Cous Cous Fest 2004 – Vince la Tunisia

Per la terza volta su sette edizioni, la Tunisia viene proclamata vincitrice del Cous Cous Fest di S. Vito Lo Capo, in Sicilia, provincia di Trapani, ora conosciuta nel mondo come la cittadina del “Piatto della Pace”.

Una giuria internazionale presieduta da Enzo Vizzari, curatore delle guide de ”L’Espresso” e composta da circa venti esperti enogastronomici e giornalisti di testate internazionali, ha valutato i cous cous di otto paesi dell’area mediterranea: Algeria, Tunisia, Marocco, Costa d’Avorio, Senegal, Israele, Palestina e Italia.

La Tunisia ha presentato un cous cous di agnello con rape, patate e zucchine e la motivazione del premio è stata la seguente: “Un cous cous classico, nel solco della tradizione, ma niente affatto semplice né banale: la perfetta esecuzione – per incocciatura della semola, per cottura degli ingredienti, per l’equilibrio di sapori, umori e aromi – di quello che nell’immaginario collettivo è il cous cous per antonomasia. Una preparazione che denota salde radici nella cultura specifica del cous cous, accompagnate dalla sensibilità e dalla “mano” di un cuoco moderno, che sa mettere in luce e valorizzare, nell’insieme del piatto, le peculiarità delle singole componenti e quindi la nettezza dei sapori ”

Il premio per la migliore presentazione del piatto è andato al MAROCCO

Il premio per l’originalità del piatto è andato invece, come già lo scorso anno, ad ISRAELE.

Hanno condotto la manifestazione Lucina Campisi e Vittorio Castellani, alias chef Kumalè, ed è intervenuta come madrina della Rassegna, l’attrice Cinzia Leone.

Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito, dando il benvenuto ai numerosi ospiti internazionali e alla stampa nazionale ed estera presente al Cous Cous Fest ha sottolineato come questo evento sia stata “…la chiave per una promozione turistica della cittadina mirata alla destagionalizzazione dei flussi e legata anche ad un progetto culturale che si fonda sulla cooperazione, lo scambio e l’integrazione di Paesi che si incontrano a San Vito attraverso la gastronomia”.
Un evento che ha promosso la cittadina e ha contribuito, al tempo stesso, allo sviluppo dell’intero territorio. “Gli sforzi dell’amministrazione – ha sottolineato Rosario Asta, vice presidente della Provincia di Trapani – in questo senso si sono indirizzati al potenziamento delle infrastrutture per migliorare i livelli dei servizi offerti al visitatore. In primo luogo l’incremento dei collegamenti dell’aeroporto “Vincenzo Florio” e l’ottenimento delle tratte sociali che consentono di volare sullo scalo a basso costo e raggiungere Pantelleria, Lampedusa, Catania, Roma, Milano, Bari e Venezia. Da Trapani, inoltre, facendo scalo ad Ancona, si raggiunge anche Parigi. Dall’altro l’impegno profuso sui collegamenti stradali e per il potenziamento delle strutture di ricettività turistica, garanzia di crescita non solo per il comparto turistico ma anche per l’intera economia”.

Anche la musica ha avuto il suo spazio durante il Cous Cous Fest. Ritmi tribali, sonorità antiche, influssi etnici, dance elettronica, in una parola “Cous Cous Live music”, è stato il programma musicale ospitato nella cittadina trapanese, scenario della gara gastronomica. Il programma musicale, la cui direzione artistica è stata affidata alla Compagnia Nuove Indye, ha dato vita ad un vero e proprio festival con musiche e sonorità del mondo, dando voce anche ai talenti emergenti.
Sul palco si sono susseguiti i suoni bizzarri e atipici di Daniele Sepe, poliedrico artista napoletano che si muove tra ritmi jazz e originalissime sperimentazioni, poi i sei finalisti selezionati nell’ambito della trasmissione nazionale “Liberi Gruppi”, programma-talent scout di Radio Milano Popolare Network. A seguire Alfio Antico, polivalente vocalist e percussionista siciliano e delle le contaminazioni di Nuove Tribù Zulù, tra rock, jazz, sonorità balcaniche e canzoni popolari. Hanno chiuso i suoni caustici dei Bisca con il loro ultimo album “Mancasolounattimo”.

A cura di Rocco Lettieri