MOTTO DEL GALLO di Taverne

Il ristorante MOTTO DEL GALLO di Taverne
entra nella catena dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Piero Tenca, José De La Iglesia e i collaboratori hanno festeggiato quest’evento alla presenza di amici, colleghi, giornalisti e produttori in rappresentanza del variegato mondo della gastronomia italiana nel mondo.

La guida del Buon Ricordo, nata nel 1964, oggi vanta ben 117 locali sparsi nel mondo. Il catalogo è giunto alla 39esima edizione ed ogni Chef presenta le proprie specialità, omaggiando inoltre – per la gioia dei collezionisti – il piatto del Buon Ricordo, dove ognuno racconta simbolicamente la specialità del locale. I piatti dipinti sono realizzati a Vietri e colori e disegni sono espressione e simbolo di una tradizione artigianale la cui storia inizia ufficialmente nel XV° secolo e continua ancora oggi con immutata perizia.

Per l’occasione erano presenti il Presidente Piero Bolfo, i coniugi Lotto, già proprietari del Ristorante Lago Maggiore di Varese, Mario Musoni del Ristorante Al Pino di Montescano, Antonio Pagani dell’Antica Osteria I Cinque Campanili di Busto Arsizio e Jim Pini dell’Albergo Sassella a Grosso.

Lo scambio del “testimone” è avvenuto tra Stefano Valli, già proprietario dell’Albergo Della Valle di Brione s/Minusio, primo Presidente dei Sommeliers Svizzeri ed Alfiere in Canton Ticino con il Ristorante Landò. Egli ha rappresentato, per lunghi anni, l’Unione del Buon Ricordo in Svizzera ed ora ha passato al Motto del Gallo la continuazione ticinese e svizzera.

Per l’occasione è stato presentato un ottimo menu che ha visto il susseguirsi di:

> Terrina tiepida d’asparagi con formentino selvatico e rosetta di prosciutto di Jabugo

> Risotto mantecato “del Buon Ricordo„ al rosmarino con quaglia in camicia di rosa

> Bianco di luccio perca e gambero di fiume alle mammole con quenelle di patata alla ruchetta

> Lombata di coniglio in veste d’aglio orsino, sformato di polenta e carote in agrodolce

> Sfogliatina al rabarbaro e uvetta con sorbetto alle fragole

> Al caffè….le nostre piccole golosità.

I vini in abbinamento erano quelli di Angelo Delea e Claudio Tamborini.

Motto del Gallo di Taverne
Da avamposto di guardia a ristorante di prestigio

Un po’ di storia

Il ristorante Motto del Gallo, è stato creato nel 1981 ristrutturando un antico borgo fortificato arroccato sulla collinetta detta “Motto„ dominante la piana di Taverne ed il fiume Vedeggio. La storia dei luoghi è profondamente legata alle vicende storiche della strada “Regina„ fatta costruire da Teodolinda, regina dei Longobardi, sull’antica via romana “delle genti” percorsa da nord a sud da eserciti, viandanti e merci che affrontavano arditamente i passi del San Gottardo, San Bernardino, Novena ed altri ancora. L’Impero Romano estendendosi a nord costruiva strade e ponti per farvi passare le proprie legioni e con esse sviluppare i propri commerci, lasciando via via presidi fortificati, le cui tracce possiamo vedere ancora oggi sul monte Barro.

Attorno a questi presidi si sviluppò il borgo di Torricella, già menzionato nel 1200 come Torexella per l’importanza delle sue torri costruite dopo la caduta dell’Impero Romano soprattutto per difendersi dai barbari che calavano dal nord. Taverne, posta in luogo sicuro, incuneata tra le rocce del dosso deve il suo nome di “Tabernae de Torexella„ alle molte locande, “taverne„ che sulla via maestra offrivano un rifugio sicuro, un giaciglio per i viandanti, un posto caldo e una stalla agli animali prima di risalire verso il passo del Monte Ceneri infestato dai briganti, per poi giungere ai castelli di Bellinzona, un viaggio di oltre un giorno! I vescovi di Como nel 1300 estendevano i loro poteri e diritti canonici e soprattutto fiscali su queste terre e nel tempo Taverne, punto strategico, venne ulteriormente fortificata dalla famiglia Rusca con torri e mura merlate ed al suo interno impreziosita da case e palazzetti di sosta per ricchi viandanti, che ancor oggi vediamo decorati d’affreschi del XV e XVI secolo.

Intorno al 1500 gli Sforza, Granduchi di Milano, estendevano il proprio dominio su gran parte dell’attuale Svizzera Italiana; le terre di Taverne e Torricella avevano l’obbligo di fornire prodotti della terra ed almeno 20 soldati al Duca di Milano, il quale assicurava con altra soldataglia la sicurezza e la manutenzione delle strade, incassando nel contempo le dovute gabelle dai carri in viaggio. Sull’asse Milano-Varese-Pontetresa-Agno-Bioggio, sotto le insegne del Granducato di Milano, vennero costruiti in posizioni strategiche avamposti di guardia che ospitavano le guarnigioni milanesi.

Il Motto del Gallo, citano le cronache dell’epoca, sorse intorno al 1525, come torre di guardia e nucleo fortificato posto a difesa dell’entrata di Taverne e luogo di sosta e riposo per i nobili di passaggio. Viandanti d’ogni sorta e personaggi che hanno fatto la storia sono passati per questa via ed in una delle ultime case di Taverne, nel 1583 il Cardinale Borromeo, divenuto poi San Carlo, trovò ospitalità durante la sua visita pastorale nelle terre Ticinesi.

Certo l’evento storico che rimane tra i più tenaci ricordi popolari, soprattutto per le requisizioni e spogliazioni di bestiame e generi alimentari (seguite da carestia che generò una delle prime epocali emigrazioni Ticinesi) fu il passaggio nel settembre 1799 della poderosa armata Russa, forte di 25000 uomini, ussari e variopinti cosacchi, artiglierie e servizi logistici di sussistenza al comando del generale Suwarow e del Principe Costantino, figlio dello Zar di tutte le Russie Paolo 1°, che in località “al Motto„ ebbero il loro quartiere generale per 5 lunghi giorni. L’esercito russo si batté duramente contro le armate napoleoniche “ Condé ” al Ponte del Diavolo e le avanguardie del generale Massena, ma soprattutto superò con grande coraggio e perdendo centinaia di uomini il passo del San Gottardo avvolto da un autunno già invernale. Di ritorno dalle Russia, un tale Quadri detto “il tempifelici„ pittore e decoratore che fu al seguito dei celebri Albertolli, architetti degli Zar in San Pietroburgo e Mosca, si ritirò verso la fine del 1800, restaurando e decorando la casa patrizia del Motto, impreziosendola di magnifici dipinti di carattere religioso. Un lungo periodo carico di storia e di mille altri aneddoti raccolti dal libro dei ricordi dei simpatici anziani che ci accolsero negli anni 80 (impossibile raccontarli tutti); una cosa è certa, che per il Motto ad un periodo d’importanza militare subentrò un lungo abbandono, ma sempre fu luogo carico di fascino e mistero, per anni meta d’innocenti giochi di bambini e di tanti innamorati!

La storia recente

Come nacque l’attuale Motto del Gallo?
Si era alla fine degli anni 70, attivi in un altro ristorante di successo, Al Portone di Lugano, quando un personaggio, Bruno Bernardoni gentiluomo d’altri tempi, profondo conoscitore della storia del nostro Cantone ci invitò a visitare un antico nucleo nel borgo di Taverne che aveva sapientemente restaurato. Gli occhi del Sig. Bernardoni s’illuminavano quando parlava del Motto. Una breve visita in quel di Taverne e…fu amore a prima vista!

Nell’ottobre del 1981, Nico e José De La Iglesia, Gianluigi Rezzonico con Lisa e Piero Tenca, amanti delle cose belle, per far vivere e mostrare al pubblico uno degli ultimi autentici angoli del vecchio Ticino, dopo importanti lavori di trasformazione, aprirono un ristorante nei suggestivi locali del Motto. Nel 1988 G. Rezzonico lascia la nostra società, Nico, José e Piero con Lisa continuarono, non senza sacrifici, i restauri del complesso aggiungendo per gli amici tre piccole, romantiche suites, riscoprendo quanto un ignoto proprietario scrisse in un nascosto angolo: “ Se qui Adamo peccasse ancora, Dio lo perdonerebbe ”.

Oggi, grazie ad un insieme di piccole e grandi cose costruite anno dopo anno, il Motto del Gallo vanta un palmares d’eccezione:
– dal 1992 la stella Michelin
– 17/20 nella Gault Millau
– il fiore della Guide Plaisirs-Suisse Gourmande
– ** della Guida Veronelli
– ai vertici nella Guida Bell’Italia di Piccinardi
– il 17° posto tra i migliori 100 ristoranti della Svizzera di Beat Wüthrich
– nella Guide-Bleu per l’anno 2003, il punteggio è di 99/100.

Ristorante Motto del Gallo
Via alle Scuole
6807 Taverne – Canton Ticino
Tel. 0041. +91. 945.28.71
Fax 0041. +91. 945.27.23
Internet: www.mottodelgallo.ch
e-mail: mottodelgallo@bluewin.ch

Unione Ristoranti del Buon Ricordo
Viale Libertà, 4/D
27100 Pavia
Tel. 0039. 0382.25.180
www.buonricordo.com
www.buonricordo.it
info@buonricordo.com

A cura di Rocco Lettieri,
aprile 2003