OLIMPIADE DEI FORMAGGI DI MONTAGNA

VERONA – venerdì 21 ottobre la giornata inaugurale dell’Olimpiade dei Formaggi di Montagna

Tra gli studi che verranno presentati quello di una ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione che ha evidenziato le eccellenti proprietà nutritive dei caci prodotti con il latte di animali al pascolo.

Con il latte di montagna il gusto del formaggio ci guadagna. E ci guadagna pure la salute. Secondo vari studi scientifici, infatti, il cacio prodotto con il latte di animali da pascolo, oltre al tipico aroma che lo rende particolarmente apprezzato dai consumatori, ha anche eccellenti qualità nutrizionali. Merito soprattutto delle proprietà antiossidanti delle vitamine A ed E e degli isomeri coniugati dell’acido linoleico (CLA) che – come ha evidenziato Laura Pizzoferrato dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione – hanno degli effetti fisiologici notevolissimi: sono anticancerogeni, antinfiammatori, antiossidanti e migliorano il rapporto massa magra/massa grassa. In un suo lavoro dal titolo “Proprietà Nutrizionali dei Formaggi di Montagna” la dottoressa Pizzoferrato ha illustrato i fattori che rendono il latte prodotto in quota e i suoi derivati ricchi di tali sostanze e quindi benefici per la salute. “La qualità di un formaggio di montagna – ha spiegato la ricercatrice – nasce, paradossalmente, proprio da quelle caratteristiche ambientali che ne limitano la resa produttiva. Le razze autoctone, per esempio, le cui basse prestazioni hanno a volte fatto pensare a una radicale sostituzione e che invece sono tra i principali determinanti della “diversità” qualitativa. Un formaggio di pregio non deriva da una grande quantità di latte, ma da un latte buono, da razze con specifiche possibilità produttive e da artigiani capaci. Fondamentale poi l’ambiente, ovvero le caratteristiche microbiologiche e fisiche dell’aria e del suolo, l’alimentazione e la qualità della vita del bestiame». Secondo le ricerche condotte dalla dottoressa Pizzoferrato «il latte ottenuto da animali alleva ti nei pascoli di montagna contiene, e trasferisce al formaggio, livelli significativamente più elevati di vitamina A e di vitamina E rispetto al prodotto ottenuto da animali allevati in stalla. Queste sostanze sono molto importanti sia per la loro specifica azione vitaminica che per le proprietà antiossidanti che le contraddistinguono. Rimanendo nell’ambito della frazione lipidica dei prodotti lattiero-caseari, la moderna ricerca ha messo in luce un nuovo aspetto particolarmente interessante che differenzia il grasso del latte ottenuto da diverse tecniche di allevamento. Il livello degli isomeri coniugati dell’acido linoleico (CLA) nel latte è particolarmente elevato quando il pascolo libero è alla base dell’alimentazione del bestiame».

La ricerca, insieme ad altri studi di esperti nazionali ed internazionali, verrà presentata durante il convegno scientifico “La montagna: i fattori ed i parametri identificativi di un’area forte” che si terrà il 21 ottobre 2005 a Verona per l’Olimpiade dei Formaggi di Montagna.

Venerdì 21 ottobre, ore 9, Palazzo della Gran Guardia
CONVEGNO SCIENTIFICO:
“La montagna: i fattori ed i parametri identificativi di un’area forte”
Introduzione – Gerard Beneyton (Presidente di Caseus Montanus)
Saluti autorità – Luca Zaia (Vicepresidente Regione del Veneto) e Paolo Zanotto (Sindaco di Verona)
Chairman – Roberto Rubino (CRA – Istituto Sperimentale per la Zootecnica di Potenza)
9:30 “Herbe et typicite des produits laitiers de montagne” – Bruno Martin (INRA Francia)
9:50 “Il sistema caseario dei Pirenei: tipologia dei caseifici, i formaggi, le specialità” – Roser Romero Del Castillo (Università Catalunya Spagna)
10:10 “Proprietà nutrizionali dei formaggi di montagna” – Laura Pizzoferrato (Istituto Nutrizionale)
10:30 “Qualità aromatica dei formaggi di montagna” – Salvatore Claps (CRA – Istituto Sperimentale per la Zootecnica di Potenza)
10:50 “Qualità dell’ambiente e qualità del latte e dei formaggi” – Vincenzo Fedele (CRA – Istituto Sperimentale per la Zootecnica di Potenza)

TESTIMONIANZE

11:30 “Formaggi di Livno (Bosnia)” – Slavica Samardzich
11:50 “Dalla Barbagia, il Gurguzone” – Martino Monni

TAVOLA ROTONDA: il messaggio montagna e la stampa
12:00 Financial Time – Sue Style
13:20 Slow Food – Piero Sardo

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Comunicato numero due

Olimpiade dei formaggi di montagna – Verona 2005
21-22-23 ottobre 2005
Piazza Brà – Arena di Verona e Palazzo della Gran Guardia
Inaugurazione: venerdì 21 ottobre alle ore 16.00
Orari del Villaggio: Venerdì 21 ottobre dalle ore 16 alle ore 22, sabato 22 e domenica 23 dalle ore 10 alle 22

L’Olimpiade dei Formaggi di Montagna è un evento internazionale, che si ripropone ogni anno nei diversi Paesi del mondo. Con esso è possibile rafforzare la visibilità delle produzioni montane in modo da sostenerne il mercato e i relativi prezzi. L’evento, inoltre, consente di riversare gli influssi benefici della manifestazione anche sulle attività secondarie, del terzo settore e del quarto settore (il volontariato) e, non ultimo, permettono di valorizzare, di anno in anno, i territori e le regioni del Paese ospitante.

Le precedenti edizioni si sono svolte a: Saint Vincent (Valle d’Aosta, 2002), Les Rousses (Francia, 2003), Appenzell (Svizzera, 2004). L’iniziativa si compone di un concorso internazionale riservato ai formaggi di montagna; un villaggio selezionato per qualità e rappresentatività e riservato ai produttori montani delle diverse zone del mondo; la divulgazione e l’utilizzo del marchio “Caseus Montanus” (che può essere utilizzato solo dai vincitori del concorso) ed è espressione di prodotti di grande spessore e tradizione; manifestazioni, convegni e seminari sul tema produzioni tipiche e montagne.
Il concorso internazionale “Olimpiade dei Formaggi di Montagna – Verona 2005”

Per il quarto anno consecutivo, riecco i formaggi delle montagne del mondo, pronti a sfidarsi e a far parlare di sé. Accadrà al concorso internazionale di Verona riservato ai formaggi prodotti in Alpi e Appennini: la più grande sfida pacifica del pianeta. Un modo per fare avvicinare le culture, i popoli e le loro tradizioni. Un modo per premiare il silenzioso lavoro di schiere di agricoltori e valorizzarne il prodotto.
Dal 20 al 23 ottobre, infatti, al ‘Palazzo della Gran Guardia’, in una magnifica scenografia, andrà in scena la sfida dell’ “Olimpiade dei Formaggi di Montagna – Verona 2005”: una giuria internazionale di oltre 100 giurati sottoporrà al proprio palato le migliori produzioni della montagna. E da quest’anno anche il pubblico sarà protagonista tra i formaggi di montagna iscritti al concorso internazionale, in quanto al termine dei lavori sarà allestita la ‘Strada olimpica’, un percorso tra tutti i campioni iscritti con le degustazioni al termine. Ma la domenica, nel rispetto della migliore tradizione agricola, sarà giorno di festa: ecco le premiazioni con gli ori, gli argenti e i bronzi. Con queste medaglie i produttori potranno far parlare ancora a lungo di sé e delle loro storia nei Paesi del mondo.
La “Olimpiade dei Formaggi di Montagna – Verona 2005” sarà celebrata da un annullo postale, mentre i formaggi del mondo… potranno essere degustati, per la prima volta, anche dagli studenti più piccoli delle scuole, nella prima “Olimpiade dei bambini”.

Il villaggio

Osservare, degustare, ascoltare e comprare. Ma non solo. Accadrà, infatti, che nella magnifica Piazza Bra, tra l’Arena di Verona e il Palazzo della Gran Guardia, si snoderà il villaggio. Una mostra che non è mercato, un’esposizione che non è fiera: qui ci sono le regioni d’Italia e del mondo, ci sono formaggi selezionatissimi e, soprattutto, c’è la loro storia. Che racconta di formaggi prodotti uno, due, tre e più anni fa col sacrificio e la passione di agricoltori che con coraggio lavorano sui pendii delle montagne. Dove l’ambiente, i foraggi e i ritmi del lavoro consentono di ottenere un prodotto sicuramente diverso. E per far propri i colori, i profumi e gli aromi di questi territori, per una volta, basterà scendere in piazza, e perdersi tra i caratteristici chalet in legno, ben calati in un’atmosfera che, nel cuore della città, ha qualcosa di magico. E dove ogni formaggio, ogni produttore, se saprete ben ascoltare, avrà la sua storia da raccontare.

CACI DA MEDAGLIA CHE VALGONO ORO
Conquistare il podio significa potersi fregiare del marchio di distinzione Caseus Montanus, fondamentale per molti mercati esteri
L’esperienza del caseificio Sardaformaggi di Buddusò che oggi esporta negli Usa e in Giappone

“L’importante è partecipare” diceva Pierre de Coubertin, padre dei giochi olimpici moderni. D’accordo con lui anche i produttori lattiero-caseari provenienti da ogni parte del mondo che si ritroveranno a Verona dal 20 al 23 ottobre per l’ Olimpiade dei formaggi di montagna, evento ideato da Caseus Montanus – istituzione finalizzata a promuovere l’economia delle regioni montane sul mercato internazionale – e organizzato quest’anno dal Consorzio di Tutela Monte Veronese, con la collaborazione delle Comunità Montane del Baldo e della Lessinia.
Ma prendere parte all’evento per gli operatori non significa solo portare i propri formaggi “di montagna” sotto i riflettori della più importante vetrina mondiale del settore. Rappresenta infatti anche la possibilità di vincere, di conquistare una medaglia, ovvero di fregiarsi del marchio di distinzione “Caseus Montanus”, un ottimo biglietto da visita soprattutto per chi vuole conquistare nuovi mercati anche a livello internazionale.

Lo testimonia l’esperienza del caseificio Sardaformaggi di Buddusò (provincia di Sassari), che dopo la vittoria del bronzo alla scorsa edizione delle Olimpiadi – ad Appenzell, in Svizzera – è riuscita ad esportare i suoi prodotti persino negli Stati Uniti ed in Giappone.
«Grazie alla medaglia conquistata all’evento in terra elvetica – dice Franco Stupan, direttore commerciale dell’azienda sarda – il formaggio Fiore Sardo Dop è stato fatto conoscere ai buyer esteri utilizzando la denominazione “Caseus Montanus”. E’ infatti importante far sapere ai clienti che il nostro caseificio, pur sorgendo su un’isola del Mediterraneo, è un vero e proprio caseificio di montagna. Se il messaggio passa, i riscontri sul piano commerciale sono evidenti, come dimostrano gli apprezzamenti che abbiamo ricevuto recentemente dagli operatori d’Oltreoceano all’Anuga di Colonia, la più importante fiera del mondo per quando riguarda il food e beverage».

Per informazioni:
Consorzio Monte Veronese Dop. Tel. 045 6199054
oppure sito internet www.caseus-montanus.it

Per contatti stampa:
Marzia Morganti Tempestini, 335 6130800, marzia.morganti@tiscali.it
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