“Handandland” di Irene Coppola vince la Prima edizione del Premio Scultura Cà del Bosco

Cà del Bosco annuncia il vincitore della prima edizione del Premio Scultura Cà del Bosco, nato nel 2023 e riservato alle grandi sculture da esterni realizzate da artisti italiani under 40. Si tratta dell’artista Irene Coppola con l’opera Handandland. Nata nel 1991 a Palermo, l’artista indaga lo spazio liminale tra natura e cultura e il display come dispositivo politico attraverso diversi media che vanno dalla scultura, al video, all’installazione ambientale. Partecipa a residenze artistiche in Italia e all’estero, tra cui: AndAndAnd per Documenta13, PACA_Proyectos Artisticos Casa Antonino (Spagna), Dolomiti Contemporanee, La Wayaka Current (Panama/Cile).

Nel 2019 vince la VI edizione dell’Italian Council e nel 2021 pubblica Habitat 08°N edito da Viaindustriae. Vince Cantica21, premio sostenuto dal MiC e dal MAECI, con un’opera inedita destinata alla collezione permanente del Museo RISO di Palermo. Nel 2022, su invito dell’Istituto Italiano di Cultura a Dakar, realizza una nuova installazione come progetto collaterale della biennale di Dak’Art. Nel 2023 è fellow artist della Fondazione Studio Rizoma a Palermo e nel 2024 porta avanti la sua ricerca in Cile con il supporto della XII edizione dell’Italian Council. Tra le mostre personali e collettive ha esposto presso: IIC di Dakar, FPAC, PAV, Palazzo Strozzi, Palazzo Re Rebaudengo, Cercle Cité, Palais De Tokyo.

Con questa vittoria Irene Coppola si aggiudica un premio in denaro a titolo di riconoscimento del merito personale oltre a una somma destinata alle spese per la realizzazione effettiva dell’opera che sarà collocata presso il parco sculture di Cà del Bosco, entrando così di diritto nella collezione d’arte della cantina. Il podio si completa con le scultrici Giulia Cenci con l’opera Crescita Secondaria e Benni Bosetto con Perle: un successo tutto al femminile.

Vino, arte, cultura, Rinascimento, tradizione, innovazione, ecologia, etica, educazione: nel rispetto delle caratteristiche fondanti di Cà del Bosco, il presidente Maurizio Zanella ha fortemente voluto l’istituzione del Premio Scultura Cà del Bosco. Il riconoscimento è nato con un doppio intento. Il primo è rafforzare e rendere indelebile il forte legame che esiste fra l’Arte e Cà del Bosco, una delle realtà enologiche eccellenti in Franciacorta e protagonista del rinascimento enologico italiano. Il secondo deriva dalla volontà di rendere istituzionale il forte rapporto già esistente con un’azione di mecenatismo in grado di rafforzarlo con le infinite capacità e possibilità immaginative della nuova generazione artistica.

 

Maurizio Zanella, presidente di Cà del Bosco ha dichiarato: «Cà del Bosco significa innanzitutto ascoltare la natura e dare alle sue variabili forme la possibilità di esprimersi attraverso l’aiuto dell’uomo che si fa custode di un territorio straordinario coltivandolo, ma non consumandolo. Irene Coppola ha saputo interpretare i valori di Cà del Bosco, fornendo una visione molto moderna e inedita del tralcio di vite. Il supporto di Venetian Heritage e, in particolare, del suo direttore Toto Bergamo nell’individuazione di una giuria di qualità che, a sua volta, sapesse interpretare il sogno di Cà del Bosco ha favorito la perfetta riuscita del progetto. Il motto di Venetian Heritage è “Restoring the past, building the future”, un concetto che non è molto diverso dall’equilibrio fra la tradizione e l’innovazione che, da sempre, guida la rinascita della nostra cultura del vino e che Irene Coppola ha voluto e saputo far suo».

Toto Bergamo Rossi, direttore di Fondazione Venetian Heritage ha dichiarato: «È un onore per me e per la Fondazione che rappresento avere contribuito al successo della prima edizione del Premio Scultura Cà del Bosco. Venetian Heritage si occupa di preservare, restaurare e promuovere l’immenso patrimonio culturale veneziano che necessita costantemente di cure e attenzioni. Attenzioni che vanno rivolte anche a chi si affaccia all’arte contemporanea nel nostro paese. Questa partnership con Cà del Bosco è atta a promuovere i giovani talenti dando loro visibilità e riconoscendo il loro operato».

 

Cà del Bosco e l’Arte.

Il legame fra Cà del Bosco e l’Arte nasce fin dagli anni Settanta quando Maurizio Zanella percepisce il profondo legame fra il vino e l’immaginazione artistica, entrambi un risultato di un’unione magica fra la Natura, il pensiero, l’anima e i sensi. Ecco perché a Cà del Bosco si accede dal Cancello Solare, l’opera commissionata ad Arnaldo Pomodoro nel 1985 e posizionata in situ nel 1993, una struttura circolare di 5 metri di diametro che si apre in due semicerchi di 25 quintali di bronzo ciascuno. Ma questa è soltanto la porta di accesso in un mondo che, da quando furono piantati i primi vigneti nel 1968, è stato costruito come un avamposto del rinascimento enologico italiano in cui trova posto una delle più moderne e tecnologiche cantine italiane, oltre a una Galleria d’Arte diffusa che dialoga, all’interno e all’esterno, con opere di assoluta importanza. Come, tra le altre, Eroi di luce di Igor Mitoraj, Codice Genetico di Rabarama, Il peso del tempo sospeso di Stefano Bombardieri, Blue Guardians di Cracking Art, Water in dripping di Zheng Lu, Il Testimone di Mimmo Paladino e Sound of Marble di Tsuyoshi Tane.

 

Annuncio e bando. Il Premio Scultura Cà del Bosco è stato annunciato il 20 maggio 2023. Contestualmente è stato pubblicato il Bando che disciplina la partecipazione al concorso. La partecipazione al Concorso è stata su invito della Giuria.

Periodicità. Il Premio Scultura Cà del Bosco ha cadenza biennale e, in questa forma, è stato progettato per durare nel tempo.

Destinatari. La prima edizione del Premio Scultura Cà del Bosco è stata rivolta a tutti gli artisti italiani sotto i 40 anni di età.

 

Giuria. Il Presidente della Giuria è Toto Bergamo Rossi. La Giuria è composta da personalità che rappresentano e gestiscono le risorse del mondo dell’Arte e della creatività in generale: Mario Codognato, Direttore della Fondazione Berggruen, Venezia * Davide Dotti, critico d’Arte, curatore di Palazzo Martinengo, Brescia * Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze * Pepi Marchetti Franchi, Senior Director Gagosian * Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino * Maria Luisa Frisa, teorico della moda, curatore, professore ordinario all’Università Iuav, Venezia

 

 

 

 

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Cà del Bosco è leader nella produzione di Franciacorta. Una posizione raggiunta grazie all’entusiasmo, alla passione, alla fatica e al lavoro che fin dagli anni ’70 hanno permesso di trasformare una casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine di cui fa parte dal 1994 la famiglia Marzotto. In Cà del Bosco c’è un unico principio che comanda e definisce tutta la produzione, dalla scelta in vigna all’imbottigliamento. La qualità, o meglio, solo il livello più alto della qualità: l’eccellenza. www.cadelbosco.com

 

Venetian Heritage è una fondazione internazionale non profit che sostiene iniziative culturali tramite restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche, ai fini di far conoscere al mondo l’immenso patrimonio di arte veneta in Italia e nei territori anticamente parte della Serenissima. www.venetianheritage.eu

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Cà del Bosco S.r.l. – Società Agricola
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A cura di Rocco Lettieri