“Le illustrazioni di Stefano Vitale, il vino e la Sicilia”
INSEGUENDO DONNAFUGATA
Il legame tra il FAI e Donnafugata si rinnova con la mostra dedicata a
“Le illustrazioni di Stefano Vitale, il vino e la Sicilia.”
Attraverso le opere dall’artista che ha reso uniche le etichette dell’azienda siciliana,
a Villa Necchi – Milano – va in scena un racconto di valori universali.
Un progetto espositivo che propone anche un’esperienza multi-sensoriale di musica e degustazione.
INSEGUENDO DONNAFUGATA è la mostra che presenta l’opera di Stefano Vitale e la speciale relazione che lega l’illustratore alla famiglia Rallo di Donnafugata, da un lato, e questa azienda vitivinicola al FAI, dall’altro. Nella splendida cornice di Villa Necchi Campiglio, nel cuore di Milano, saranno esposti i disegni e le illustrazioni originali dell’artista: le opere che hanno dato vita alle etichette Donnafugata e che raccontano il vino e la Sicilia attraverso un linguaggio fantastico e femminile straordinariamente identitario. Il progetto espositivo ha la struttura di un racconto che dal semplice segno e dal puro colore, ambisce però a disvelare temi universali quali il coraggio, l’innovazione e l’amicizia. Così, come in una Odissea dei nostri giorni, la narrazione attraversa il tempo e lo spazio, mentre gli aneddoti rivelano i protagonisti della storia, e con essi i sentimenti e i valori che guidano le loro azioni.
Abbiamo Gabriella e Giacomo Rallo, i fondatori di Donnafugata, lei che – scegliendo questo nome – evoca il Gattopardo, e poi ha il coraggio di innovare la viticoltura siciliana, così come di chiedere ad un illustratore di portare il colore della sua terra nelle etichette; lui, Giacomo, con il talento di trasformare sogni e visione in progetto d’impresa. E poi Stefano Vitale, che ispirato dall’amicizia con Giacomo e Gabriella, diventa interprete appassionato dell’iconico universo simbolico di questa donna-in-fuga, e dei suoi tanti volti.
Arrivano poi José e Antonio, la 5° generazione di questa storica famiglia: José che attraverso la musica sperimenta modi nuovi per comunicare il vino, e Antonio, winemaker, custode di un fare sartoriale che con la viticoltura eroica di Pantelleria, raggiunge vette di eccellenza riconosciute in tutto il mondo; sono loro che guidano i nuovi progetti di una vicenda in moto perpetuo e per questo, sempre da inseguire. E c’è il FAI: “Quando i Rallo nel 2008 ci donarono il Giardino Donnafugata a Pantelleria – afferma Marco Magnifico vicepresidente esecutivo del FAI – rimasi commosso dalla meraviglia di questo nuraghe con un solo e secolare albero di arancio che si nutre di rugiada; da allora, con loro, è stata condivisione di valori e amicizia profonda; siamo felici – conclude Magnifico – di ospitare a Villa Necchi la mostra delle illustrazioni di Vitale e delle etichette di Donnafugata, così gioiose e solari come la Sicilia e i suoi vini.”
A testimonianza del legame tra la Fondazione e Donnafugata, l’ultima illustrazione realizzata da Vitale raffigura proprio il giardino pantesco donato al FAI, e sarà una delle opere più rappresentative in mostra, simbolo del comune impegno per l’educazione alla bellezza e all’armonia tra l’uomo e la natura. La mostra propone anche una vera e propria esperienza multi-sensoriale di musica – quella dei CD Donnafugata Music&Wine che riecheggeranno nella Villa – e di vino, che i visitatori potranno degustare in giardino. L’allestimento è stato curato dall’architetto Lorenzo Damiani che è riuscito nella non facile missione di integrare i materiali da esporre nel contesto già ricchissimo di Villa Necchi; le foto realizzate dal talentuoso Guido Taroni arricchiscono la mostra ed il catalogo, mentre Virginia Taroni, brillante videomaker, ha realizzato le interviste ai protagonisti del racconto.
INSEGUENDO DONNAFUGATA
Le illustrazioni di Stefano Vitale, il vino e la Sicilia.
Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 – Milano –
dal
16 Maggio al 22 Luglio 2018
La mostra è inserita nel percorso di visita della Villa:
dal mercoledì alla domenica (ore 10 – 18); ingresso euro 12.
Stefano vitale, note biografiche.
Stefano Vitale è nato a Padova nel 1958. Da giovanissimo si trasferisce a Los Angeles ed intraprende gli studi in Scienze Economiche e Sociali. Dopo la laurea dà corso alle sue più intime inclinazioni e si iscrive all’Art College of Design di Pasadena. Durante gli anni vissuti in California, Vitale viaggia molto in Messico e nell’America Centrale restando fortemente influenzato dall’arte popolare di questi luoghi. “Mi sono sempre fidato di più dell’arte popolare che dell’arte ufficiale – spiega Vitale –. E’ sincerità assoluta, qualcosa che va direttamente dall’anima alla carta, alla pietra, al legno; l’arte popolare è come l’arte di un bambino.”
Si trasferisce a New York, e la sua carriera di illustratore entra nel vivo, in svariati campi che vanno dall’editoria alla pubblicità, al packaging; dopo 15 anni, Stefano Vitale torna in Italia, e si stabilisce a Venezia; in laguna “pesca” legni galleggianti e dona loro una nuova vita, usandoli come tavole sulle quali dipingere.
Nel frattempo, è il 1994, Vitale incontra Gabriella Anca Rallo, che insieme al marito Giacomo aveva fondato la casa vitivinicola Donnafugata: tra loro nasce una collaborazione professionale che presto diventa un legame di profonda amicizia. “Gabriella era ospite di una mia vicina di casa – racconta Vitale – entrò nel mio studio a curiosare e vide le mie illustrazioni; ci eravamo appena conosciuti e improvvisamente mi disse <Mi faresti un’etichetta? Perché non provi.> Gabriella ha avuto coraggio – prosegue Vitale – non io. Mi ha chiesto di portare i colori della Sicilia nella comunicazione del vino; sono colori forti, vivi, farli è stato facile: i colori della Sicilia sono i miei colori.” In oltre 20 anni, Stefano Vitale realizza così le illustrazioni per 20 etichette dei vini Donnafugata, una per l’olio ed altre ancora dedicate al progetto e ai CD Donnafugata Music & Wine. L’ultima opera realizzata da Vitale per Donnafugata rappresenta il giardino pantesco donato al FAI, simbolo della collaborazione tra l’azienda siciliana e la Fondazione, che ha portato alla mostra “INSEGUENDO DONNAFUGATA”.
Il Giardino Pantesco ed il legame tra Donnafugata ed il FAI.
Il legame di Donnafugata con il FAI deve molto a Marco Magnifico, al professore Giuseppe Barbera e al loro rapporto di stima ed amicizia con Giacomo Rallo, il fondatore dell’azienda vitivinicola siciliana, che colse con entusiasmo l’auspicio che un giardino pantesco fosse donato al FAI. Donnafugata decise allora di provvedere al restauro un giardino, incastonato tra i propri vigneti a Pantelleria, per promuovere la conoscenza di questa antica architettura agraria autosufficiente dal punto di vista idrico, che ci ricorda quanto l’acqua sia una risorsa scarsa, vitale e preziosa. Il legame tra Donnafugata ed il FAI di cui l’azienda è Corporate Golden Donor, si fonda sulla condivisione del comune impegno in nome dei valori di sostenibilità e tutela del paesaggio ben testimoniati dalla donazione del giardino pantesco, avvenuta nel 2008.
Questi giardini sono torri in pietra lavica, costruiti a secco, simili a nuraghi; generalmente a pianta circolare, conservano, chiuso da una porta, anche un solo albero di agrumi che per il contadino rappresentava una preziosa fabbrica delle vitamine. Il Giardino Donnafugata è alto 4 metri, ha un diametro di 11 metri e racchiude un arancio secolare dell’antica varietà Portogallo.
I giardini panteschi offrono un’esemplare testimonianza degli straordinari accorgimenti messi in atto per fronteggiare fattori naturali avversi: il muro protegge la pianta dal vento, e crea un ombreggiamento che riduce l’evaporazione dell’umidità dal suolo e la traspirazione della pianta. Molto importante è anche la condensazione notturna della rugiada che contribuisce a soddisfare il fabbisogno idrico dell’albero.”
Ed è proprio sulla scarsità di acqua e sulle minacce dei cambiamenti climatici, che il giardino pantesco ci invita a riflettere. A Pantelleria – isola di contadini più che di pescatori – i giardini sono anche i testimoni della stessa sapienza che anima la viticoltura ancora oggi attiva su circa 400 ettari dell’isola e che ne rappresenta la principale fonte di sostentamento: una tradizione che ha il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità Unesco per la coltivazione della vite di Zibibbo ad alberello, il cui frutto più pregiato è il Passito di Pantelleria.
(alcune foto sono del ph. Guido Taroni – quella di Gabriella Rallo è di Pinotto)
VILLA NECCHI CAMPIGLIO, Via Mozart 14 – Milano
16 maggio – 22 luglio 2018
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 10 alle 18.
Ingresso con visita alla villa:
Intero: € 12; Ridotto (Ragazzi 4-14 anni): € 4; Iscritti FAI: gratis
Chiusura dal 13 al 17 giugno 2018
Ufficio Stampa Donnafugata: Nando Calaciura calaciura@granviasc.it cell. 338 3229837
P.R. Donnafugata: Baldo M. Palermo baldo.palermo@donnafugata.it – tel. 0923 724226
Ufficio Stampa FAI
Simonetta Biagioni – stampa – tel. 02 467615219; s.biagioni@fondoambiente.it
Valeria Frisolone – stampa – tel. 334 3523916; ufficiostampa@fondoambiente.it
a cura di Rocco Lettieri
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