Il Falconiere di Cortona di Silvia e Riccardo Baracchi

Il Falconiere di Cortona
Relais & Chateaux

Sulla collina dove si staglia sullo sfondo Cortona, antica città etrusca, già Signoria dei Casali, poi assorbita da Firenze, ricca di storia con alcuni monumenti di indicibile bellezza, quale ad esempio la Chiesa della Madonnna del Calcinaio, troviamo uno stupendo casale risalente al 1600, già dimora di un famoso poeta aretino, Antonio Guadagnoli, che qui ritiratosi, fisse sino alla morte. Oggi, tra queste mura, restaurate come meglio non si poteva fare, troviamo un noto “Relais”, Il Falconiere, da cui i coniugi Silvia e Riccardo Baracchi, con pazienza certosina, ne hanno ricavato uno dei più prestigiosi ed accoglienti angoli della Valdichiana.

L’antica villa ospita lo scenoso hotel, la limonaia è stata trasformata in sala ristorante, il piano rialzato, il pomerio, è divenuto terrazza con vista incantevole sulla collina e sulla sottostante valle. Un angolo della casa è dedicato alla vineria con enoteca, dove potersi attardare a gustare in santa pace, prestigiose bottiglie e non solo di vino. Il giardino, ricco di cipressi e ippocastani, è tenuto a prato inglese con due grandi piscine utilizzabili anche dagli ospiti della vecchia casa patronale del podere “Le vigne del Falco”. Alcuni rustici caseggiati sono stati trasformati in deliziose “suites” per trascorrere momenti di assoluto riposo con privacy e assoluta pace, al profumo di lavanda, rosmarino e erbe aromatiche. Una ventina di camere, tutte diverse tra loro, con pareti affrescate e mobili originali d’epoca, con letti a baldacchino e munite di ogni confort, sono in grado di accogliere una clientela internazionale creando un’idilliaca sensazione familiare.

Arrivarci non è difficile in quanto il “Falconiere” si trova sulla direttiva autostradale che dall’uscita di Bettolle porta a Perugina, dove lungo il percorso il visitatore potrà anche ammirare campi di grano e folti alberi di ulivi, con meravigliosi muri a secco, mirabile fusione dell’opera umana con quella naturale della zona. Una visita alla città di Cortona è d’obbligo, con le sue vie tutte pavimentate a lastroni e le possenti mura che la circondano.

La tradizione della buona cucina umbro-toscana del “Falconiere” si rinnova giornalmente con Silvia, che con il valido aiuto di collaboratori, ogni giorno propone le sue “delizie” che variano solo in funzione delle materie prime che trova al mercato e presso i contadini della zona. Solo per il pesce si fanno eccezioni e comunque è di arrivo giornaliero. Silvia ama la cucina semplice e di casa, quella che ha appreso ai fornelli dei genitori. Tra i suggestivi piatti possiamo, scegliendo dalla carte delle vivande, suggerire “La primavera dei sapori”: Foie gras con panage di frutta secca, composta di zucca e balsamico; cupoletta di verdure miste con marzolino, intingolo di olive nere e confit di pomodoro; pappardelle all’antica con sugo di coniglio in bianco; medaglioni di porco brado fasciati con lattuga in rete e salsa di zenzero ai fiori di rosmarino; bianco mangiare di ricotta e cioccolato bianco con salsa di litchi e frutto della passione. A seguire la scelta va nella sezione…dall’acqua,….dalla campagna, ….ai sapori di mare,….con i sapori del nostro orto,…e quindi pesci, carni (degna di nota la fiorentina), e formaggi della Fattoria di Lapo Salvadori e i caprini freschi della Valle di Mezzo, nel Casentino.

Anche nei vini l’offerta è validissima e spazia dal Nord al Sud Italia con puntate anche in Francia, California, Cile, Nuova Zelanda e Australia. Notevole la selezione toscana con le diverse zone e i diversi vini DOC e DOCG: una vera sequenza di preziosità enologiche. Ma la cosa che più incuriosisce in questo “contesto” sono i vini prodotti da Riccardo, il quale con i consigli del winemaker Stefano Chioccioli, ha proposto due vini degni di lode: Smeriglio e Ardito che faranno sicuramente parlare di quest’ultima DOC di cui la Toscana si è arricchita: la DOC Cortona.

Un’ultima considerazione va ancora alla cucina: la clientela, su prenotazione, può partecipare al “Cooking under the tuscan sun”, sei lezioni di cucina con lo chef Michele Brogioni con visite anche a cantine, fattorie e degustazioni di vini tipici. Anche un olio extra vergine eccezionale viene prodotto dai coniugi Silvia e Riccardo.

I vini di Riccardo Baracchi:

Rosso Smeriglio 2001 Toscana IGT di Riccardo Baracchi

Vitigni: Sangiovese 50%, Merlot 25%, Sirah 25%

Raccolta manuale e separata delle uve; vinificazione in rosso con contatto pellicolare per 18 giorni
con rimontaggi e sommersione continua del cappello a temperatura controllata.Fermentazione in
acciaio inox sino a completare la fermentazione malolattica. Maturazione per 8 mesi in botti di
legno di rovere; 4 mesi in bottiglia.
Rosso rubino violaceo con sfumature color melanzana; unghia appena percettibile; archetti stretti e lunghi ben fermi sulle pareti del bicchiere. Al naso si presenta ampio con sentori di frutta rossa matura (susina, mora, ciliegia, cassis) con finale leggermente speziato di vaniglia dolce e vegetale di mallo di noce con pepe nero evidente. In bocca è subito caldo con evidente buon corpo, di buona tannicità e grande piacevolezza; al secondo assaggio si ripresenta la frutta già avvertita al naso; il finale è persistente e gradevole sulle note del tamarindo fresco, fieno tagliato di fresco e liquirizia.
Bottiglie prodotte: 8.000 bottiglie

Ardito 2001 Toscana IGT di Riccardo Baracchi

Vitigni: Sangiovese 50%, Merlot 25%, Cabernet Sauvignon 25%

Raccolta manuale e separata delle uve; vinificazione in rosso con contatto pellicolare per 18 giorni con rimontaggi e sommersione continua del cappello a temperatura controllata. Fermentazione in acciaio inox sino a completare la fermentazione malolattica. Maturazione 18 mesi in barriques di rovere francese nuove di legni diversi; 6 mesi in bottiglia.
Rosso rubino cupo color inchiostro; unghia ben evidente; archetti stretti e lunghi che fanno fatica ascendere lungo le pareti del bicchiere. Al naso si presenta con sentori di ciliegia sotto spirito a cui fa seguito la viola e il garofano con sentori complessi di frutta rossa piccola (ribes, mirtillo); il finale è speziato di tostatura di caffè con pepe verde e balsamico di eucalipto. Al secondo naso si avverte anche timo secco e peperone verde. In bocca mette in evidenza un caldo di buon alcool, buona struttura tannica e grande armonia che riempie il palato; al riassaggio si ripresentano note di gelso rosso e rabarbaro fresco; il retrogusto è persistente senza cedimenti sulle note cioccolatose di after eight (cioccolato mentolato) con speziatura che ricorda il tabacco dolce da pipa e il sigaro cubano. Bottiglie prodotte: 4.500 bottiglie

Relais & Chateaux Il Falconiere
Località San Martino, 370
52044 Cortona/Camucia
Tel. 0039. 0575. 61.26.79
e-mail: ilfalcon@ilfalconiere.com
www.ilfalconiere.com

A cura di Rocco Lettieri