VILLA DEL QUAR Hotel & Ristorante ARQUADE

A poca distanza da Verona, tra le morbide colline e i vigneti del Valpolicella, s’incontra Villa del Quar, elegante dimora patrizia veneta, dove il tempo sembra essersi fermato agli anni dell’epopea napoleonica. L’insieme degli arredi, dei decori e dei colori rievoca infatti lo stile neoclassico allora trionfante, che concilia il gusto della comodità, della grazia e della raffinatezza con la nobile e semplice bellezza dell’antichità, frutto del rinnovato interesse archeologico per alcune delle più grandi civiltà del passato.

Tra i materiali usati per gli interni di Villa del Quar prevalgono il legno, il cotto e il seminato alla Veneziana, mentre i bei mobili sono antichi e i colori usati sono quelli tipici dell’arte veneta, che abbinano l’oro al celeste oppure il rosso al verde. I proprietari, che occupano una parte della Villa, sono i Montresor che coltivano una grande passione per gli arredi antichi, le Ville Venete e che hanno poi scoperto il piacere dell’ospitalità, ottenendo importanti riconoscimenti dalle Guide internazionali (per il 10 anno consecutivo premiato tra i 10 migliori Alberghi di Italia con le 3 Chiavi d’Oro) e quello della Buona Cucina avvalendosi di Chef importanti tra i quali l’attuale Bruno Barbieri con il quale hanno conseguito 2 Stelle Michelin. Nel 2005 l’Arquade è stato accolto nel ristretto e prestigioso gruppo dei Relais Gourmand e nel convegno internazionale dei Relais & Chateaux a Ginevra è stato premiato con il trofeo Gourmand Trophy.

Situato all’interno di una vastissima tenuta coltivata a vite, il complesso è circondato da un grande e piacevole giardino con palme, pini e alberi da frutto, con grande piscina a forma di trifoglio. Con l’uva dell’azienda agricola viene prodotto il loro vino rosso Satyrus Riserva. L’Hotel Villa del Quar è stato aperto nel 1992 e ha attualmente 28 tra camere e suite, di cui la nuova Suite con vista sulla piscina e cinque nuove suite e junior suite site nella Villa Padronale. Tale palazzo padronale risale al XVI secolo, come attestato dalla data del 1539 posta su un fregio, mentre un altro corpo di fabbrica è stato ampliato e rimodernato nel Settecento. L’Hotel è dotato del ristorante Arquade, di una sala per le prime colazioni, di un bar, sala da tè e da lettura, gazebo, piscina all’aperto, sala fitness, sala convegni, cantina dove si svolgono spesso degustazioni.

Gli ospiti vengono appositamente a Villa del Quar per rilassarsi, godere del bellissimo paesaggio veneto, visitare Verona e i deliziosi paesi delle vicinanze, e per gustare la splendida cucina. Non c’è da meravigliarsi quindi che frequentino Villa del Quar celebri personaggi del cinema americano come il regista Sidney Pollack e i fratelli Cohen, e tra gli italiani il baritono Renato Bruson e l’anchor-man Bruno Vespa., il conduttore Enrico Mentana, la Stella del Cinema Maria Grazia Cucinotta, e non per ultimo la Rock Star Lenny Kravitz.

Già dall’ingresso si è colpiti dal grande fascino di questa Casa. La hall è ospitata in un grande portico coperto con altissimo soffitto inclinato a travi sorretto da capriate. A metà del lato più alto corre un ballatoio di legno con parapetto di ferro battuto originale del ‘600, che dà accesso alle camere. Lo spazio è delimitato da grandi vetrate con riquadrature di ferro che riprendono il disegno dei portali del ‘500 e prosegue con un terrazzo coperto che dà sul giardino e sulla piscina. L’ambiente è di impronta tipicamente veneta, le pareti sono di un beige chiaro spatolato, su cui spiccano ritratti ad olio dell’Ottocento di austeri personaggi e torcere decorative in ferro con foglie a lamine dorate. Al centro una gigantesca specchiera dorata stile Luigi XVI con cornice a due festoni dorati e ghirlande. Il bancone del ricevimento è un coro ligneo italiano del ‘700 proveniente da una chiesa, dipinto a finto marmo, con top di marmo verde Guatemala. Gli accoglienti divani e poltrone che arredano la hall sono ricoperti in pesante damasco di lino nei caratteristici colori forti di Venezia: giallo e rosso, con un tocco di blu. Al centro si apre porta del ristorante “Arquade” nome arcaico di questa località. Il ristorante si articola in due sale, la prima più intima, con soffitto basso. I tavoli tondi sono apparecchiati con sottopiatti a decori di rose, personalizzati da Richard Ginori, e tovaglie chiare in un tessuto particolare piacevole al tatto. Le sedie sono di legno in stile Direttorio; alle pareti antiche stampe tedesche e italiane. Tocchi preziosi sono dati dai paliotti da chiesa del ‘700 e dal mobiletto fine Ottocento inglese. Una seconda sala è illuminata da un grande lampadario di Murano a colori pastello. Qui predomina l’azzurro nelle tende e nelle torcere veneziane. D’estate il servizio è svolto sulla terrazza.

Lo chef Bruno Barbieri è famoso per la sua creatività ed è appassionato sperimentatore di abbinamenti inconsueti, Barbieri unisce ad una tecnica magistrale un attento utilizzo delle materie prime. Tra i piatti da lui proposti basti citare il “Bocconcino di salmone alle erbe di mare”, le “Tagliatelle con ragù d’anatra e creste di gallo in fondente di sedano”, le “Caramelle di pesce spada con capperi di Pantelleria”, il “Medaglione di cervo con gratin di polenta, chutney di mele e limone”, il “Tortino ghiacciato al cioccolato in salsa di pompelmo amaro e crispy di mele”. Ricchissima la carta dei vini che spazia in tutta Italia ma pesca anche il tutto il mondo enologico. Dal portico cinquecentesco si accede alla cantina attraverso un’originale porta di ferro battuto. L’interno è suggestivo, con il soffitto a volta e il pavimento in cotto d’epoca. L’antico tavolo centrale, di ispirazione monastica, è utilizzato per le degustazioni – wine tasting. La luce è diffusa da un torciere di ferro battuto il cui disegno è stato ripreso da un quadro di Tiziano del 1576. Sopra gli scaffali a losanga per le bottiglie troneggiano alcuni busti femminili. Vanto della casa sono 550 etichette di pregio. Interessante il suo volume edito da Biblioteca Culinaria: L’Uva nel Piatto.

Per stare in tema vino, tra le “suites” che hanno tutte un nome va segnalata la Suites dell’Uva, situata al piano superiore a cui si accede con ascensore che opera solo con la scheda della camera. La suite è composta da un salotto con comò del ‘600; nella stanza da letto, una bonagrazia dorata dell ‘800 serve da testiera al grande letto, da cui si possono ammirare attraverso il lucernario la luna e le stelle. Gli stessi preziosi tessuti di damasco a fiori delicati gialli e rossi su fondo beige sono stati usati per le tende e per rivestire il salotto, in cui si trova una scrivania Impero. Il bagno padronale con vasca e cabina doccia è decorato con un tabernacolo settecentesco. Il secondo bagno con doccia a cui si accede tramite una piccola scala con finestrelle che danno sulla campagna circostante.

Per chiudere bisognerà ricordare che per gli ospiti esiste anche una sala da the, in un ambiente affascinante, molto grande, prospiciente il giardino e la piscina, coperto da un alto soffitto di travi di abete intervallate da tavole di abete, tipico della zona, con due pareti interamente a vetri e due pareti color crema decorate da stampe; pavimento in cotto antico. Lo arredano divani e poltrone in damasco di lino sui caldi toni del rosso e del giallo, un mobile libreria e un bel comò. Un orologio a pendolo a parete dona un sapore familiare. La sala prosegue con una terrazza esterna con poltrone comodamente imbottite, alcune a dondolo, per riposarsi o leggere immersi nel dolce paesaggio veneto.

Hotel Villa del Quar
Via Quar, 12
37020 Pedemonte (Verona)
Tel. 0039. 045. 6800681
Fax 0039. 045. 6800604
Solo per ristorante Arquade: 0039. 045. 68500149
info@relaischateaux.com
www.relaischateaux.com/delquar

a cura di Rocco Lettieri.

Articolo pubblicato sulla rivista Galatea di Novembre 2006