Presentazione del libro: La Grappa. Una storia italiana.

LA GRAPPA. UNA STORIA ITALIANA

Una edizione giapponese completamente dedicata al nostro prodotto dal “gusto moto forte”.

Shigeru Hayashi, sommelier particolarmente esperto di vini italiani, ha dato alla stampa giapponese un libro sulla grappa, di come la sua storia si intrecci con la storia dell’Italia ed ha raccontato di come gli sia capitato di scoprire questo mondo ad alta gradazione.

La sua descrizione: “La grappa che ho preso per la prima volta in Italia, aveva l’impressione di “Il liquore molto forte”. I liquori forti europei con la gradazione alta sono principalmente whisky e brandy, la grappa è piuttosto rustica e intensa e si beve bene anche alla temperatura ambiente. Per me era un liquore che mi faceva un buco allo stomaco. Ma poi, girando le cantine e i distillatori di tutta Italia, ho cominciato ad avere interessi di questo liquore molto forte. Ogni campagna dell’Italia del nord ha la sua presenza ma l’ho trovata ottima anche al Sud. Dopo aver versato tanto cibo nello stomaco, sentivo il bisogno della grappa come agente digestivo. Non ci ho messo molto a cambiare la grappa da “liquore forte” a “ultimo liquore del pasto”. Inoltre, l’espressione molto comune di “un liquore che tutti possono gustare senza essere pretenzioso” calza a pennello.

In Giappone la grappa non è molto conosciuta, e in realtà ho sempre voluto scrivere un libro sulla grappa. Quando bevi la grappa, puoi sentire il potere misterioso che attrae gli italiani che la producono. Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine agli editori che mi hanno spinto nella pubblicazione di questo libro. L’Italia, come il Giappone, ha raggiunto una forte crescita dopo la seconda guerra mondiale. La vita delle persone è cambiata drasticamente negli anni ’60 e ’70. Tra questi, la grappa da bevanda alcolica, simbolo delle abitudini alimentari delle persone nei tempi in cui prima era un paese agricolo, ha cambiato significativamente la sua presenza. Per i contadini poveri, nell’epoca in cui il vino veniva trattato come nutrimento e fonte di calorie, la grappa non poteva mancare. Io ho vissuto a Milano per circa 14 anni e nella stagione fredda, sempre a fine della cena, mi prendevo una grappa. E pertanto mi ci sono abituato quasi come gli italiani.

Ma che dire del Giappone? I brindisi si fanno con la birra e molte persone bevono birra anche mentre mangiano.  In Italia, la cena in un ristorante finisce con un digestivo, e solitamente si beve grappa. Recentemente anche in Giappone si beve whisky giapponese, ed è diventato quasi popolare, ma nei tempi passati nessuno beveva ne whisky ne brandy. La prima grappa l’ho bevuta come digestivo e mi bruciava dalla gola allo stomaco. Ma con l’esperienza ho iniziato a berla non solo dopo i pasti ma anche in aggiunta al caffè espresso al mattino. Dopo una cena pesante, non poteva mancare la grappa perché la grappa è nello stile di vita dei pasti italiani.

Nei miei anni trascorsi in Italia ho scoperto che questa bevanda alcolica era importante tra i lavoratori e tra i contadini, qualcosa di poco dignitoso di questa bevanda chiamata grappa. Originariamente la grappa veniva distillava dalle vinacce della vinificazione, ma i produttori italiani hanno saputo elevare il valore della grappa al pari dei più grandi distillati. Con questo libro, ho voluto spiegare ai lettori giapponesi il modo di fare la grappa e la sua altissima qualità. L’idea di scrivere un libro sulla Grappa mi è venuta nell’autunno del 2018 quando collaboravo con il presidente Takayama di “Taru Publishing” che ho accompagnato in Italia ed è qui che abbiamo  realizzato l’idea di un libro sulla grappa. Spero che questo libro possa aiutare i lettori ad approfondire la loro conoscenza della Grappa, un liquore vivace unico in Italia e ad interessarsi alla cultura gastronomica italiana”

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Il libro dedicato alla Grappa è stato pubblicato dall’editore Taru Shuppan e il 25 novembre  scorso è stato presentato in una conferenza all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo alla presenza di circa 200 persone con la presenza dell’Ambasciatore Italiano Gianluigi Venedetti. La presentazione si è tenuta in giapponese con traduzione simultanea in italiano. La conferenza faceva parte degli eventi organizzati in occasione della VI Settimana della cucina italiana nel mondo, rassegna tematica annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani, promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale attraverso la rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura, Uffici ICE e delegazioni dell’Accademia della Cucina Italiana all’estero.

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Hayashi Shigeru nasce in Giappone nella prefettura di Shizuoka. Dal 1990 al 1999 è stato Chief Representative dell’ufficio Suntory a Milano. Nel 1994 riceve la qualifica di sommelier dall’AIS, primo giapponese ad ottenere questo riconoscimento. Dal 2005 gestisce la società di consulenza Solo Italia Co. Ltd. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Il vino italiano, CCCMediahouse (ultima edizione aggiornata 2018), primo manuale sui vini italiani dedicato ai professionisti, La vita è bella anche se lo stato sarà distrutto, Banraisha 2016, Il piacere della cucina giapponese e il vino italiano, Banraisha 2018, Il vino italiano e la cucina giapponese, Icaros 2019, due libri dedicati all’abbinamento tra cucina giapponese casalinga e vino italiano.

Presentazione del suo libro sul vino italiano a Firenze durante le Anteprime Toscane

 

 

 A cura di Rocco Lettieri