Zanini & Sulmoni – l’Aristocrazia dei vini

I festeggiamenti per i 40 anni

Tutto era in ordine domenica 6 giugno scorso per i festeggiamenti dei 40 anni di attività della Zanini & Sulmoni di Ligornetto. Certo che solo il tempo poteva metterci lo zampino per rovinare questa festa programmata da diversi mesi. Ma così non è stato. Puntuali come da programma gli ospiti sino dalle prime ore del mattino si sono presentati ai cancelli per dare inizio alle degustazioni libere di ben 44 produttori italiani (uno solo francese) e naturalmente con i vini di casa Zanini nelle versioni Vinattieri Ticinesi e Tenuta Belvedere/Castello Luigi. Per l’occasione è stato anche presentato l’ultimo nato: il Vinattieri Bianco da uve Chardonnay, Sauvignon e altre piccole percentuali di vitigni a bacca bianca.

“L’ARISTOCRAZIA DEI VINI ITALIANI ” in Svizzera era presente con 190 etichette, in degustazione libera alla presenza dei produttori. Nominare qualcuno ci sembra doveroso non potendo fare un elenco completo, a partire dal dott. Gianni Zonin a Fausto Maculan, Mattia Vezzola di Bellavista, Roberto Anselmi, Romano Dal Forno, Marcello Monzio Compagnoni, Luigi Righetti, Enrico Teruzzi, Vincenzo Ercolino, Federico Carletti, Romano Dogliotti, ecc.

Dopo circa tre ore di assaggi si è arrivati al momento tanto atteso: l’alta cucina presentata da sei dei più importanti chef del Canton Ticino, che hanno visto l’assalto (molto composto) di ben 700 invitati agli stuzzichini d’apertura e quindi a seguire il resto come da copione.

Questi gli chef che hanno lavorato per questa festa: Martin Dalsass del Ristorante Santabbondio di Sorengo, Ambrogio Stefanetti del Ristorante Conca Bella di Vacallo, Roberto e Silvio Galizzi del Ristorante Al Portone di Lugano, Dario Ranza dell’Hotel Villa Principe Leopoldo, Lorenzo Albrici del Ristorante Locanda Orico di Bellinzona e José de La Jglesia del Ristorante Motto del Gallo di Taverne con tutti i loro aiutanti. La successione ha visto i salumi nostrani assortiti selezionati da Angelo Valsangiacomo di Mendrisio ed a seguire insalata di polpo e patate, insalata di trippa, testina di vitello, pesce in carpione leggerissimo, fiore di zucchina ripieno di ricotta, insalata di funghi freschi. Quindi i piatti caldi: risotto con gallinacci, zafferano e formaggio robiolino e Cavatelli bianchi e neri con cicerchie e calamaretti. Secondi a volontà: lucioperca del Ceresio in guazzetto, maialino da latte al forno, aletta di manzo brasata al vino Merlot con polenta nostrana, patate novelle e fascette di fagiolini verdi. Ben cinque selezionatissimi formaggi degli alpeggi ticinesi: Manegorio, Bresciana, Fieudo, Campo La Torba e Piora. Dulcis in fundo crostate di mele, di albicocche, di prugne e di ciliegie. Tutto il servizio è stato curato da una trentina di sommelier diretti da Gabriele Speziale dell’Hotel Principe Leopoldo

Negli intervalli ha suonato e allietato per tutto il tempo il coro della Grumpel Band di Zurigo. Anfitrione della giornata è stato Yor Milano, il famoso presentatore ticinese che ha presentato agli ospiti la famiglia Zanini, i quali sono stati applauditi a scena aperta. Meritatissimi per i loro 40 anni di attività e per aver saputo riunire in una giornata memorabile produttori, giornalisti, amici e colleghi con una classe e uno stile che in Ticino non si vedeva da tanto tempo.

Emozionato Luigi Zanini senior che ha ringraziato i presenti a partire dalle maestranze e a tutti i clienti che da ben quarant’anni si servono dei vini selezionati nel loro listino “Opera n. 40”.

Zanini & Sulmoni SA
Via Comi, 4
6853 Ligornetto
tel. 091/647.23.32
fax 091/647.34.32 –
e-mail: zanini@zanini.ch –
internet: www.zanini.ch

comunicato n. due

Vinattieri Ticinesi Viticoltori in Ligornetto

La storia di Luigi Zanini è quella di un giovane che arriva in Ticino dalla Bergamasca, per cercare un lavoro che là purtroppo non c’era, anche a causa della guerra che da poco era finita. Era il 1957 quando il diciassettenne Luigi cominciò a lavorare come “gazzusat”. Il passo dalle bibite al vino fu abbastanza repentino. Nel 1964, ben 40 anni fa, e il 6 giugno di quest’anno ci sarà una grande festa per questo ragguardevole traguardo, con i pochi franchi che aveva acquista una cantina a Capolago per la commercializzazione di vini d’importazione con tutto il pacchetto di contingenti per l’importazione. La sua fortuna comincia già da qui. La richiesta di vini italiani aumenta e chi vuole importare vini deve acquistare i contingenti da chi li ha e Zanini comincia a vendere quelli suoi in esubero. Nel contempo intuisce il forte potenziale che potrebbe avere il vino ticinese se fatto con tutti i crismi della qualità. Studia, viaggia in Italia e in Francia, assaggia, degusta, impianta piccole parcelle di vigneti, sperimenta microvinificazioni.

Nel 1971 vinifica la sua prima vendemmia. Nel 1985, crea l’azienda Vinattieri Ticinesi ed inizia a produrre e vendere in proprio i “suoi” vini del Ticino. I primi imbottigliamenti portarono a buoni risultati, vini bianchi e rosati innovativi, primi vini rossi passati in piccoli legni di rovere francese, che col tempo permisero alla Vinattieri Ticinesi di proporsi anche fuori della regione con immediato successo sfruttando il canale di vendita creato negli anni con i vini italiani d’importazione e della distribuzione diretta. Roncaia, Ligornetto, Vinattieri, Duevitigni, Redegonda sono ormai vini “storici” che vengono posti a confronto con i grandi vini d’Italia e di Francia.

La costruzione della nuova cantina, nel 1995, a mezzo anfiteatro disposta su quattro livelli, è un fiore all’occhiello quasi esclusivo e il colpo d’occhio sulle barriques impressiona qualsiasi ospite. In effetti, bisogna anche riconoscere che Zanini è stato uno tra i primi in Svizzera ad impiegare i tini aperti di vinificazione, le barriques per la maturazione con travasi a caduta libera ed intuisce il grande potenziale del lungo affinamento in bottiglia.

Comunicato n. tre

Castello Luigi a Besazio

Nel 1988, la famiglia Zanini acquista una proprietà situata nel comune di Besazio, denominata Belvedere, che faceva parte di una vecchia villa colonica, situata esattamente al centro della proprietà chiamata “Civasca”, in una conca naturale ad anfiteatro con terreno calcareo, tufaceo e terra leggermente sabbiosa. Fa parte del catasto viticolo del comune di Besazio e gode, grazie alla sua posizione privilegiata verso la pianura lombarda, alla dolcezza dei pendii e all’ideale altitudine, di una eccellente esposizione naturale Sud-Est che consente una perfetta maturazione delle uve. Si decide di intervenire radicalmente sui terreni e sulla cascina. Vengono impiantati 2 ettari di cui 95% Merlot e 5% Cabernet e 1 ettaro a Chardonnay.

Oggi ha preso la denominazione di Castello Luigi, con cantina elicoidale sotterranea profonda 18,5 metri, affinché tutti i lavori di cantina possano avvenire per caduta senza interventi meccanici, per non dover far subire al vino qualsiasi trauma da lavorazione. La prima vendemmia sperimentale fu fatta nel 1991 ma le prime bottiglie in commercio sono state, per il bianco, il 1996 e per il rosso il 1997 (grandissima annata per il Ticino). Oggi nei vigneti di “Castello Luigi” l’obbiettivo è quello di produrre da 3 a 4 grappoli per ceppo, pari a 30/35 q.li per ettaro per un massimo di 2500 bottiglie di bianco (Chardonnay) e 5000/6000 di rosso (Merlot, Cabernet).

Di questi vini ne sanno qualcosa tutti gli ospiti delle Grandes Tables de Suisse che sono stati ricevuti alcuni mesi fa con tutti gli onori di Casa Zanini, dove i vini del Castello sono stati serviti senza alcuna remissione. Le premesse e gli assaggi per far parlare il Ticino e non solo ci sono tutte: il Castello Luigi Bianco 2000 è un “unicum” che solo i grandi bianchi di Borgogna possono eguagliare. Il Castello Luigi Rosso, ha già dato grandi soddisfazioni e la stampa internazionale ne ha già elogiato le grandissime qualità.

CASTELLO LUIGI
Azienda Agricola Belvedere di Luigi Zanini
6863 Besazio
tel. 091/630.08.08
fax 091/630.08.08
e-mail: castelloluigi@zanini.ch
internet: www.zanini.ch

a cura di Rocco Lettieri
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