Mondo Merlot di Aldeno

MondoMerlot 2012

La storia

Aldeno e il Merlot, legame solido, radici comuni. Vitigno stanziale, vite per storie di vita, i contadini che si cimentano, inizialmente, con la viticoltura, per diventare cultori di un vino in grado di soddisfare le esigenze stesse della quotidianità.

Sorsi di piacere franco,  deciso, per un bere corroborante, ma vino – Merlot, anzitutto – in costante evoluzione. Al punto da diventare archetipo di coltura viticola aldenese, vino del paese e vino che Aldeno propone al vasto pubblico degli appassionati.

Merlot in mostra, 13.esima edizione, un crescendo d’impegni, il Merlot messaggero di saperi, strumento di condivisione. Senza mai tradire il senso della coltura viticola. Che ad Aldeno, grazie anche al Merlot, diventa sapienza contadina.

La versatilità del Merlot è risaputa. Si evolve di pari passo con la trasformazione delle campagne trentine dove questo vitigno ha salde radici. Varietà forse più diffusa al mondo, in grado di dare vini monumentali, ma anche pronto a soddisfare la semplice bramosia del bere. Questa particolarità è intrinseca alle origini del vitigno e all’indole stessa del viticoltore, del cantiniere che lo ‘trasforma’ in vino.

Ha origini ataviche, anche se la sua identità varietale è legata alla Gironda, nel dipartimento che ha come capoluogo Bordeaux. E’ lui che ha contribuito a rilanciare la fama mondiale di questa splendida regione francese verso l’Atlantico. Qui i vini nascono proprio dal Merlot, usato in purezza o in amalgama con il Cabernet Sauvignon e altri vitigni minori, per dar vita al magico ‘taglio bordolese’. Vini di una delle denominazioni più esclusive della Terra.

Di Merlot si parla già nei primi del Settecento, anche se la certificazione varietale risale al 1854. La Francia lo ostenta come ‘capolavoro’ e ne favorisce la diffusione. Arriva in Italia subito dopo. E proprio ad Aldeno, nelle campagne sottratte alle piene del fiume Adige, trova la sua seconda patria.

Dove la morfologia del suolo, clima e bravura della ‘gente di vigna’ hanno contribuito a creare una fascinosa variabilità intervarietale: ovvero cambiano le dimensioni del grappolo e dunque uve che s’adattano alla specificità del territorio dove si sviluppano. Diventando, di fatto, una sorta di ‘vite locale’, stanziale in tutto. Vite per uva schietta, versatile, sostanziosa. Senza perdere minimamente le caratteristiche esclusive intrinseche del vitigno.

Aldeno è orgoglioso del ‘suo Merlot’.

Tra qualche giorno, dal 26 al 28 ottobre, il paese diventa un Presidio del Merlot.

Tredici edizioni, con un Concorso giunto al traguardo decennale. Con oltre 150 Merlot in degustazione ( 111 quelli minuziosamente assaggiati dalle commissioni d’esperti, per decretare i vincitori ) presenza record, numero mai finora raggiunto.

A dimostrazione di come MondoMerlot riesca ad aggregare i migliori interpreti italiani di questo vitigno.

Massiccia la presenza del Veneto (37 esemplari) seguito dal Trentino, 23 Merlot in purezza, poi la Toscana con 15 e via via le altre zone ‘merlottiste’, Friuli Venezia Giulia, i cugini altoatesini, ma anche un significativo drappello di Merlot lombardi, seguiti da romagnoli, siciliani, abruzzesi, laziali e – ognuna con un sol rappresentante – Emilia Romagna, Umbria, Campania, pure la Val d’Aosta.

In tempo di crisi, tra crollo dei consumi enologici e polemiche di mercato, Aldeno e la sua rassegna si confermano dunque come vetrina privilegiata per capire, gustare e scoprire il fascino di tanti, deliziosi Merlot.

L’amministrazione comunale crede nei valori della cultura enoica, del Merlot in primis.

Convinta che il vino deve essere un prodotto di condivisione, che avvicina produttori e consumatori, in un convivio popolare nel rispetto del ‘bere responsabile’. Vino per imparare a rispettare – coralmente – quanti lo producono legandolo alla naturale tradizione agricola della comunità aldenese. Contro abusi, solo per animare Aldeno con un sincero omaggio alla storia del Merlot.

Numerose e di grande interesse le degustazioni enogastronomiche previste. Fra queste:

-quella dedicata ai vincitori del Concorso Nazionale 2012, ospitata a Palazzo Geremia a Trento di venerdì 26 alle ore 17.00 con il coordinamento di Adua Villa, nota sommelier e volto televisivo di Rai e Sky e del giornalista Nereo Pederzolli;


-la degustazione Merlot: Master of Time che sarà ospitata a Palazzo Piomarta di Rovereto, di fronte al Mart, coordinata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere (sabato 27 alle ore 10.30);


-la degustazione 9 Merlot internazionali in passerella condotta da Barbara Tamburini e Luciano Rappo che si svolgerà sabato 27 alle ore 15.30 (sala consiliare comune di Aldeno);


-la verticale su Siepi – Castello di Fonterutoli a cura di AIS del Trentino prevista per domenica 28 alle ore 15.30 (sala consiliare comune di Aldeno) ;


-gli Incontri enogastronomici “Piacere di Merlot” proposti da Trentino Marketing Spa nello spazio adiacente il Teatro Comunale previsti per sabato 27 e domenica 28, nel pomeriggio.

Non solo: anche per mettere il Merlot al centro della tavola. E che tavola!

Per tutto il fine settimana di MondoMerlot, nel salone appositamente allestito nella Cantina di Aldeno, si esibiranno ai fornelli squadre di giovani chef ( quelli dell’Alta Formazione della scuola alberghiera di Tione ) coordinati da cuochi stellati fra i quali Alfio Ghezzi (Locanda Margon – Trento), Giovanni Ciresa (Ristorante De Pisis – Venezia) e Mauro Valandro (Duo Ristorante – Trento)    

 

Il Concorso nazionale

Stabilire il vincitore non è stato facile. Del resto il compito delle rigorose commissioni d’assaggio è sempre più gravoso. Perché tutti i Merlot in degustazione -ben 111!!- avevano il carattere del fuoriclasse.

Ecco perché da un primo esame della classifica si notano dei ‘parimerito’, podio condiviso, in quanto vini con punteggi concordanti al centesimo della valutazione.

Impossibile sintetizzare in poche righe il palmares. Solo i dati salienti, ribadendo che i Merlot erano stati volutamente suddivisi per categoria: Doc o DOCG d’annate recenti o con qualche stagione sulle …spalle. Stessa cosa per i Merlot presentati come IGT ovvero Indicazione Geografica Tipica.

Il migliore in assoluto?

Val di Cornia ‘I Rennero’ Merlot Doc 2008,  dell’azienda toscana Gualdo del Re (enologo: Barbara Tamburini). Ha distanziato, di poco, altri Merlot da anni sulla scena internazionale e da sempre presenti a MondoMerlot.

Tra questi il rinomato Pivier 2009, dei fratelli Cesconi, che non a caso s’aggiudica il primo premio per quanto concerne un Merlot del Trentino.

A cura di Rocco Lettieri