Bisol, azienda storica del comprensorio a conduzione familiare responsabile di quella che è per molti l’espressione migliore del vino, è da anni all’avangardia nella ricerca sul vitigno, le sue vinificazioni, ed i diversi terroirs. Degusteremo insieme a Gianluca Bisol ed Ian D’Agata sei diverse interpretazioni di Prosecco: un caleidoscopio di variazioni dovute all’uso di lieviti indigeni diversi, differenti tecniche di mcrovinificazione, terreni ed esposizioni le più varie.

Giovedì 18
Il Sauternes: Chateau D’Arche, un Sauternes “italiano”
Un terroir eccezionale, di un Chateau poco conosciuto dal grande pubblico ma che sta attirando l’attenzione degli esperti più esigenti. Degustazione di sei annate di questo Sauternes in compagnia del proprietario e a Ian D’Agata e a seguire una serie di assaggi con, formaggi artigianali, terrine e paté di selvaggina.

Lunedì 22
I Vini del Canton Ticino presentati per la prima volta a Roma
Un’anteprima di quelle che contano e alla quale i veri appassionati non possono mancare: per la prima volta a Roma, la Swiss Premium Wine, un’Associazione di quattro dei migliori produttori di vino Ticinese, i cui Merlot stanno facendo incetta di premi in tutte le competizioni, ricevendo inoltre punteggi “esagerati” da tutte le riviste.
Saranno presenti i produttori Tamborini, Gialdi, Brivio e Delea, che presenteranno tre vini ciascuno ed in più il “Quattromani”, un vino prodotto da tutti e quattro insieme. La giornata include una degustazione guidata dei quattro “SuperMerlot” iperpremiati: degusteremo insieme ad Ian D’Agata e Rocco Lettieri.
Giornalista Free Lance, collaboratore di diverse riviste e di Luigi Veronelli, responsabile delle Guide Oro per il Ticino, Rocco è riconosciuto da tutti come il più grande esperto di vini di quest’angolo incantato della Svizzera. A seguire una cena con i vini delle aziende in abbinamento ai piatti creati appositamente per la serata dallo Chef dell’Academy, Antonio Martucci.

(vedere in fondo elenco dei vini in degustazione)

Mercoledì 30
Una delle più grandi famiglie del vino: Trimbach, la purezza enologica
Insieme ad Ian D’Agata e Jean Trimbach, proprietario, degusteremo insieme sei vini diversi di questa antichissima e prestigiosa casa alsaziana, il cui Riesling los Ste.Hune è universalmente riconosciuto come il più grande riesling secco del mondo, e uno dei più grandi bianchi in assoluto. Anche altri Riesling, Gewurztraminer, e Pinot Gris ai vertici ci attendono in una serata che si preannuncia entusiasmante.
In date da stabilire:
Non sono solo canzonette: il vino di Hammer, i vini dolci più nobili
Altro che Eiswein, l’Ausbruch di Rust è uno dei vini dolci “più dolci” del mondo intero, ma con un’acidità tale da non risultare mai stucchevole. Per bocca di tutti gli esperti, Hammer è una della aziende austriache più in ascesa ed oggi i suoi vini, sia quelli secchi che quelli dolci, sono ambiti da tutti gli appassionati. Insieme al proprietario ed Ian D’Agata, degusteremo sei annate di Ausbruch, dal 1993 al 2001. La degustazione verticale sarà preceduta nel pomeriggio dalla degustazione in giardino ai classici banchi d’assaggio di tutti i vini di questa bella realtà enologica che merita di essere conosciuta sempre di più.

Il ruolo del legno: Capanelle, Chianti e SuperTuscan ai vertici
Capanelle è sempre stata un’azienda chiantigiana all’avanguardia in tanti suoi progetti e per questo anche spesso criticata. Resta il fatto che si tratta di un marchio storico, riconosciuto in tutto il mondo, ed ambito da collezionisti ovunque. Produttrice di un Chianti classico “vero”, come purtroppo se ne trovano sempre più di rado, si distingue anche per varie sperimentazioni, come l’uso di quantità sensibili di malvasia nera, varietà storica caduta ormai in disgrazia, ed esperimenti con legni di natura diversi. Degusteremo insieme ad Andrea Sturniolo, Simone Monciatti, enologo, e Raffaele Rossetti, fondatore di Campanelle e tutt’ora consulente dell’azienda, i vari vii dell’azienda, ed in particolare una serie di vini maturati in legni di provenienza diversa (francese, americani) e altri ancora dalla diversa tostatura.

Il grande Extra vergine pugliese dell’Azienda Adamo
Quattro grandi esempi di olio extra vergine d oliva: da monocultivar, biologico…degustati insieme al produttore ed Andrea Sturniolo, verranno poi abbinati anche a quattro piatti diversi studiati apposta dal nostro Chef Antonio Martucci per esaltarne le caratteristiche organolettiche.

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Vini ticinesi in degustazione:

I Vini di Guido Brivio di Mendrisio:
Ronco Bain Bianco del Ticino DOC 2002 (Sauvignon-Semillon)
Dogaia Rosso del Ticino DOC 2002 (Gamaret-Merlot)
Riflessi d’Epoca Merlot del Ticino DOC 2001

Vini Gialdi di Mendrisio
Biancospino Bianco del Ticino DOC 2001 (Pinot Nero in bianco e Chardonnay)
Giornico Oro Merlot del Ticino DOC 2001
Biasca Premium Merlot del Ticino DOC 2001

Vini Tamborini di Lamone
Mosaico Bianco del Ticino DOC 2000 (Chardonnay, Semillon, Sauvignon)
San Zeno Riserva Merlot del Ticino DOC 2002
Vallombrosa Merlot del Ticino DOC 2001

Vini & Distillati Delea di Losone
Castello di Cantone Bianco Ticinese DOC 2001 (Chardonnay, Semillon, Sauvignon)
Carato Merlot del Ticino DOC 2001
Carato Riserva Merlot del Ticino DOC 2000

Quattromani Merlot del Ticino DOC 2000
della SWISS PREMIUM WINE (Brivio, Delea, Gialdi e Tamborini)

Per la cena si serviranno i seguenti vini:
Bianco Rovere Merlot del Ticino DOC (in bianco) 2002 – I Vini di Guido Brivio
Castello di Cantone Rosso del Mago Merlot del Ticino DOC 2000 – Vini & Dist. Delea
Vigna Vecchia Merlot del Ticino DOC 2000 – Vini Tamborini di Lamone
Sassi Grossi Merlot del Ticino DOC 2000 – Vini Gialdi di Mendrisio

Inoltre per un incontro con le autorità di Roma, all’Hotel Asler si serviranno:
La Contrada Merlot del Ticino DOC (in bianco) 2002 – Brivio
Tre Valli Merlot del Ticino rosato DOC 2003 – Gialdi
Malvaglia Merlot del Ticino DOC 2001 – Gialdi
Vigna d’Antan Rosso del Ticino DOC 2000 (Merlot-Cabernet Franc) – Brivio

PRENOTAZIONI: 0039. 06 69.90.878
International Wine Academy Of Roma
Vicolo del Bottino, 8
00187 Roma
www.wineacademyroma.com
e-mail: info@wineacademyroma.com

L’entrata di Wine Academy è situata in Vicolo del Bottino, una piccola strada che porta da Piazza di Spagna alla fermata del metro “Piazza di Spagna”.

A cura di Rocco Lettieri