UOMINI, STORIE E SAPORI SULLE ROTTE DEL TONNO
A CARLOFORTE IL GIROTONNO DAL 2 AL 5 GIUGNO
Nella terra antica del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, tra splendide spiagge, grotte naturali e un parco botanico-minerario, unico non solo in Italia ma in tutto il mondo, si trova l’arcipelago sulcitano. Qui, nell’Isola di San Pietro, a Carloforte, dal 2 al 5 giugno si rinnova l’appuntamento con il ‘‘Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno’‘, la kermesse internazionale, giunta alla terza edizione, che coinvolge estimatori del tonno di qualità, chef, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea, candidando Carloforte ‘‘Capitale del tonno di qualità’‘, il Tonno Rosso – Bluefin (Thonnus Thynnus), pescato ‘‘di corsà‘ in postazione fissa (tonnara) proprio nei giorni della manifestazione.
L’evento.
L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del Corridore dei mari, si prepara ad accogliere i golosi ed estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare dove il ‘‘saperè‘ è ancora tramandato oralmente da rais a rais, da tonnaroto a tonnaroto, e conoscere più da vicino coloro che, nei secoli, ne hanno tramandato usi e professioni come artigiani, maestri d’ascia, casari e tessitori di reti. La kermesse, che costituisce un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare, si articolerà in quattro giorni caratterizzati da incontri culturali, artistici ed enogastronomici, musica e spettacolo, convegni e dibattiti.
Le officine gastronomiche, laboratori tematici condotti dal giornalista e food writer Vittorio Castellani, alias Chef Kumalè, sveleranno i segreti delle ricette internazionali legate al tonno. Il Tuna Village si snoderà sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte, offrendo ai visitatori le migliori ricette e le specialità agroalimentari locali. Esperti enogastronomici, studiosi e addetti ai lavori parteciperanno alla Tuna conference, il convegno internazionale in cui si parlerà dell’antica tradizione e dei prodotti delle tonnare.
Al tramonto, il Girotonno Live darà spazio a musica, cabaret, spettacoli teatrali e rappresentazioni artistiche.
La gara.
Fulcro della manifestazione sarà la gara gastronomica che vedrà confrontarsi, nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 giugno gli chef di Italia, Spagna, Perù e Giappone che proporranno, ad una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia nazionali ed internazionali, le migliori ricette a base di tonno cotto e crudo.
La tonnara di Carloforte.
Tra le più antiche tonnare del Mediterraneo, quella di Carloforte si attesta ai vertici internazionali della pesca del tonno di qualità con circa 4.000 esemplari pescati. Prima nel Mediterraneo per quantità, la tonnara vanta una plurisecolare attività mai interrotta dal 1738, anno di fondazione della città. E prima ancora, con il nome di Ieracon, in epoca fenicia, e di Acipitrum Insula, nel successivo periodo romano, l’attuale Isola di San Pietro è la più antica sede di tonnare di cui si hanno reperti e testimonianze visibili. Nel corso della storia si è consolidata una ritualità profonda che lega questo meraviglioso luogo del Mediterraneo al tonno. I Fenici, amavano a tal punto il tonno da coniarlo sulle proprie monete. Nel loro ossessivo peregrinare sulle rotte del Mediterraneo alla ricerca di metalli, questi mercanti e navigatori leggendari, fondarono città e stabilirono colonie, convissero con Greci, Romani, Siculi e Sardi… e concepirono le tonnare.
La mattanza.
Sulle rotte del tonno di corsa.
Già Aristotele, notando la regolarità del passaggio dei tonni, ne aveva cercato, invano, una spiegazione logica. Fenici, Arabi, Romani e Spagnoli pensarono di sfruttare la periodicità dell’evento per dare impulso all’attività di pesca lungo le coste sarde. Nacque così una sorta di rito laico che si perpetua da millenni, con ritmi ampiamente prevedibili, perché il passaggio dei tonni, come il respiro delle maree, è una delle suggestive costanti mediterranee.
I tonni adulti, chiamati ‘‘tonni di corsa‘, entrano dall’Oceano nel Mediterraneo per riprodursi. Ben pasciuti ed attirati dal richiamo sessuale, in primavera migrano a branchi lungo la costa. La credenza dice, addirittura, che il tonno: ‘‘segue la costa e nuota guardando solo dal lato sinistro…’‘. Vero o no, i tonnaroti, resi esperti da una tradizione antichissima, tendono le loro reti dalla riva verso il largo dalle classiche e grandi barche nere (bastarde), quasi fossero braccia invisibili tese verso i branchi di tonni in amore. Eros e Thanathos, amore e morte: oggi come ieri si ripete a Carloforte un rito antico, un antico mistero.
Carloforte.
Carloforte affonda le sue radici nella mescolanza di etnie dell’intero bacino del Mediterraneo. Nel 1738 alcuni navigatori genovesi provenienti da Tabarka, già colonia ligure sulla costa tunisina, sbarcarono sull’isola di San Pietro – allora disabitata – su invito di Carlo Emanuele III di Savoia, attratti dai banchi di corallo e dalla ricca presenza di tonni. Da questa migrazione nacque Carloforte – così chiamata in onore del Sovrano – e ancor’oggi quelle radici marinare rimangono tenacemente inalterate, perché è dal mare che gli isolani traggono benessere, cultura ed una tradizione che ne fa inimitabili maestri d’ascia e tonnaroti per vocazione.
Ulteriori informazioni sul sito www.girotonno.it
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