“La Tavola Italiana” sposa “Gustibus”

Dal 12 novembre la partnership tra l'associazione no-profit e il programma de “La7”

 

“La Tavola Italiana” sposa “Gustibus”: ora il made in Italy in TV è 'certificato'


Per la prima volta territori ed eccellenze agroalimentari sono valutati con criteri scientifici

Agricoltura ed enogastronomia, prodotti tipici, territori a vocazione turistica: sono il menĂą di molte trasmissioni sparse nei palinsesti delle emittenti italiane. Per la prima volta, però, oltre a promuovere un territorio un programma televisivo tenterĂ  anche una valutazione scientifica delle eccellenze agroalimentari, premiandone la qualitĂ  dei prodotti ma anche il rigore delle filiere produttive. A tentare un nuovo approccio nella narrazione mediatica del made in Italy a tavola sarĂ  “Gustibus”, trasmissione in onda ogni domenica alle 10.45 su La7 grazie ad una inedita partnership con “La Tavola Italiana”, associazione no-profit che dal 2014 promuove in in ambito nazionale e internazionale una nuova cultura della valorizzazione dell'enogastronomia italiana, certificando l'eccellenza delle materie prime ma anche dei processi di lavorazione.

Sperimentato con successo nel corso di un programma dal titolo “La Tavola Italiana in TV – The Italian Pod”, andato in onda da febbraio a luglio 2017 su ODEON TV e su molte altre TV regionali del digitale terrestre, il nuovo criterio di valutazione messo a punto dagli esperti de “La Tavola Italiana” sarĂ  adottato per la prima volta anche dal format condotto da Roberta de Matthaeis e prodotto dalla societĂ  di produzione “Media Production Srl” per l'emittente di Urbano Cairo: in ogni puntata l'associazione passerĂ  al vaglio i territori e le filiere agroalimentari piĂą importanti di Italia, promuovendone istituzioni e aziende e poi certificandone la qualitĂ  attraverso un rigoroso criterio di valutazione (denominato “disciplinare delle 5 A” e basato su rigidi parametri scientifici) che tiene conto dell'eccellenza delle materie prime ma anche delle tecniche di lavorazione, il grado di innovazione e infine anche il contesto sociale, culturale e artistico in cui il prodotto enogastronomico può essere ancor di piĂą apprezzato.




Per la trasmissione d'esordio si è scelta la Sicilia: le telecamere de “La7” accompagnate dagli esperti dell'associazione racconteranno lo splendore sul piano turistico e ambientale della zona di Marsala e poi i cicli produttivi di tre filiere agroalimentari fortemente radicate sul territorio. Nelle puntate successive, almeno un servizio sarĂ  realizzato con questo inedito approccio narrativo: “La nostra mission parte da una constatazione per certi versi amara- spiega Stefano Goracci, coordinatore scientifico de “La Tavola Italiana” -: oggi la tutela del “made in Italy” è una prioritĂ  nazionale che si esercita sulle materie prime e i prodotti lavorati ma non è mai stata estesa anche ai cicli produttivi, che invece a nostro parere vanno certificati. Per noi, però, concorre al successo di un prodotto anche l'ambiente in cui nasce e le modalitĂ  con cui viene offerto al consumatore: ecco perchĂ© abbiamo inventato un disciplinare che, sulla base di un algoritmo scientifico, misura la qualitĂ  del prodotto agroalimentare e della tradizione enogastronomica mettendola in relazione con agricoltura, artigianato, alimentazione, ambiente e arte del posto dove trova origine”.

Nelle puntate successive si parlerà, di volta in volta, delle altre zone italiane in cui La Tavola Italiana opera per la promozione delle amministrazioni e dei produttori partner, a partire da Pavia, Torrita di Siena e Agrigento. Città che, insieme a tante altre, faranno da preludio alla seconda serie del Talent “La Tavola Italiana in TV – The Italian Pod”, che andrà in onda all’inizio del 2018.

La conduttrice di GUSTIBUS Roberta de Matthaeis al momento del lancio del servizio iniziale afferma: “I ragazzi dell’Italian Chef Academy alle nostre spalle fremono per iniziare a cucinare, ma intanto è arrivato il momento di vedere il primo servizio di questa puntata. Andiamo a Marsala e conosciamo le sue eccellenze, quelle selezionate da Tavola Italiana, un’associazione senza scopo di lucro nata con lo scopo di promuovere i prodotti e i produttori attraverso quello che loro chiamano il disciplinare delle 5 A: agricoltura, artigianato, alimentazione, ambiente, arte. Vediamo! ” Ed al rientro in studio: “ E' un progetto che parte da Milano per portare non solo i prodotti dai produttori ai consumatori, ma soprattutto i consumatori dai produttori, nei territori in cui si trovano, e noi che abbiamo a cuore le eccellenze italiane li ringraziamo per questo lavoro. “




LA TAVOLA ITALIANA

La Tavola Italiana è un’associazione senza scopo di lucro che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore che porta a tavola la filiera alimentare italiana e che ne garantisce l’unicitĂ  e la qualitĂ . L’associazione promuove quindi il racconto della natura tradizionale e artigianale dell’agricoltura e della trasformazione alimentare delle materie prime, analizzando i prodotti secondo il disciplinare delle 5A: Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Artigianato e Arte, per la prima volta fusi in un unico percorso, per raccontarci qual è l’origine del nostro cibo. I prodotti proposti provengono dai territori italiani e sono offerti direttamente ai consumatori dai produttori e dai territori che li esprimono. Una mission declinata su scala nazionale e internazionale attraverso internet e innovativi servizi di e-commerce ma anche organizzando esperienze “sensoriali” sul territorio, con degustazioni e simposi scientifici: il concetto di base è infatti quello di portare i prodotti dai produttori ai consumatori, soprattutto metropolitani e delle cittĂ  del mondo, in modo diretto e esperienziale per spingere il consumatore a andare dal produttore, sia fisicamente che virtualmente, in modo da approfittare anche in questo settore dell’opportunitĂ  che la maggiore internazionalizzazione dei mercati di produzione di tutto il mondo può portare all’Italia. Consumatore informato e prodotto sono i pilastri che ha individuato l’associazione e su cui si fonda il modello della new economy applicato all’agroalimentare italiano, attraverso tutti i livelli di marketing e di vendita dei prodotti: quello del negozio fisico, dello street food, dei mercati rionali, del settore horeca, dell’e-commerce e del market place, grazie alla collaborazione con CTI Srl (Commerciale Tavola Italiana) e la piattaforma CIBOUR di prossima attivazione on line, dopo la fase sperimentale dello scorso semestre.

 

ROSSELLA IANNONE

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