COLLISIONI – Parte PROGETTO INDIGENA e 3IC
Barolo, il Castello si trasforma in scuola del vino (per stranieri)
Nasce ÂŤIndigena wine schoolÂť , progetto di Ian DâAgata, direttore scientifico di Vinitaly
ÂŤFull immersion sulle specialitĂ enogastronomiche italiane, dal vino ai formaggiÂť
PROGETTO INDIGENA ha mosso i primi passi
Domenica 11 dicembre 2017, presso il Castello di Costigliole, alla presenza dellâAssessore allâAgricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero e del Presidente del Consorzio Barbera dâAsti e vini del Monferrato, Filippo Mobrici, fu presentato il nuovo Progetto âIndigenaâ ideato e diretto dal Senior Editor di Vinous Ian DâAgata, direttore creativo del Progetto Vino di Collisioni, pluripremiato autore del libro Native Wine Grapes of Italy, interamente dedicato ai vitigni autoctoni del Piemonte e dâItalia, vincitore nel 2015 del Louis Roederer Book of the Year e nella Top 10 wine books of the year del NY Times, LA Times, e Financial Times.
Lâiniziativa è stata giostrata da Ian DâAgata che ha condotto una conferenza dedicata interamente ai vini da vitigni autoctoni italiani; presenti come ospiti Bernard Burtschy, il massimo esperto di vini di Francia e capo redattore di Figaro Vin, Laura De Pasquale, Master Sommelier e Vice Presidente di Artisanal Fine Wine & Spirits, uno dei piĂš importanti importatori USA, e Shelley Lingren ristoratrice di fama internazionale proprietaria dei ristoranti A16 e SPQR e vincitrice del prestigioso premio James Beard per la migliore carta dei vini in USA. Nel pomeriggio si è tenuto un round tasting delle diverse qualitĂ autoctone del Monferrato condotto da Ian DâAgata. Unâoccasione unica per i produttori di ascoltare le esperienze e i consigli di tre grandissimi personaggi di riferimento del mondo del vino internazionale e discutere insieme le prospettive commerciali degli autoctoni del Monferrato allâestero.
Si è annunciata cosĂŹ che la prima fase del progetto che si delineerĂ a partire da primavera 2018 attraverso incontri di avvicinamento diffusi sul territorio. Si tratta di una nuovissima iniziativa, condivisa con lâAssessorato allâagricoltura della Regione Piemonte alla scoperta di quelle varietĂ di vitigni e vini che sono il patrimonio specifico del territorio, con lâobiettivo di rilanciare lâimmagine di quei vini spesso a torto ritenuti minori, e promuoverne la conoscenza grazie a un progetto che impegnerĂ esperti internazionali, importatori, giornalisti, sommelier stellati in incontri, seminari, alla scoperta dei grandi paesaggi vitivinicoli degli autoctoni piemontesi, e non solo.
Questo il saluto e lâaugurio di Giorgio Ferrero, Assessore allâAgricoltura della Regione Piemonte: âI vitigni autoctoni in Piemonte sono una realtĂ importante, unica in Italia. Rappresentano, infatti, la piĂš alta concentrazione di vitigni autoctoni a denominazione dâorigine del nostro paese, e la stragrande maggioranza della nostra produzione a denominazione dâorigine. Valorizzarne dunque lâimmagine, meno nota, ma non per questo meno interessante, significa valorizzare al meglio la nostra viticoltura, legarla sempre piĂš al territorio, alla sua cultura e tradizione, in sostanza alla sua bellezza. Non stiamo parlando di nicchie minuscole, ma di una realtĂ complessivamente significativa sul piano sia quantitativo che qualitativo, che merita di rappresentare il Piemonte delle eccellenze vitivinicoleâ.
âSono veramente felice che questo nostro progetto abbia incontrato lâinteresse e il plauso di produttori e istituzioni insieme,â – ha dichiarato Ian DâAgata – âlâincontro tra produttori di nazionalitĂ diverse ma che condividono linguaggi comuni, in questo caso lâutilizzo e lâamore per le stesse varietĂ di uve da vino, non può che tradursi in unâoccasione per uno scambio di esperienze, di aneddoti, di ricordi e di conoscenze, in breve, una collisione fra culture diverse ma in fondo simili. Per la mia esperienza, gli stranieri sono onorati e felici di stare allo stesso tavolo con i produttori italiani che essi considerano in qualche modo loro mentori, o comunque stelle polari che indicano loro la strada da seguire, una via attraverso la quale imparare. Ma trattasi di strade a due corsie, anche noi possiamo imparare da loroâ.
Ed ha dichiarato Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio di Tutela vini Asti e Monferrato: âIl progetto Indigena rappresenta per noi il pieno riconoscimento della natura del Monferrato, dove, a fianco della Barbera, esiste un universo di vitigni autoctoni capaci di conferirgli unicitĂ . Questo territorio si contraddistingue infatti per unâeccezionale varietĂ ampelografica, alla base del grande numero di Denominazioni da noi tutelate. In ossequio dunque alla natura del Monferrato ed ai piĂš attuali compiti che la legge riconosce ai Consorzi di tutela, siamo lieti di sposare nel modo piĂš pieno possibile il progetto Indigena. A tal proposito voglio ringraziare a nome di tutta la nostra filiera la Regione Piemonte per la sensibilitĂ dimostrata, nonchĂŠ Collisioni e Ian DâAgata, nostri partner nellâiniziativaâ.
Nasce âŚ. 3IC, Italian and International Indigena Center for wine and food studies
Due antichi Castelli del Piemonte: quello di Costigliole DâAsti, nelle terre della Barbera DâAsti, e il Castello di Barolo, che ha dato i natali al Re dei vini, saranno anche sede di un interessante esperimento culturale voluto dal Consorzio del Barbera DâAsti e Vini del Monferrato, da Ian DâAgata e dal Progetto Vino di Collisioni. Lâidea è quella di utilizzare le aule dei due castelli per lo studio e la promozione delle eccellenze vinicole e gastronomiche del ÂŤMade in ItalyÂť per professionisti emergenti di tutto il mondo. Si chiamerĂ : 3IC, Italian and International Indigena Center for wine and food studies, che ha giĂ ospitato dal 3 Maggio scorso trenta studenti provenienti da Cina, Usa, Svezia, Canada, Australia e altre parti del mondo per approfondire la loro conoscenza sui vitigni autoctoni piemontesi e sui prodotti food del Piemonte, dal riso ai formaggi fino ad arrivare ai grissini e il cioccolato. Tra i docenti figura Anna Schneider, tra le piĂš grandi ampelografe italiane e grande estimatrice della marca âpiemonteseâ.
Il 4 e 5 marzo 2018, la cittĂ di Bruxelles ha ospitato la prima tappa del tour internazionale del Progetto Indigena, che in questa tappa ha collaborato con il Consorzio Barbera dâAsti e Vini del Monferrato e la Confederazione Italiana Agricoltori. Lâappuntamento, come ha sottolineato Ian DâAgata, non è che la prima tappa dellâarticolato percorso didattico di Indigena, che si pone lâobiettivo di dare vita a una formazione ad alto livello di professionisti internazionali sui vitigni, vini e cibi autoctoni piemontesi e italiani. Tesori vinicoli del Piemonte ancora poco conosciuti allâestero e con un grande potenziale di crescita grazie a quelle peculiari qualitĂ che potrebbero dare ad essi un appeal su specifici mercati esteri. Il Programma dellâevento di Bruxelles, dedicato a un gruppo di oltre 60 professionisti di Belgio e Olanda era articolato era su due giornate diverse, declinato in una serie di masterclass specifiche, volte a introdurre, approfondire e permettere la degustazione di alcune tra le maggiori varietĂ di uve e vini autoctoni del Piemonte, ma anche dei prodotti tipici della Regione. A guidare i seminari didattici Ian DâAgata, affiancato da una grande amica, la giornalista ed educatrice olandese Janna Rijpma, ma anche i produttori stessi, che sono stati chiamati a dare il loro contributo tecnico e personale alla spiegazione didattica.
Una prima tappa che è partita dal Monferrato ma non solo per il famoso Barbera, ma anche per altri vitigni quali il Grignolino, la Freisa, il Ruchè, la Malvasia di Schierano e la Malvasia di Casorzo. E la prima giornata dellâevento è stata anche dedicata al racconto dei vini e vitigni autoctoni del Monferrato, con la partecipazione di numerose aziende di tutti i territori della regione, espressione di una grande identitĂ , rappresentata dalle uve che danno grandi vini dalla produzione limitata e di alta qualitĂ .
La seconda giornata si è invece concertata sulle varie espressioni del Nebbiolo in territori diversi (Barolo, Roero, Lessona, Colline Novaresi) e su alcune altre importanti uve del territorio piemontese: il Moscato Bianco, la Vespolina, la Nascetta, lâUva Rara. A chiudere lâiniziativa un pomeriggio completamente dedicato alla scoperta e alla degustazione di alcuni prodotti di punta della Regione Piemonte: spiegazione e assaggio di prodotti a base di Nocciola Piemonte IGP, Aglio di Caraglio e i suoi derivati, Castelmagno dâalpeggio e lâUnico di Valliera, un formaggio delicato che viene fatto stagionare per sei mesi in grotte naturali. Il tutto grazie alla partecipazione attiva delle realtĂ vinicole e agricole della Confederazione Italiana Agricoltori e al contributo dellâAssociazione Piedmont Good Wines che, grazie al contributo ottenuto con il bando Misura 3.2 del PSR della Regione Piemonte, ha potuto far sĂŹ che ci fossero i fondi necessari per finanziare lâevento.
Grande successo ci fu ancora a Maggio per il Festival Indigena nei Castelli di Barolo e Costigliole dâAsti, e per il primo corso della nuova Scuola internazionale 3IC dedicata alle eccellenze enogastronomiche italiane, alla formazione e alla specializzazione di professionisti internazionali interessati al vino e ai prodotti del food italiano in un progetto ambizioso, reso possibile grazie alla collaborazione tra il Consorzio di tutela della Barbera DâAsti e vini del Monferrato e il Progetto Vino di Collisioni.
TAPPA A NEW YORK DAL 4 AL 6 GIUGNO
Progetto Indigena ha cominciato il suo World Tour il 4-5-6 giugno a New York, cittĂ chiave per il mercato del vino americano e centro di riferimento per la stampa e i sommelier della costa est. Ad ospitare lâevento, una delle location piĂš âinâ per la cucina e il vino italiani: Il Buco Alimentari & Vineria nel cuore di NOHO, a Manhattan. La prima giornata, lunedĂŹ 4 giugno, è stata interamente dedicata allo studio e alla promozione della Barbera DâAsti e dei grandi vitigni autoctoni del Monferrato.âSi è da poco conclusa la prima edizione della â3ICâ, lâIndigena Wine SchooI organizzata nei castelli di Barolo e di Costigliole dâAsti che ha formato una ventina di giovani wine influencer internazionali â ha affermato il presidente del Consorzio Barbera dâAsti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici â e prosegue la nostra attivitĂ di promozione allâestero dei vini nobili da vitigni autoctoni del Monferrato, a fianco di uno dei massimi esperti internazionali di vino, Ian DâAgata, proseguendo il grande lavoro svolto negli ultimi anni di avvicinamento delle nostre denominazioni tutelate ai mercati esteriâ.
A guidare questa prima missione câera Jeff Porter, Beverage Director del gruppo Bastianich&Batali, che aveva annunciato: âIndigena sta arrivando a New York City e non potrei essere piĂš entusiasta di lavorare con un giornalista di fama mondiale come Ian DâAgata. Insieme condurremmo i professionisti di New York in un viaggio alla scoperta dei grandi vini autoctoni italiani. Raramente noi professionisti abbiamo lâopportunitĂ di ricevere un tale bagaglio di conoscenza. Ho selezionato i professionisti partecipanti cercando di rappresentare la complessitĂ del mondo multiforme del vino a New York. Arriveranno responsabili e sommelier dei ristoranti top della cittĂ , dalle catene di rivendita, e ognuno di loro porterĂ una prospettiva unica e variegata del business del vino della costa est. Ognuno di loro è affamato di conoscenza, e desideroso di immergersi in profonditĂ nellâuniverso di questi splendidi vini.â
Il progetto ha destato interesse di altri grandi consorzi e istituzioni regionali italiane che hanno sposato âIndigenaâ per promuovere e far conoscere i grandi vini e vitigni autoctoni che sono la ricchezza e il vero tesoro di biodiversitĂ del nostro paese. Infatti, la seconda giornata, il 5 giugno, è stato protagonista lâIstituto Marchigiano di Tutela Vini con unâintera giornata dedicata al Verdicchio. âQuestâanno si festeggia il mezzo secolo dal riconoscimento della Doc del Verdicchio dei Castelli di Jesi, cinquantâanni di ricerca della qualitĂ in vigna e in cantina, per un prodotto autenticamente marchigiano, che oggi è maturo per crescere anche sui mercati esteri in termini di posizionamento. A New York abbiamo dodici tra i produttori piĂš rappresentativi a promuovere lâeccellenza enogastronomica delle Marche, partendo proprio dal Verdicchio dei Castelli di Jesi e Matelicaâ, ha dichiarato il Direttore dellâIstituto Marchigiano di Tutela Vini Alberto Mazzoni.
Protagonista della terza giornata è stato il grande vino rosso del Sud, lâAglianico del Vulture, vino del vulcano, unico e apprezzato nel mondo, grazie alla partecipazione dellâEnoteca Regionale Lucana. âQuesta è unâopportunitĂ importante per far conoscere al mercato newyorkese questo grande rosso italiano, che trova la sua casa in un territorio cosĂŹ unico come quello del Vulture, e portare negli Usa alcune delle aziende di maggiore qualitĂ della regione. Non solo unâoccasione commerciale, ma uno strumento di didattica e di valorizzazione di una Regione e dei suoi vini che includerĂ anche momenti di convivialitĂ , come una cena informale, dedicata agli ospiti, presso la famosa brasserie Pig Beach a Brooklynâ ha affermato il Presidente dellâEnoteca Regionale Lucana Paolo Montrone.
Nel futuro, dopo New York, per la crescita del Progetto Indigena sono giĂ state messe in previsione una tappa a San Francisco, cittĂ di riferimento per il mercato del vino americano della costa ovest, e un a Shanghai, metropoli asiatica in crescita continua e vero centro del business del vino cinese dove, a fianco allâappuntamento con la Barbera e i vini del Monferrato, è prevista una giornata dedicata al Moscato dâAsti grazie alla collaborazione con il Consorzio Asti DOCG.
Ora lâimpegno è a breve con COLLISIONI AGRIROCK che avrĂ un anticipo dal 22 al 26 giugno nel Monferrato e dal 27 Giugno al 3 Luglio a Barolo.
Iscrizioni aperte. Per informazioni: www.collisioni.it
Servizio a cura di Rocco Lettieri