Spumanti d’Italia… oltre e dintorni

Al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma,
l’Associazione Italiana Sommelier ha ospitato sabato 21 ottobre 2006 il Primo Festival Nazionale dedicato allo spumante italiano.

Tra i promotori della manifestazione Veronelli Editore ed il Forum Spumanti d’Italia. L’evento si articolava in tre occasioni d’incontro con questo grande prodotto dell’enologia nazionale: conferenza stampa, degustazione ed asta di beneficenza.

La conferenza stampa ha visto la partecipazione di produttori, esperti enogastronomici, giornalisti ed amministratori tra cui il sindaco di Valdobbiadene. E’ stato sottolineato quanta strada abbiano fatto in questi ultimi decenni le “bollicine” nostrane che non si accontentano più di entrare in scena soltanto al momento dell’aperitivo o del brindisi di buon augurio. I migliori spumanti italiani, oggi possono degnamente reggere il confronto con i grandi Champagne grazie ad una complessità ed una struttura che consentono di servirli a tutto pasto, senza far dimenticare che parliamo pur sempre del vino della seduzione, della festa, della gioia di vivere per eccellenza.

Mentre sul piano della qualità si riscontra una giustificata soddisfazione generale per i livelli raggiunti, il problema della protezione del prodotto italiano sui mercati internazionali rimane per ora irrisolto. Tra le strategie delineate per distinguere e salvaguardare i nostri prodotti di punta resta sempre attuale quella di una denominazione seria e di lettura immediata per il consumatore come viene già dimostrato dai marchi Franciacorta e Valdobbiadene.

La conferenza stampa si è conclusa con la premiazione dello spumante Erbaluce di Caluso DOC Millesimato “San Giorgio” 2001 dell’azienda agricola Cieck risultato vino spumante più gradito in una recente indagine. Il premio è stato consegnato al produttore Remo Falconieri dal giornalista conte Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona.

E’ stata premiata inoltre un’azienda storica della spumantistica italiana, la Carpené Malvolti, nella persona del titolare, il dott. Etile Carpené.

La degustazione di oltre 150 etichette presentate da una sessantina di produttori non ha che confermato il prestigio di cui gli spumanti d’Italia godono meritatamente nel mondo.
A testimoniare la ricchezza di questo patrimonio vi erano spumanti d’Altalanga, Asti, Franciacorta, Trento, Gavi, e molti altri. Ovviamente, l’interesse degli appassionati non si concentrava soltanto su prodotti affermati come il Trento Doc Ferrari Maximum Brut, la Riserva Brut Millesimato 2000 Talento Metodo Classico di Bisol o lo splendido Millesimato Franciacorta Docg 1992 di Cornaleto.

Una new entry assolutamente da segnalare e da assaggiare è la produzione della d’Araprì, unica realtà pugliese, con sede a San Severo (FG). I due titolari erano presenti con un Brut, un Brut Rosé ed una Riserva Nobile 2002 di tutto rispetto. Il Brut, fatto con uve Bombino bianco e Pinot nero, conquista alla vista con un perlage finissimo e persistente. Il naso è fruttato, con richiami di rabarbaro sciroppato e litchi fresco, di medio corpo. La Riserva Nobile, prodotta esclusivamente con uve Bombino bianco selezionatissime, è dotata di una struttura importante, con note di humus e fumo di foglie di castagno, piacevolmente persistenti.

Al termine della degustazione si è svolta l’Asta di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto a Cesvi, il Progetto “Fermiamo l’AIDS sul nascere” che si distingue nella prevenzione della malattia nei paesi in via di sviluppo. Il progetto era nato su iniziativa del compianto Luigi Veronelli il quale è stato più volte ricordato affettuosamente durante la manifestazione.

A cura di Elke Schmettow