Il Manifesto di Paul Balke presentato a Milano

Il Manifesto di Paul Balke a Milano

Presentazione di 4 vini speciali a marchio PAUL BALKE

Ristorante Konnubio, Milano, 11 Luglio 2023 – dalle ore 12.30 alle 15.00

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L’invito ricevuto era senz’altro piacevole, amicale, curioso, da parte di un grande collega giornalista olandese, anche scrittore, sommelier, importatore di vini, “Barolista”, che in Italia ha già dato parecchio (tre suoi libri sui vini regionali). Parla 7 lingue. Anche bravo pianista.

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Ti voglio invitare alla presentazione di 4 vini con il mio marchio. In questi anni ho preparato questi vini insieme con un gruppo di produttori eccellenti in varie zone d’Italia ed in Slovenia. Il risultato sono vini buoni, ma non solo. Questi vini rappresentano anche un’altra strada di pensiero, un altro modo di pensare, un altro approccio che secondo me viene dimenticato da tanti produttori in Italia. La strada del monovitigno va bene e ci sono tantissimi esempi però la strada dei vini assemblati può dare grandi risultati quando la strada scelta è fatta con gusto e con intelligenza. Si tratta di un discorso molto importante e la cosa più importante è sentire e gustare il risultato in un bicchiere: ti voglio invitare a degustare i risultati. Ci saranno 4 produttori provenienti da varie zone d’Italia e di Slovenia che condividono con me la filosofia di produrre vini assemblati con intelligenza e finezza con l’obiettivo di creare vini davvero interessanti”.

Con il marchio Paul Balke ci sono:

1) Goriska Brda belo 2015
produttore: Kmetija Šibav, Dobrovo (Brda, Slovenia)

2) Collio Bianco DOC riserva 2019
produttore: Renato Keber az. agr., Cormons (Friuli Venezia Giulia)

3) Puglia IGT rosso 2021 – (in anteprima)
produttore: Felline agricola, Manduria (Puglia)

4) Piemonte DOC rosso 2017
produttore: Socré az. agr. di Barbaresco (Piemonte)

La mia filosofia è rappresentata nel mio “Manifesto”, però ogni vino ha ancora una filosofia diversa.

Il Ristorante Konnubio in Milano è un posto nuovo gestito da una giovane donna chef dalla Ucraina,  Kateryna Gryniukh, con molto talento, che presenterà piatti che si sposeranno molto bene con i vini. –  Spero che posso avere il piacere della tua presenza! Cordiali saluti, Paul Balke.

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Che dire. Non potevo dire di no ad un amico collega che mi aveva anche invitato alcuni anni fa anche ad un interessante tour enologico in Serbia.

Puntuali, in totale 14 invitati, ricevuti con un Aperitivo: Champagne brut di Marco Piacentino (az. Socré)
* Presentazione Manifesto di Paul Balke
* Degustazione dei 4 vini
* Pranzo con i 4 vini

Chiusura con un delicatissimo dessert.

Parola a Paul che ci racconta che con questa dichiarazione voglio esprimere e dimostrare che i territori vinicoli (che già sono tra le più interessanti al mondo) possono anche dare grandi vini con il concetto di vini blend, provenienti dalle proprie uve autoctone.

Avremo pertanto 4 vini:

> un bianco Goriska brda belo 2015 di Kmetija Danijela Sibav, Neblo, Brda, Slovenia prodotto con uve Sauvignonasse (50%), Rebula (30%), Pinot blanc (15%) e Pinot gris (5%);

> un profumato Collio bianco doc riserva 2019 di Renato Keber a base di Pinot blanc (30%), Friulano (30%), Sauvignon blanc (30%), Malvasia (5%) e Ribolla gialla (5%);

> un vino di Puglia igt rosso 2021 (ancora in vasca) da uve Negroamaro (35%), Primitivo (30%), Uva di Troia (20%), Susumaniello (10%) e Malvasia nera (5%);

ed infine un tipico Piemonte Rosso doc dell’azienda Socré di Marco Piacentino (anche produttore in Champagne in Francia) a base Nebbiolo (40%), Freisa (30%), Barbera (25%) e Croatina (5%).

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Il pizzaiolo Salvatore Rocco

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Il primo vino viene da vigneti in Brda (il Collio che si trova in Slovenia) che ha sempre prodotto le stesse uve che si trovano anche in Collio con gli stessi terreni. Il vino è della vendemmia 2015 e solo ora è arrivato alla buona bevibilità. Vino molto intenso che offre profumi di fiori bianchi e sentori di frutti tropicali; gusto sapido, minerale, con un finale lungo. Vino di solo 12,5% di alcool fuori dal solito. Come pure il costo: 14 euro in enoteca.

 

Il secondo vino del Collio (vicino al precedente produttore) non avrebbe bisogno di presentazioni e lo stesso Keber ci racconta: un vino ottenuto da 5 vitigni diversi che danno sentori tropicali (ananas, zenzero, cedro, litchi); sapido, fresco, burroso, con gusti di nocciola tostata, note jodate e con lunga sosta nel retrogola con anche mineralità. Un vino giovane con grandi capacità di restare a lungo in cantina. Un vino che ferma il tempo. Anche il costo è adeguato: 90 euro in enoteca.

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Terzo assaggio di un vino ancora in vasca, della vendemmia del 2021. Una presunzione del produttore: Agricola Felline e del suo autore: Paul Balke. Cinque uve che vanno a formare un Pentagono che ricordano quello visionario Rainer Zierok. Un vino dal colore rosso granato violaceo intenso e cupo con una massa di sentori di frutta rossa matura per passare nel finale di naso a spezie dolci e significative note balsamiche di eucalipto e alloro. Bocca calda, rotonda, con tannicità vivace e graffiante, con ritorno di gusti già avvertiti al naso. Un vino che ha bisogno di riposo per potersi amalgamare nelle sue componenti. Vino che uscirà tra un anno a soli 12 euro.

L’ultimo vino è del Piemonte, prodotto con 4 uve da vigneti di Langhe e Monferrato. Il produttore lavora con grande cura i vigneti e con grande capacità enologiche, motivo per cui Paul è sicuro che questo progetto è in buone mani. L’eleganza, i tannini e profumi del Nebbiolo, con il suo corpo, si mischiano con la fresca e giovane Freisa, che offre anche struttura che ben si lega alla presenza della Barbera e dove la Croatina offre una tannicità che va ad arricchire il prodotto finale. Il vino ha un grande potenziale di poter invecchiare ma già sin d’ora è bevibile. I sentori di frutta rossa piccola (mora, amarena, gelso rosso, ribes, mirtillo) sono presenti sino nel retrogola che vanta anche una nota di rabarbaro e china calissaja. Costo 25 euro in enoteca.

La degustazione era accompagnata dalle spiegazioni dei quattro produttori coinvolti nel progetto di Balke. Annunciati altri due blend: un vino campano ed uno spumante metodo classico, probabilmente dall’Est Europa, Ucraina compresa. Ma su questo Balke non si è troppo sbilanciato.

La Degustazione è stata anche l’occasione per diffondere il “Manifesto” di Paul Balke sui vini assemblati da cui si evince il Suo Credo. Si legge, infatti, sul Manifesto, che “Molti dei miglior vini del Mondo sono assemblati. Vini assemblati (di varie uve) sono: Rioja, Bordeaux, Champagne, Languedoc-Roussillon, Rodano, Chianti, Douro. Un motivo c’è: i produttori hanno capito che un blend offre la possibilità di creare un vino più equilibrato e più complesso. Un buon vino ha bisogno di acidità, colori, tannini, aromi, eleganza, corpo e un gusto molto raffinato. Con l’assemblaggio, pertanto, sono convinto che i produttori hanno la possibilità di creare grandi vini con varietà locali e autoctone italiane. E credo fermamente che in realtà ci sia un enorme potenziale che non è ancora sviluppato”.

Da convinto “piemontese” nel Manifesto si legge ancora: “Il mio Piemonte DOC rosso è un blend di uve originarie delle Langhe e del Monferrato. Questo concetto non è comune ma può essere un grande vino. E le varietà Freisa e Croatina danno un contributo importante a questo blend anche se sono considerate di scarso interesse da molti produttori piemontesi. In breve: un blend può essere un’ottima idea per molte regioni vinicole”.

Il ristorante che ci ha ospitati

Konnubio, pizza e Cucina: il nuovo ristorante milanese di Kateryna Gryniukh nasce dall’unione di amore e passione per la cucina mediterranea e per la pizza napoletana del marito Roberto Rocco,esperto pizzaiolo salernitano. Kateryna Gryniukh è una chef ucraina di fama internazionale, dove a “MasterChef”, ha conquistato il pubblico e la giuria con la sua creatività e la sua passione per la cucina, ma anche con la sua timidezza e dolcezza. Il ristorante di Kateryna si trova in via Valtorta 36 a Milano, e promette di offrire un’esperienza gastronomica unica e indimenticabile.

La chef è impegnata a creare un menù originale e vario che combina in ogni piatto i veri sapori tradizionali e genuini dell’arte culinaria campana con l’innovazione, la contaminazione e la creatività della città di Milano.

La sua specialità è la cucina mediterranea, con un occhio alla costiera amalfitana. Suggerisco un tipico menù di cinque portate:

° Bombolone fritto ripieno al ragù alla genovese/napoletano cotto per 10 ore con fonduta di pecorino romano.

° Fiore di zucca in pastella ripieno di ricotta e provola affumicata su gazpacho verde.

° Paccheri rigati di Gragnano con ragù genovese, spuma di pecorino, polvere di cipolla e basilico fresco.

° Coniglio alla cacciatora, oliva nera sferificata, friggitello bruciacchiato e salvia fritta.

° Sfumature di limone, con cuore morbido di limone candito e crumble alle mandorle.

Tutto il menù a 73 euro. Vale un’esperienza!! Posti limitati, si consiglia di prenotare.                                             

Ma nel locale si serve (come si diceva) anche la vera pizza “napoletana”, preparata dal suo pizzaiolo e marito, Roberto Rocco. Suggerirei l’Oro Giallo (13 euro), Bentornati al Sud (13,50), Bianco puro (14) La Scarulella (14) e la BBQ (da provare assolutamente a 15 euro).

 

 

Konnubio Pizza e Cucina

Via dei Valtorta, 36

20127 Milano

tel +39. 375 53.00. 326

info.konnubiomilano@gmail.com

www.konnubiomilano.it