PUGLIA, una storia da PREMIO
PUGLIA, una storia da Premio
Il volume “Puglia, una storia da Premio”, voluto dai fratelli viticoltori Massimiliano e Marcello Apollonio, racconta il Premio Apollonio, nato per rendere omaggio ai pugliesi che hanno dato lustro alla loro terra in campo artistico, letterario, cinematografico, giornalistico, culturale, con la partecipazione di tutti gli artisti che si sono esibiti in un riconoscimento storico per la Puglia.
“Siamo fierissimi dei nostri premiati di questi quindici anni – raccontano nel volume i fratelli Apollonio – ma ci restava un cruccio: non poter più consegnare il nostro riconoscimento a una schiera di conterranei che hanno reso grande la Puglia non solo in Italia, ma nel mondo intero, e che purtroppo ci hanno già lasciato. Così, in quest’anno difficile in cui cade il nostro compleanno n. 150, abbiamo deciso di rimediare in qualche modo a questo vuoto, chiedendo ad alcuni dei nostri premiati di consegnare idealmente il Premio Apollonio a quei pugliesi che hanno scritto una parola definitiva e luminosa nel loro campo d’azione. E collegata in qualche modo ai talenti dei premiati di oggi. Queste pagine sono la storia di queste connessioni capaci di superare il tempo e lo spazio”.
Debita presentazione del volume in oggetto. Ma io per raccontare questo volume voglio partire dal Vinitaly 2018, quando ho conosciuto la famiglia Apollonio durante una serata per la consegna del Premio Apollonio Oscar 2018 a Helen Mirren.
La notizia è stata annunciata ufficialmente durante il cocktail musicale di presentazione della quattordicesima edizione del riconoscimento tenutosi a Palazzo dai Pré, nel centro storico di Verona, dove si stava concludendo la cinquantaduesima edizione del Vinitaly. Alla serata hanno preso parte il direttore artistico e conduttore della manifestazione Neri Marcorè, il cantante Pacifico, il mago Walter di Francesco. Il Premio fu annunciato che sarebbe stato consegnato il prossimo 12 luglio a Lecce, nel Rettorato dell’Università del Salento. L’attrice inglese vive, infatti, per buona parte dell’anno nel Salento, dove ha acquistato una masseria, e si autodefinisce “una contadina salentina” e si è spesso distinta per iniziative che hanno promosso lo spirito e la cultura del Salento.
Il Premio Apollonio è stato assegnato nel 2019 a John Turturro, nel 2018 ad Helen Mirren, nel 2017 a Domenico Procacci, nel 2016 a Lunetta Savino, nel 2015 a Ennio Capasa e ancora, andando indietro nel tempo, a Renzo Arbore (2014), Antonio Caprarica (2013), Sergio Rubini (2012), Caparezza (2011), Ferzan Ozpetek (2010), Emilio Solfrizzi (2009), Giuliano Sangiorgi (2008), Gianrico Carofiglio (2007), al duo Corrado Nuzzo – Maria Di Biase (2006) e a Marcello Sambati (2005).
Nutrito, nel corso degli anni, anche l’elenco degli ospiti illustri: Marco Presta e lo staff del “Ruggito del coniglio”, Stefano Cenci e la “Radio 2 Social Band”, Luca Barbarossa, Bungaro, Francesco De Gregori, Marcello Masi, Virginia Raffaele, Banda Osiris, Franco Battiato, Lillo e Greg, Francesca Reggiani, Trio Medusa, Dario Vergassola, Max Paiella, Andrea Perroni, Catena Fiorello, Erica Mou, Simone Colombari, Alessandro Quarta, Roy Paci.
Tutta questa prefazione per dire che ho ricevuto in omaggio una copia del volume “PUGLIA UNA STORIA DA PREMIO”, edizione dicembre 2020, fresco di stampa, con la presentazione in quarta di copertina di Francesco De Gregori: “Da Modugno a Carmelo Bene, da Rodolfo Valentino ad Aldo Moro: dieci grandi cittadini pugliesi che avrebbero certamente meritato il Premio Apollonio nei decenni passati, raccontati da chi ne è stato insignito in tempi più recenti. Nelle parole di John Turturro, Ferzan Ozpetek, Renzo Albore, Giuliano Sangiorgi e molti altri la lettura in filigrana di una regione luminosa, ricca non solo di vigneti e di olivi millenari ma anche di umanità e di musica, di storia e cultura”.
La “Donna con rosa” in copertina è un olio su tavola di Franco Battiato. Autori dei disegni sono Pasquale del Vecchio e Lillo che dichiara: “Le immagini sono ispirate a foto famose dei personaggi in questione che ho stilizzato in un bianco e nero minimalista fatto di righe e neri pieni. Inutile dire che mi sono divertito un mondo a realizzare queste illustrazioni, così come mi diverto un mondo tutte le volte che salgo sul palco del Premio Apollonio”.
Dei quindici premiati, dieci hanno accolto l’invito a presentare personaggi che meritavano anche loro un premio e pertanto sono stati raccontati con maestria in una o due paginette ricche di aneddoti e storie personali.
Questi gli abbinamenti:
2008, Giuliano Sangiorgi, Domenico Modugno
2009, Emilio Solfrizzi, Pietro Mennea
2010, Ferzan Ozpetek, Tito Schipa
2012, Sergio Rubini, Carmelo Bene
2013, Antonio Capranica, Aldo Moro
2014, Renzo Arbore, Nicola Arigliano
2015, Ennio Capasa, Vittorio Bodini
2016, Lunetta Savino, Renata Fonte
2018, Helen Mirren, Don Tonino Bello (in inglese)
2019, John Turturro, Rodolfo Valentino (in inglese).
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Azienda agricola APOLLONIO
Una storia italiana dal 1870
L’azienda agricola Apollonio nasce nel lontano 1870, grazie all’impegno e alla volontà di Noè Apollonio, che nel Basso Salento decise di iniziare la propria storia vinicola, anche grazie ai consigli del papà Antonio, industriale e commerciante di vini. Noè vinifica e vende, facendosi aiutare dal figlio Marcello, che anno dopo anno contribuisce ad aumentare lo sviluppo commerciale del vino realizzato in Salento, un prodotto che nei primi decenni del ‘900 era considerato perfetto dai viticoltori del Nord Italia per “tagliare” le proprie partite.
Col passare del tempo però, anche grazie al prestigio sempre maggiore che l’enologia pugliese ottenne a partire dagli anni ’70, l’azienda Apollonio, grazie a Salvatore, figlio di Marcello, diede una svolta alla propria immagine, iniziando ad imbottigliare vini di qualità superiore con il proprio marchio. Da allora, anche grazie all’ammodernamento di macchinari e attrezzature, tanti sono i cambiamenti che l’Apollonio ha vissuto sulla propria pelle, giungendo oggi, con la quarta generazione famigliare rappresentata dai fratelli Marcello e Massimiliano, ad essere presente in oltre 35 paesi di tutto il mondo.
L’azienda si sviluppa su un’estensione di circa 70 ettari, dove vengono coltivati sia vitigni autoctoni, negroamaro, primitivo e malvasia nera di Lecce su tutti, che internazionali, come sauvignon blanc e chardonnay; in cantina regna incontrastato Massimiliano, enologo di spessore che oltre a curare le operazioni quotidiane, è anche Presidente di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria. Ogni anno si producono circa 1.500.000 bottiglie, suddivise fra tante etichette e diverse linee: vini pregiati, in cui una nota di merito spetta in particolare al “Terragnolo”, al “Mani del Sud” e all’“Elfo”, tre etichette che riscuotono sempre grande apprezzamento fra i consumatori e fra le principali riviste di settore nazionali e internazionali.
Storia, tradizione, e un grande spirito innovativo: ecco come l’azienda agricola Apollonio si è imposta come una delle realtà più convincenti di tutta la Puglia. Oggi l’azienda è gestita dai fratelli Marcello e Massimiliano. Marcello si occupa della parte commerciale e Massimiliano, enologo e sommelier, si occupa con professionalità del ciclo produttivo. L’azienda, sempre pronta ad accogliere con grande cordialità i turisti del vino, produce vini doc e igt che provengono da uve coltivate nel nord Salento. I turisti del vino potranno scoprire la qualità del vino, che deriva anche da una selezione diretta delle uve e dei tipi di vigneti, nel corso di degustazioni informali nella sala dedicata, dopo un’interessante visita alla barricaia.
(testi aziendali ripresi da TANNICO)
Nella foto: Verona durante il Vinitaly 2018