Premio Francesco Arrigoni 2022 consegnato in Franciacorta

Premio Francesco Arrigoni 2022

Il Premio Francesco Arrigoni 2022 va ad Emiliana Bertoli, agricoltrice in Pontoglio (BS) per aver reso possibile, con Vittorio Fusari, la rinascita dell’antico salume di Franciacorta

 

Con una cerimonia svolta finalmente in presenza, il Comitato Francesco Arrigoni ha assegnato ieri il premio in memoria del grande giornalista e critico gastronomico. Nella decima edizione, l’iniziativa promossa da familiari, amici e colleghi di Francesco è tornata in uno dei territori da lui più amati, la Franciacorta, esattamente ad Erbusco (BS), ospite del Consorzio che riunisce aziende vitivinicole e vignaioli.

Attribuito annualmente a un’iniziativa nel settore agricolo, alimentare o dell’accoglienza contraddistinta da forte valenza etica, il Premio Francesco Arrigoni è andato, nel 2022, all’agricoltrice bresciana Emiliana Bertoli di Pontoglio, per aver contribuito alla riscoperta della “RET”, antico salume franciacortino pressoché scomparso con l’estinzione dell’agricoltura contadina tradizionale di cui è figlio. La ret è un insaccato di grandi dimensioni, fatto di sola carne di coscia suina, macinato a punta di coltello, impastato con salvia, scorza di limone, aglio, noce moscata e vino di Franciacorta, insaccato in budello bovino, legato a mano e sottoposto a lunga stagionatura.

Si tratta di un riconoscimento che dà valore alle “competenze diffuse” legate al piccolo allevamento e alla lavorazione del maiale che Arrigoni apprezzava e che ha spesso raccontato nei suoi articoli per le maggiori testate italiane, ma è anche un modo per ricordare un amico prezioso del Comitato, Vittorio Fusari, l’eclettico cuoco filosofo di Iseo, mancato prematuramente nel 2020, mentore di Emiliana e artefice del progetto “ret”.

 

“Siamo davvero felici di tornare a ricordare Francesco in presenza, attribuendo pubblicamente il premio a lui dedicato e dando voce a una realtà agricola e alimentare di eccellenza particolarmente vicina alla sua sensibilità” dichiara Antonella Colleoni, moglie di Francesco Arrigoni e Presidente del Comitato.

 

“Se la Franciacorta è tra le Denominazioni italiane più note e apprezzate lo si deve certamente al lavoro dei suoi Produttori ma anche all’attenzione e al sostegno che le hanno riservato due figure chiave della critica enologica, Luigi Veronelli e il suo allievo Francesco Arrigoni. Per questo il Consorzio che presiedo ha intitolato a ciascuno di essi una sala nella sua sede di Erbusco. Quale occasione migliore del Premio per inaugurare quella dedicata a Francesco e per presentare il libro di Elio Ghisalberti che riprende una sua storica pubblicazione?» ha affermato Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta.

Che ancora aggiunge: “Nel 1997 Francesco Arrigoni scattava una fotografia della Franciacorta attraverso il libro Storie di vigne, di vini e di uomini e proprio contemporaneamente uscivano le prime bottiglie della Docg. Con la sua capacità giornalistica e un’analisi da reportage, descriveva nel dettaglio tutte le realtà presenti a quel tempo, si legge infatti l’entusiasmo e la voglia di fare grande questo territorio. Francesco, profondo conoscitore del vino e della Franciacorta, grande amico di tanti produttori, ci ha lasciati purtroppo nel 2011”.

 

Questa decima edizione ha assunto, come abbiamo già letto, un valore particolare per la scelta del Consorzio Franciacorta di inaugurare contestualmente la sala della sua sede a lui dedicata e presentare il libro “Franciacorta, ieri oggi domani” di Elio Ghisalberti con testi di Francesco”. Elio Ghisalberti, anche lui bergamasco e come Francesco cresciuto nel seminario Veronelli, ha riaggiornato  i tanti cambiamenti e le novità di un territorio che in questi venticinque anni ha saputo diventare una denominazione importante e di riferimento nel mondo del vino italiano.

“È trascorso un quarto di secolo ma il ricordo è indelebile – afferma Elio Ghisalberti.- Accompagnai Francesco Arrigoni durante la visita ad alcune delle cantine che sarebbero diventate protagoniste del libro-guida che firmò nel 1997, il più completo e dettagliato percorso tra le vigne, i vini e gli uomini di Franciacorta. È stato per me un grande onore e al tempo stesso una pesante responsabilità aggiornare lo straordinario lavoro realizzato da Arrigoni, autore com’era nel suo stile di un’analisi approfondita e scrupolosa, empatica ma non enfatica, in una parola reale. Questa riedizione ne attesta il valore riprendendo tal quale sia l’impostazione generale che i testi, mai modificati ma solo aggiornati dei dati e dei significativi cambiamenti avvenuti da allora ad oggi. Due libri-guida in uno, un gioco di confronto diretto tra il passato e il presente del Franciacorta”.

Con la cerimonia in presenza è tornata un’altra gradita consuetudine del Comitato: la cena di raccolta fondi affidata a una grande firma della cucina italiana. Quest’anno è stato Philippe Léveillé, chef del ristorante due Stelle Michelin Miramonti L’Altro di Concesio (BS), a proporre alcuni “capolavori del gusto” presso l’Accademia Symposium di Rodengo Saiano, luogo di grande suggestione in cui si formano nuove generazioni del settore agroalimentare e turistico, nel ricordo con Francesco, gli amici Gianni Mura, Vittorio Fusari e Franz Haas.

Premio Francesco Arrigoni 2022 ad Emiliana Bertoli

Azienda Agricola Emiliana Bertoli

Via L. Pirandello, 60

Pontoglio (BS)

Cell: 320 71.76.778

aziendagricolabertoliemiliana@gmail.com

http://www.aziendabertoli.altervista.org/

 La motivazione

Praticare un’agricoltura sensibile all’ambiente, alla biodiversità, al benessere animale e attenta alle relazioni sociali è sempre una scelta difficile e impegnativa, ma farlo in un contesto votato al modello produttivo agroindustriale richiede coraggio e determinazione ancora maggiori. In un fazzoletto di terra nella pianura bresciana, lasciatole dal fratello scomparso prematuramente, Emiliana – abbandonata la professione di sarta – ha iniziato a coltivare piccoli frutti e mais per dedicarsi, poi, a quei grani antichi che il padre osteggiava perché poco produttivi ma di cui la nonna aveva affezionata memoria. Nella piccola azienda hanno, poi, trovato posto galline, conigli e manzette e presto il progetto di Emiliana ha incontrato il sostegno concreto di spiriti affini: il marito Giuseppe Giavarini, bancario convertito all’agricoltura, ma anche artigiani e cuochi sensibili, su tutti l’amico e mentore Vittorio Fusari. Dai maiali di Emiliana e dal sapere gastronomico di Vittorio è nato il progetto “ret” per il recupero dell’antico, omonimo salume.

Nella decima edizione, il Premio Francesco Arrigoni va a Emiliana Bertoli per il coraggio, la sensibilità e l’intelligenza con cui promuove, nell’intensiva pianura bresciana, un modello di agricoltura etico e gustoso.

COMITATO FRANCESCO ARRIGONI

UFFICIO STAMPA

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A cura di Rocco Lettieri