Master Class da ARVI a Melano (Canton Ticino)

Master Class di Château Montrose da ARVI a Melano (Ticino)

6 vini di gran classe presentati da Romain Bellone

Nella vicina Confederazione, tra Mendrisio e Lugano, a Melano, troviamo la ARVI, uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine conservano uno straordinario stock di alcuni dei vini più ricercati. Grazie a un’esperienza trentennale, ARVI ha sviluppato innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, amanti del vino, collezionisti e investitori. La conoscenza del mondo del vino fa di ARVI un’azienda leader in Svizzera: il suo portafoglio di vini è diventato un punto di riferimento per i vini d’annata di tutto il mondo. ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare delle più prestigiose classificazioni di Bordeaux. La sua offerta comprende anche un’ampia selezione dei migliori vini della Borgogna, del Rodano e della Champagne, nonché dei principali produttori italiani, spagnoli, australiani, americani e sud americani.

Molto spesso nella sede di Melano, vengono organizzate manifestazioni riservate ad una trentina di persone per far conoscere alla clientela e a wine lovers e giornalisti degli incontri specifici, le Master Class, a cui anche noi che scriviamo di vini viene permesso di essere invitati. E il 19 Aprile, appunto, eravamo presenti alla degustazione di 6 vini dell’azienda bordolese Château Montrose, che si trova a Saint-Estèphe, nella parte settentrionale del territorio del Médoc.

Si tratta di una realtà storica di Bordeaux, che da oltre due secoli produce grandi vini. Nel 1815, Etienne Théodore Dumoulin intuisce che alcuni terreni di proprietà di famiglia possiedono una straordinaria vocazione per la viticoltura. Comincia a piantare i primi vigneti e a costruire il primo nucleo della cantina. Nel 1855 il domaine viene classificato Grand Cru, a conferma del grande valore raggiunto dai vini di Château Montrose. Oggi Château Montrose è entrato a far parte del patrimonio dalla famiglia Charmolüe, che dal 1960 ha cominciato a rinnovare gli impianti e a modernizzare le attrezzature di cantina, posizionando il domaine tra i migliori Grands Crus Classés del Médoc.

La proprietà si estende su 95 ettari, situati a pochi chilometri a nord di Pauillac. Il territorio è composto da terrazze di natura alluvionale, che si affacciano sull’estuario della Gironda. I suoli sono drenanti, composti da uno strato superficiale di ciottoli e sabbie, che insiste su un substrato di argille, in grado di fornire una naturale riserva d’acqua durante i periodi di siccità. Il clima è influenzato dalla presenza del grande estuario e dalla vicinanza dell’Oceano Atlantico, che tendono a mitigare le temperature, scongiurando il pericolo di gelate primaverili e il calore eccessivo dell’estate.

Secondo le tradizioni dell’area del Médoc, il vigneto è piantato per un 60% con Cabernet Sauvignon, per un 32% con Merlot, per un 6% con Cabernet Franc e con un 2% di Petit Verdot. Ogni vitigno è coltivato nel luogo più adatto per esaltarne le qualità, con l’altissima densità di 9.000 ceppi per ettaro. La presenza di diverse uve, con caratteristiche diverse e complementari, consente di produrre vini armoniosi e complessi.

 

A parlarci dei 6 vini è stato Romain Bellone, Sales Manager di Château Montrose, e questi i vini in degustazione: Tronquoy Lalande Blanc 2018 (unico vino bianco), e i rossi Tronquoy Lalande Rouge 2018, Dame de Montrose 2016 Montrose 2015, Montrose 2010, Montrose 2009. 

 

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I vini Saint-Estèphe 2eme Cru Classé di Château Montrose sono il frutto di un rigoroso lavoro in vigna e di accurati assemblaggi in cantina, per ottenere sempre il massimo risultato e offrire una versione autentica di un terroir d’eccezione.

Nella foto: Romain Bellone

Il Montrose 2010 si presenta di colore rosso scuro con riflessi porpora. Delicato e fine, esprime all’olfatto profumi complessi, che ricordano i piccoli frutti a bacca scura, sfumature floreali, cenni di sottobosco, legni nobili e una leggera tostatura. Al palato è intenso e armonioso, con una trama tannica fitta, matura e una tavolozza aromatica finemente sfaccettata, che conduce verso un finale lungo, fresco e molto persistente. Colore: Rosso rubino violaceo intenso, quasi impenetrabile. Profumo: Ricco e ampio, con sentori di piccoli frutti rossi (lampone, mora, ribes nero, gelso) e spezie dolci, legni nobili, tabacco ed eucalipto nel finale. Gusto: Molto elegante, profondo, sontuoso, di carattere e grande classe, con setosi tannini. Finale con ritorni di gusti già avvertiti al naso.

Nella foto: Nicola Gini della Net Week di Milano