Guida MICHELIN ITALIA 2020 – 65esima edizione

Guida MICHELIN Italia 2020 – 65esima edizione

 

Gli 11 *** che “valgono il viaggio” nella Guida Michelin 2020

Ristoranti che propongono una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le *** Michelin, sono:

Piazza Duomo ad Alba (CN),

Da Vittorio a Brusaporto (BG),

St. Hubertus, a San Cassiano (BZ),

Le Calandre a Rubano (PD),

Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN),

Osteria Francescana a Modena,

Enoteca Pinchiorri a Firenze,

La Pergola a Roma,

Reale a Castel di Sangro (AQ),

Mauro Uliassi a Senigallia (AN)

Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

Sono due le novità tra i 35 ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le ** Michelin. 

> La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo.

Lo chef Michelangelo Mammoliti classe 1985, propone una cucina che è diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I piatti esprimono rigore, tecnica e precisione, ma l’anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si aggiungono proposte di mare, ingredienti esotici, talvolta asiatici, e i prodotti coltivati personalmente da Michelangelo nell’orto del ristorante. 

> GLAM di Enrico Bartolini a Venezia.

Con tanta fantasia la carta “pesca” nel mercato di Rialto e non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio reinterpretate dall’estro dello chef Donato Ascani, classe 1987. La sua proposta è una solenne sintesi tra creatività e istinto ispirati nel quotidiano dagli ingredienti locali con tocchi d’oriente e erbe aromatiche della laguna.

Sono invece 328 i ristoranti di  una * dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 30 new entry.

Le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.

Il panorama stellato della Guida Michelin 2020:

*          328 ristoranti (30 novità)

**          35 ristoranti (2 novità)

***        11 ristoranti (1 novità)

Per un totale di 374 ristoranti stellati.

La Lombardia è la regione più stellata, con 6 novità: 62 ristoranti (3***  5**  54*).

Il Piemonte, con 4 novità, è sempre in seconda posizione, con 46 ristoranti (1***  4**  41*),

La Campania, con 6 novità, si colloca al terzo posto del podio, con 44 ristoranti, (6**  38*).

A seguire, la Toscana, con 6 novità, per un totale di 40 ristoranti (1***  4**  35*)

Infine, il Veneto, a quota 37, con due novità (1***  4**  32*).

Tra le province, Napoli è sempre in vetta con 26 ristoranti (6**  20*).

Roma in seconda posizione con 24 (1***  1**  22*).

Seguono Milano con 20 ristoranti, la cui vitalità in molti campi vede oggi finalmente premiata anche la sua scena gastronomica grazie al nuovo tre stelle. (1***  3**  16*)

Bolzano con 19 (1***  4**  14*)

Cuneo a quota 18 (1***  2** 15*).

Anno dopo anno, la Guida rileva che la straordinarietà della nostra cucina sta nell’eccellenza dei prodotti, nelle tradizioni radicate nel territorio e nella capacità di innovare. Forse è “tutto qui”, ma essere semplici e allo stesso tempo innovativi è un duro lavoro, che esige costanza, passione e collaborazione. Congratulazioni, quindi, a tutti gli chef e ai loro team che danno risalto alla scena gastronomica italiana, che può andar fiera dei suoi 374 ristoranti stellati”.

Parole di Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia

In occasione della presentazione della Guida Michelin Italia 2020 sono stai conferiti 4 premi speciali

Mentor Chef Michelin 2020, by Eberhard assegnato a Gennaro Esposito, Ristorante Torre del Saracino, Vico Equense.

Giovane Chef Michelin 2020, by Lavazza assegnato a Davide Puleio, Ristorante L’Alchimia, Milano. 

Servizio di Sala Michelin 2020, By Coppini assegnato a Sara Orlando Ristorante Locanda di Orta, Orta San Giulio.

Passion for Wine Michelin 2020, By Consorzio del Brunello di Montalcino Rino Billia, Ristorante Le Petit restaurant, Cogne.

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La Guida MICHELIN La Guida Michelin nasce in Francia nel 1900. Era una piccola guida che avevano voluto i fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche (dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare i pneumatici) e indicazioni su dove mangiare e dormire. In Italia, la prima Guida Michelin è del 1956. La Guida Michelin nasce quindi come aiuto per chi viaggia, come ogni prodotto (pneumatici, carte e guide) Michelin, e continua ad esserlo. I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo in 30 Paesi, rendono la Guida Michelin un riferimento nel campo della ristorazione. Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri definiti da Michelin: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu. Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che la qualità di un ristorante tre stelle è la stessa a Firenze e a New York, così come dev’essere equiparabile la qualità di un ristorante una stella a Napoli e a Londra.

 

 

Lo chef  Vincenzo Guarino nuovo stellato del Mandarin Oriental,

Lago di Como (Blevio)

 

 

A cura di Rocco Lettieri