CIOCCOLATO A MODICA

IL MIGLIOR AMICO DELL’UOVO

Dal 18 al 20 Marzo 2005 a MODICA

Che bella sorpresa per la Pasqua 2005!

Un grande evento dedicato al Cioccolato a Modica, nella splendida Sicilia, in quello che oggi si può tranquillamente definire un vero e proprio “distretto del cioccolato”, contraddistinto dalla presenza di numerose e qualificate realtà produttive, che in questi ultimi anni hanno saputo rinnovare una antica tradizione carica anche di contenuti culturali, etici e sociali. Eurochocolate ha ribattezzato questo distretto il Polo Sud del Cioccolato e si augura che questa espressione possa portare fortuna agli amici produttori di Modica, come già accaduto in passato con la Tuscan Chocolate Valley, definizione che individua il distretto Toscano del cioccolato. Ed in effetti basta solo pensare che la latitudine di Modica è più bassa di quella di Tunisi per giustificare questo curioso appellativo.

Ecco quindi che dal 18 al 20 Marzo, durante il Week End che precede la Pasqua, saranno molti i motivi per raggiungere questa perla del Barocco siciliano oggi patrimonio dell’Unesco.

L’evento Cioccolato Modica, il migliore amico dell’uovo è ideato ed organizzato da Eurochocolate con il patrocinio e contributo del Comune di Modica, della Regione Siciliana, della Provincia di Ragusa, dell’A.A.P.I.T di Ragusa e della C.C.I.A.A. di Ragusa e con la partecipazione di CNA, Coldiretti ed ASCOM.

Alcune anticipazioni

Numerosissimi gli eventi in calendario per questa prima edizione di Cioccolato Modica, il miglior amico dell’uovo. Ne segnaliamo alcuni tra i più importanti:

I Distretti del Cioccolato (Palazzi Storici della Città di Modica)

Saranno presenti circa quaranta di aziende artigianali in rappresentanza dei piu’ importanti distretti del cioccolato made in Italy: Piemonte, Tuscan Chocolate Valley, Perugia, Napoli ed ovviamente Modica, il Polo Sud del Cioccolato. Degustazioni guidate, possibilità di acquisto, lavorazioni live animeranno questa splendida boutique del cioccolato che darà spazio anche ad alcune realtà produttive del bacino del mediterraneo a partire da Barcellona città storicamente legata alla storia del Cacao.

Il ChocoCircus (Piazza Matteotti)

Continua la fortunata tournée del Chococircus un vero e proprio spettacolo dedicato al Cioccolato con protagonisti curiosi personaggi: la Donna Cannolo, la Domatrice di Pasticcieri, i ChocoClown … Il tutto per la gioia di bambini e adulti golosi….che potranno approfittare della intensa programmazione giornaliera (6 repliche al giorno)

Non vedo l’Ora di assaggiarlo… (Castello della Contea di Modica – Corso Garibaldi)

Dalla splendida Torre dell’Orologio del Castello della Contea di Modica un suggestivo percorso che si snoda, in discesa, lungo le strade della Modica Barocca con la possibilità di degustare dell’ottimo cioccolato modicano in abbinamento a prodotti tipici del territorio: carruba, vini, frutta, etc…

Modica La Dolce (Centro Storico e dintorni)

Protagonisti di questa iniziativa le realtà associate al Consorzio Produttori Artigianali del Cioccolato di Modica che daranno la possibilità di accedere nei propri laboratori e di degustare le loro specialità a base di cioccolato e non solo. Il tutto avvalendosi di una preziosa ChocoMap che verrà stampata per l’occasione al profumo di cioccolato!

Mostre, dibattiti, seminari, etc…

L’iniziativa di Modica sarà in grado di proporre delle iniziative collaterali dall’alto spessore culturale: dalla mostra dedicata alla collezione Panini & Cioccolato una raccolta delle più prestigiose e storiche figurine dedicate al tema del cioccolato in collaborazione con il comune di modena e al storica casa modenese produttrice di figurine, alla mostra di Alinari che racconta attraverso le immagini fotografiche di un tempo la lavorazione del cioccolato. Dalla mostra sul Design applicato al Cioccolato, a quella dedicata agli incarti “pasquali” della collezione Kramsky, etc.. Ogni giorno sarà proposto anche un dibattito sul tema del cioccolato che prevede tra l’altro particolare attenzione per le tematiche dell’equo solidale, un aggiornamento sull’iter della IGP di Modica e la definitiva approvazione del regolamento che verrà sottoscritto del Consorzio dei Produttori di Cioccolato di Modica. I bambini delle Scuole Elementari e Medie della Provincia di Ragusa saranno quindi invitati a partecipare ai Corsi dell’ABC sul cioccolato, che vedranno protagonisti nella veste di docenti proprio i produttori di Modica.

Approfondimenti

DAGLI AZTECHI AI MODICANI:
LA STORIA DEL CIOCCOLATO MADE IN MODICA ED UN CURIOSO DIZIONARIO….

La storia della cioccolata modicana inizia da luoghi e tempi lontani, dall’incontro “mancato” tra Cortez e Montezuma, nle 1519. Si narra che il condottiero azteco, in segno di amicizia, abbia offerto una bevanda composta da semi di cacao tritati grossolanamente, con l’aggiunta di acqua, farina di mais, chili, cannella e semi di anice. Bevanda poco gradita perché amara. Infatti la prima innovazione degli Spagnoli fu quella di aggiungervi lo zucchero di canna. Gli Spagnoli riportarono in patria i semi di cacao e la ricetta della “cioccolata” che ben presto poi si diffuse in tutta Europa dove nelle corti veniva considerata bevanda elitaria, trasgressiva salutare e dietetica. Ed è con gli Spagnoli che la cioccolata arriva anche in Sicilia ed in particolare nella potente e florida Contea di Modica. I semi di cacao venivano macinati su uno strumento chiamato Aztechi “metatl”, una pietra ricurva poggiata su due basamenti trasversali, usando uno speciale mattarello di pietra. Un esemplare di questo strumento è perfettamente conservato e “funzionante” nel Museo Etnografico della Contea di Modica.
La pasta di cacao, amarissima, così ottenuta veniva mischiata a zucchero di canna e spezie, in special modo cannella o vaniglia, oltre ad altre essenze più o meno segrete. Tale lavorazione è sopravvissuta a Modica fino ai nostri giorni. La cioccolata modicana si presenta oggi nella sua caratteristica forma rettangolare ed incartata prevalentemente a mano. La tecnica di preparazione è il risultato di una tradizione secolare che continua ad adottare i sistemi manuali usati fin dal 1700, epoca in cui cominciarono a fiorire le prime cioccolaterie. La valata ra ciucculatta, costruita interamente in pietra lavica, è uno spianatoio a mezzaluna, poggiante su una base quadrangolare, anch’essa in pietra lavica. La base è munita di due cavità, dove viene sistemata a lanna co crauni (contenitore per il carbone) che serve a riscaldare gradatamente il nero asse a mezza luna, su cui viene travagghiata, passata e stricata (lett. lavorata, amalgamata e ragginata) la pasta amara di cacao insieme con lo zucchero semolato e gli aromi, quali la cannella e la vaniglia. In molti laboratori oggi questa fase di lavorazione è stata sostuita con l’ingresso della moderne temperatrici.
Nel passato, anche la pasta di cacao, che oggi è acquistata già pronta per l’uso, veniva preparata il loco. I dolcieri, infatti, usavano i semi di cacao, detti localmente caracca che venivano tostati, frantumati e amalgamati mediante una manuzza ri ferru, paletta di ferro, in un apposito contenitore di legno, per ottenere la pasta di cacao. Miscela composta di pasta amara, di zucchero semolato e di cannella o di vaniglia, veniva deposta sullo spianatoio a mezzaluna già riscaldato e veniva amalgamata con il pistuni, speciale mattarello cilindrico di pietra, di diverso peso e spessore in rapporto alle fasi di lavorazione e cioè la prima, la seconda e la terza passata, fino alla raffinazione che prende, come già detto, il nome di stricata. La pasta così lavorata conserva i cristalli di zucchero, poiché la cioccolata modicana, nonostante l’alimentazione del fuoco a carbone, che riscalda la pietra lavica, rimane cruda, né subisce il processo di concaggio, comune a tutte le cioccolate; il fuoco serve solo a sciogliere il burro di cacao che facilita la miscela e l’amalgama degli ingredienti. Successivamente tale prodotto, ancora pastoso, viene sistemato in apposite lanni (formelle di latta a forma rettangolare) che vengono battute per consentire al panetto di cioccolato di assumere la forma del suo contenitore. In queste lanni pa ciucculatti il panetto viene viene lasciato a riposare fino a quando non si raffredda. Una volta estratta, a lenza (tavoletta di cioccolata) si presenta lucida con delle scanalature, dette localmente sinnu ri ciucculatti.
IL CONSORZIO CIOCCOLATO DI MODICA

Ad evidenziare un forte e rinnovato interesse per il Cioccolato di Modica è la nascita nel 2003 di un Consorzio di Tutela al quale aderiscono ben 17 realtà produttive:
Antica Dolceria Bonajuto
Antica Gelateria Rizza
Bar Fucsia
Bar del Viale
Bar Napoli
Caffè dell’Arte
Casalindolci
Dolce Arte
Dolce Millennio
Dolceria Giunta
Dolci Pensieri
Donna Elvira
Pasticceria Bonomo
Pasticceria Cappello
Pasticceria Di Lorenzo
Pasticceria Fede
Pasticceria Sacro Cuore.
Il Consorzio ha da subito avviato l’istruttoria volta ad ottenere il riconoscimento della IGP andando a redigere un vero e proprio disciplinare di produzione che potrà garantire in futuro la salvaguardia e la promozione di un prodotto capace di rappresentare al meglio una grande e secolare tradizione modicana. A presiedere il Consorzio è il Sig. Antonino Spinello (Dolci Pensieri, Tel.0932.751366).

L’ANTICA DOLCERIA BONAJUTO

Su una cosa nel mondo del cioccolato si può essere sicuramente d’accordo e non solo a Modica. Il primo a battersi per un giusto e legittimo riconoscimento del cioccolato modicano, per la sua riscoperta, per il suo rinnovamento e per la sua promozione è Franco Ruta titolare dell’Antica Dolceria Bonajuto. Una realtà significativa presente a Modica dal 1880 e che oggi tutti gli appassionati del “cibo degli dei” ben conoscono e sanno apprezzare. Un vero e proprio apripista per il Cioccolato Made in Modica che grazie ad un’opera instancabile riesce ancora oggi a stupirci per capacità di innovazione e comunicazione. E non a caso nel 2003 Franco Ruta si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento dell’Eurochocolate Award.

“MPANATIGGHIA”

Oltre alla tradizionale Cioccolata di Modica i produttori locali hanno mantenuto in vita una ricetta tradizionale conosciuto con il termine dialettale di “mpanatigghia”; è questo una sorta di panzarotto, a forma di semiluna, ripieno di carne tritata, un tempo esclusivamente di selvaggina, mandorle tostate, cioccolata, canditi, cannella e noce moscata. Intorno a questo dolce caratteristico, introdotto anche’esso dagli Spagnoli durante il loro dominio, sbocciarono alcuni felici aneddoti. Secondo una di queste curiosità, la “mpanatigghia” nacque per mano delle suore di un monastero, le quali, impietosite per le fatiche dei padri predicatori che giravano fra i vari conventi in periodo quaresimale, nascosero la carne tritata tra il pesto di mandorle e il dolce di cioccolato, il cui consumo era consentito, anche in periodo di digiuno, perché ritenuto alimento di magro. Secondo altri, invece, la preparazione di questo dolce era legata, più semplicemente, all’utilizzo dell’avanzo di carne di selvaggina nei periodi di sovrabbondante caccia. Il grande Leonardo Sciascia nel suo La Contea di Modica (Ed. Electa, Milano 1983) la ricorda così: “ bisogna però particolarmente ricordare quei dolci fatti di pasta sottilissima e fragile a contenere un sapiente impasto di carne e cioccolato principalmente”. Ingredienti Pasta: farina, strutto, zucchero, uova, aromi naturali, mandorle, carne di manzo, albume, cacao in pasta.

CIOCCOLATO & SOLIDARIETA’
QUANDO LA DOLCEZZA AIUTA I PIU’ DEBOLI.
DAL PROGETTO DEL LABORATORIO DOLCIARIO ARTIGIANALE “DON GIUSEPPE PUGLISI”….

Il laboratorio dolciario artigianale “Don Giuseppe Puglisi” – come l’omonima casa d’accoglienza di cui è parte – vuole essere un segno. Già la collocazione del laboratorio indica un impegno piu’ ampio: la valorizzazione delle bellezze della Città, del suo centro storico e delle sue tradizioni. Il laboratorio produce, oltre che la tipica cioccolata modicana, anche biscotti e dolci sempre nel segno della tradizione e vuole essere un “segno di educazione al lavoro dignitoso”. Esso infatti è destinato ad aiutare il reinserimento e l’autonomia delle mamme accolte nella Casa Don Puglisi insieme ai loro figli. Il laboratorio dolciario è segno di una accoglienza che non si limita al vitto e all’alloggio ma vuole promuovere dignità e relazioni solidali.

… AL MESSAGGIO EQUO SOLIDALE DELLA COOPERATIVA QUETZAL

La Cooperativa Quetzal di Modica importa la pasta di cacao (varietà “forastero”) prodotta dalla CONACADO della Repubblica Dominicana mentre lo zucchero di canna impiegato per la lavorazione del Cioccolato Modicano proviene da Coopeagri in Costarica e le spezie vengono prodotte da Podie in Sri Lanka. Anche nel raffinato ed elegante packaging ritroviamo un segno di solidarietà: lo spago utilizzato per chiudere gli incarti delle ottime varietà di tavolette viene prodotto da MCC in Bangladesh. Insomma un intero ciclo di lavorazione che consente di rispettare quelli che sono i valori del commercio equo solidale e non a caso la Cooperativa Quetzal rifornisce in Italia molte delle Botteghe del Consorzio CTM-Altromercato della quale anch’essa fa parte. Ed infine una curiosità: il laboratorio di produzione è tutto o quasi al femminile: vi lavorano infatti 6 donne ed un solo uomo!

Ufficio Stampa Eurochocolate
Viale Centova 6 – 06128 Perugia
Tel. 075.5025880 – Fax 075.5025889
E mail: info@eurochocolate.com

Ufficio Stampa Comune di Modica
Piazza Principe di Napoli, 17 – 97015 Modica (RG)
Sito Internet: www.comune.modica.rg.it
e mail: marco_sammito@virgilio.it
Tel. 0932/759259 – Cell. 338 3490925

A cura di Rocco Lettieri in collaborazione con Ufficio Stampa Eurochocolate