ANTEPRIMA del Nobile di Montepulciano

Montepulciano ha ospitato la tradizionale “Anteprima”, occasione per presentare a circa 140 giornalisti provenienti da tutto il mondo non solo i prototipi dell’ultima vendemmia ma anche l’intera produzione vinicola del territorio e, più in generale, una ricchissima realtà sociale, ambientale, culturale. Il numero di inviati accreditati supera di gran lunga ogni precedente edizione ed è un segno della grande attenzione che il mondo dell’informazione dedica ai vini ed a Montepulciano nel suo complesso.
Oltre ai campioni del 2004, vendemmia che si preannuncia di grande livello e dunque candidata ad ottenere le “4 stelle, sono state presentate anche le annate 2002 e Riserva 2001, pronte ad essere immesse in commercio.

Trentaquattro sono le aziende che hanno aderito quest’anno all’Anteprima del Nobile: Avignonesi, Bindella, Boscarelli, Canneto, Cantina del Redi, Cantine Innocenti, Carpineto, Casa Vinicola Triacca, Casale Daviddi, Contucci, Dei, Fassati, Fattoria del Cerro, Fattoria di Palazzo Vecchio, Godiolo, Gracciano Svetoni, Icario, Il Conventino, La Braccesca, La Calonica, La Ciarliana, Le Bèrne, Lodola Nuova, Nottola, Podere S.Giovanni, Poggio alla Sala, Poliziano, Romeo, Salcheto, Tenimenti Angelini, Tenuta di Gracciano Della Seta, Tenuta Il Faggeto, Tenuta Valdipiatta e Villa S.Anna.

La manifestazione si è aperta mercoledì 16 febbraio, con la cena di benvenuto offerta presso l’Hotel Ambasciatori di Chianciano Terme e curata dallo chef Antonello Colonna di Labico (RM) che si è ispirato ad alcune ricette partecipanti al concorso “A Tavola con il Nobile”, riservato alle cucine delle contrade di Montepulciano.
(No comment!!! ndr).

“L’Anteprima è un appuntamento di grande importanza – ha affermato Massimo Romeo, neo presidente – sia per le aziende vinicole di Montepulciano sia per l’intero comune che ha avuto l’opportunità di presentarsi ad una platea così vasta di professionisti dell’informazione. Se aggiungiamo poi gli ormai abituali 700 operatori del settore possiamo avere un’idea delle dimensioni della manifestazione”.

“Ma è importante sottolineare anche il ritorno a Montepulciano dell’Anteprima dopo un anno in “trasferta” dovuto alla necessità di reperire spazi idonei ed adeguati alle necessità delle aziende”. “L’Amministrazione Comunale si è rapidamente attivata per eseguire una serie di lavori di adeguamento della Fortezza, già sede del 2002 dell’Anteprima, ed ha così confermato la propria intenzione di destinare parte di quegli ambienti, in tempi brevi, ad iniziative del genere. Tale orientamento si integra poi con il progetto Università a Montepulciano che dovrebbe fare della Fortezza il centro delle attività didattiche”. “I soci del Consorzio sono in sintonia con questo programma ed hanno così deciso di investire su questa sede, sapendo di aver gettato un seme importante”. “Grazie a questa volontà comune è stato possibile anche recuperare la funzionalità di impianti che negli ultimi anni non erano stati utilizzati e dunque l’impegno dell’ente pubblico e dei produttori di vino assume un profilo ancor più significativo per la comunità, quello del primo passo sulla strada del recupero effettivo dell’immobile”. “La Fortezza – ha concluso Romeo – ha il pregio della centralità e “trasuda” storia, è una sede particolarmente prestigiosa, nella quale ritorniamo con piacere con i numerosi ospiti”.

LE ANTICIPAZIONI DEI TECNICI

Secondo i tecnici il Vino Nobile 2004 differisce notevolmente da quelli delle ultime annate e presenta peculiarità molto interessanti. “Alle prime degustazioni – riferisce la relazione per l’Anteprima – i vini hanno ostentato una colorazione rosso violacea molto intensa e dei profumi particolarmente complessi. Ad oggi il quadro analitico e organolettico dei campioni provenienti dalle diverse zone porta a concludere che il Vino Nobile di Montepulciano 2004 è, nel suo complesso, un vino equilibrato, di buona struttura e di affinamento sicuramente positivo. Le commissioni hanno lavorato alacremente e con estrema serietà per determinare le caratteristiche dell’annata. Il 2004 mantiene le promesse e si avvia ad essere una grande vendemmia; buone notizie anche dal 2002 che per molti produttori sarà anche migliore delle due stelle attribuite all’annata in occasione nell’anteprima del 2003. “I Vini di Montepulciano “tengono” in un quadro di difficoltà che, per il settore, ha dimensioni planetarie; addirittura il Rosso DOC, nel 2004, è riuscito ad incrementare le vendite – sia pure di qualche decimo – rispetto al 2003 mentre il Nobile conserva sostanzialmente le sue posizioni, cedendo appena qualche unità”.
L’ottimo responso è stato confermato anche dalla stampa che, al termine di una giornata di degustazioni, si è espressa in termini molto favorevoli anche nei riguardi delle due annate pronte ad essere immesse sul mercato, il 2002, che ha sorpreso positivamente per il suo grande miglioramento rispetto alle premesse, e la già celebrata Riserva 2001. Il Presidente del Consorzio dei produttori di Nobile, Massimo Romeo, ha annunciato una modifica alla formula per l’assegnazione delle “stelle”: accanto agli enotecnici delle aziende, nella commissione incaricata di valutare i prototipi entreranno a far parte anche i rappresentanti dell’informazione, della filiera commerciale (enotecari e ristoratori) e probabilmente anche gli esponenti dei consumatori. Romeo ha poi delineato la consistenza del mondo vinicolo di Montepulciano che nel 2004 ha venduto 4.700.000 bottiglie di Nobile, con una leggera flessione rispetto al 2003, e 2 milioni di bottiglie di Rosso DOC, un vino di grande successo ed in controtendenza, tanto da aumentare il suo fatturato, sia pure di pochi decimi. A favore del Rosso di Montepulciano giocano l’eccellente rapporto qualità/prezzo ed il favore incontrato anche nel gusto dei consumatori più giovani, alla ricerca di vini non eccessivamente impegnativi. Mentre non ha escluso ulteriori aggiustamenti alla formula dell’Anteprima (una manifestazione che ha un budget di 100.000 euro), Romeo ha affermato che la kermesse vinicola ha finalmente trovato la sua sede stabile nella Fortezza, edificio antichissimo, struttura difensiva nel medioevo, poi – nell’800 – stabilimento per l’allevamento dei bachi da seta, infine Liceo Classico. Insieme al Comune, che la utilizzerà come sede di corsi universitari, i produttori di Nobile ne hanno restaurata una prima parte di circa 900 metri quadrati che, per l’Anteprima 2006, aumenteranno a circa 1.200.

IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

La storia
La stessa storia di Montepulciano è da sempre intimamente legata alla fama delle sue vigne e del suo vino come testimoniano (caso unico in Italia e nel mondo) le cantine secolari presenti nel Centro Storico. Tale legame è confermato anche dai documenti che nel 790 d.C. attestano la donazione di un vigneto alla chiesa e dalla testimonianza del Repetti (“Dizionario storico e geografico della Toscana”) che cita un documento del 1350 in cui sono stabilite le clausole per il commercio e l’esportazione del Vino di Montepulciano. Sante Lancerio (1530), bottigliere di Papa Paolo III, definì il vino di Montepulciano “vino perfectissimo” mentre celebre è il ditirambo di Francesco Redi che nella sua opera “Bacco in Toscana” (1685) scrive “Montepulciano d’ogni vino è Re”. Voltaire, nel “Candido” (1759), accenna ai “maccheroni, pernici di Lombardia e vino di Montepulciano”. Una recente ricerca ha consentito di far risalire al 1787 la denominazione ufficiale di Vino Nobile di Montepulciano utilizzata in una “nota spese” da Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di S. Girolamo, storica istituzione di Montepulciano, per un viaggio a Siena.

Il Disciplinare di Produzione
Il 12 luglio 1966, tre anni dopo la promulgazione della legge sulle Denominazioni di Origine, è stato emanato il Decreto del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) “Vino Nobile di Montepulciano”, regolamentandone la produzione. Dal 1 luglio 1980 il “Nobile” si è fregiato del più importante riconoscimento, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) che lo ha classificato tra i vini più prestigiosi d’Italia. Il Vino Nobile è stata inoltre la prima D.O.C.G. nazionale ad essere immessa in commercio il che ha consentito al Consorzio di ottenere le prime “fascette” statali: la serie dalla n. 1 alla n. 50 è custodita dal Consorzio stesso. Secondo il disciplinare di produzione attualmente vigente, la resa massima per ettaro ammessa è di 80 quintali con una resa in vino effettiva del 70%; la commercializzazione può avvenire solo dopo due anni di maturazione. Tanto la vinificazione quanto l’invecchiamento devono avvenire obbligatoriamente nel territorio del Comune. Il Vino Nobile è sottoposto a rigidi controlli tanto che solo superando una serie di esami chimici ed organolettici, espletati da una commissione ministeriale, può essere commercializzato con tale denominazione e fregiarsi della D.O.C.G.

La zona di produzione
La zona di produzione si riduce ad una piccola porzione del territorio con specifica vocazione vitivinicola alle cui caratteristiche geologiche e ambientali si deve la qualità del vino che si produce; l’area è infatti strettamente limitata alla parte del territorio comunale compresa tra i 250 ed i 600 m s.l.m. Gli ettari di vigneto iscritti sono 1.223 mentre per la produzione di Rosso di Montepulciano D.O.C. gli ettari iscritti all’albo vigneti sono 385. Ammonta a circa 70.000 ettolitri il potenziale di produzione 2004 del “Nobile” D.O.C.G. mentre il Rosso di Montepulciano DOC ha un potenziale di produzione calcolato in circa 25.000 ettolitri di vino.

IL CONSORZIO DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano in Italia e nel mondo e, successivamente, anche quella del Rosso e del Vin Santo; attualmente i soci del Consorzio sono 220 e rappresentano oltre il 90% della superficie vitata (pari a 1.618 ettari potenziali), ovvero quasi la sua totalità; gli imbottigliatori sono 65. Recentemente le competenze del Consorzio si sono ulteriormente ampliate. E’ del 2004 l’attribuzione da parte del Ministero delle Politiche Agricole delle funzioni di controllo sulla tutta la filiera della produzione: l’obiettivo è naturalmente quello di vigilare affinché i processi produttivi ed i prodotti finali rispondano ai requisiti stabiliti dai relativi disciplinari. Ancora una volta “pioniere” nelle attività finalizzate alla tutela massima del consumatore, il Consorzio punta così ad un’affermazione della qualità del prodotto – vino e ad una garanzia per il cliente. Nel 2004 il personale tecnico del Consorzio ha visitato 100 aziende e circa 350 ettari di vigneto non solo per controllare la resa produttiva ma mettendo anche al servizio degli agricoltori il proprio patrimonio di competenze e conoscenze; inoltre sono stati svolti controlli sull’imbottigliamento su tutte le partite, ovvero sul 100% della produzione. Ma il 2004 ha assunto per il Consorzio del Vino Nobile anche i connotati dell’anno della “difesa” della propria denominazione. Di fronte ai pericoli, tanto per le aziende quanto per i consumatori, derivanti da allargamenti delle maglie legislative e dall’atteggiamento di produttori appartenenti ad altre aree, l’azione di “tutela” si è fatta sempre più energica e concreta. Così sono stati registrati una serie di marchi in Europa e nel Mondo. “Mentre negli Stati Uniti d’America siamo già al 2° rinnovo del marchio “Vino Nobile di Montepulciano” spiega Paolo Solini, coordinatore dell’associazione dei produttori “in Europa, in mancanza di norme di protezione, abbiamo registrato come marchio collettivo comunitario le denominazioni “Nobile”,”Vino Nobile” e “Vino Nobile di Montepulciano”. In Italia, infine, dove invece siamo già tutelati dalla continuità storica dell’uso, abbiamo registrato la parola “Nobile”. E’ sempre alta poi l’attenzione nei riguardi della legislazione comunitaria che potrebbe consentire, soprattutto ai produttori extra-europei, di immettere sul mercato vini con le stesse denominazioni delle etichette italiane più prestigiose. Sul fronte interno da sottolineare l’atteggiamento del Ministero delle Politiche Agricole che ha negato la possibilità di utilizzare la parola “Prugnolo” come sinonimo della varietà di vite “Montepulciano”. In pratica nessuna etichetta potrà indicare come “Prugnolo” un vino prodotto con vitigno Montepulciano, innalzando il livello di tutela delle denominazioni proprie di questa parte di Toscana. Da ricordare a questo proposito che grazie all’impegno del Consorzio è stato possibile individuare tre cloni del vitigno Prugnolo Gentile (il vitigno principale del Nobile), denominati “Bruscello”, “Bravìo” e “Grifo”, che hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Da segnalare anche la recente attribuzione al Consorzio, primo in Italia, della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000; il prestigioso riconoscimento internazionale è il frutto di un complesso progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Siena che ha coinvolto tutto il personale aziendale. Con tale certificazione, che comprende anche il Piano dei Controlli, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano garantisce a tutti i clienti ed utenti un’erogazione di servizi secondo definitivi standard qualitativi. Il Consorzio del Vino Nobile continua a svolgere un’intensa attività sociale e culturale come partner delle istituzioni e delle associazioni locali. E’ ormai stabile la collaborazione tra il Consorzio e due tra le principali manifestazioni cittadine, il Cantiere Internazione d’Arte, rassegna di musica e danza fondata da Hans Werner Henze, ed il Bravìo delle Botti, sfida tra le otto contrade di origine medievale che gareggiano facendo rotolare botti del peso di 80 kg. A quest’ultima iniziativa, che si tiene nell’ultima domenica di agosto preceduta da dieci giorni di festeggiamenti, è abbinato dal 2003 il concorso di gastronomia “A tavola con il Nobile” indetto ed organizzato dal Consorzio, sempre con la partecipazione di giornalisti specializzati e non. In entrambi i casi l’associazione dei produttori offre un sostegno particolare alla comunicazione garantendo l’accoglienza e l’ospitalità ai giornalisti ed alle troupes televisive che presenziano alle due manifestazioni estive.

LA STRADA DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

La “Strada del Vino Nobile di Montepulciano” è stata costituita l’8 aprile 1998 come strumento operativo ai fini della promozione e dell’incentivazione del territorio del Comune di Montepulciano, area a vocazione vitivinicola ma anche ricca, per la plurisecolare storia, di tradizioni di grande rilevanza culturale. La Strada è un tracciato su una carta geografica ma è soprattutto un fil rouge che offre il territorio e la sua cultura, le produzioni tipiche, le attrattive naturalistiche e storiche; è un “mettersi in viaggio” alla scoperta del Vino Nobile e di suoi produttori nelle cantine scavate nella roccia e nel tufo; è un percorso dei sapori tipici da gustare nei ristoranti più ricercati o nelle trattorie caratteristiche; ma è anche un soggiorno di riposo e di svago tra il fascino di opere d’arte uniche e scorci di paesaggio indimenticabili; è, in breve, uno strumento di divulgazione e di informazione che permetta al turista/visitatore di arricchirsi culturalmente, di scoprire da protagonista il territorio poliziano.

La degustazione in ANTEPRIMA.

Le “mie” personali preferenze sopra gli 89/100 per il VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2002:

95, Tenuta di Gracciano Della Seta
93, Villa S.Anna
92, Tenimenti Angelini
92, Salcheto
91, Fattoria del Cerro
90, Tenuta Il Faggeto
90, Poliziano
90, Le Bèrne
90, Icario
90, Casale Daviddi
90, Cantine Innocenti
89, Nottola
89, La Ciarliana
89, Dei
89, Canneto
89, Boscarelli
89, Avignonesi

Le “mie” personali preferenze sopra gli 89/100 per le “SELEZIONI” VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2001

92, Poldo Villa S. Anna
92, La Villa Tenimenti Angelini
91, Casale Daviddi
90, Santa Pia La Braccesca
90, Nocio dei Boscarelli
89, Vigna del Fattore Nottola
89, Pederuccio Casa Vinicola Triacca
89, Lipitiresco Romeo

Le “mie” personali preferenze sopra gli 89/100 per le “RISERVE” VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2001:

93, Tenuta di Gracciano Della Seta
93, Fattoria del Cerro
92, Le Bèrne
92, Bossona Dei
91, Salarco Fassati
91, Romeo
91, Poggio alla Sala
91, Il Conventino
90, Lodola Nuova
90, Carpineto
89, Gracciano Svetoni
89, Canneto

IL CONSORZIO IN RETE

www.vinonobiledimontepulciano.it : “finestra” sull’attualità, notizie, aggiornamenti, eventi che segnano la vita quotidiana del Consorzio e delle aziende associate.
www.consorziodelvinonobile.it : raccoglie la storia del Consorzio e dei vini del territorio, il testo integrale dei disciplinari di produzione e la rassegna completa dei produttori con le loro principali caratteristiche costantemente aggiornate.
Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
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53045 Montepulciano (Siena)
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