Memoire des Vins Suisses 2015

A ZURIGO I MIGLIORI VINI DEL CANTON TICINO 

di Maurizio Casarola

 


Quest’anno l’associazione “Memoire des vins Suisses” ha deciso di giocare in casa, perché la sede dell’associazione ha sede in Konkordiastrasse, 12, in Zurigo. Nella bella casa poco discosta dal centro della grande città elvetica, dove si trova il bureau della Memoire des vins Suisses, trova sede anche l’abitazione dei fautori di questa grande iniziativa nata nel 2002, per promuovere l’immagine dei migliori prodotti enologici da invecchiamento.


 


Andreas Keller e Susanne Scholl vivono, infatti, in una bella palazzina di Konkordiastrasse, che ben si presta ad accogliere tutti gli amici dell’Associazione, nonché gli amanti del buon bere, qualora volessero dare una sbirciata alla stupenda cantina nell’interrato della casa.

 

Andreas e Susanne questa volta hanno superato se stessi, facendo entrare nella loro casa le decine di amici della Memoire des vins Suisses intervenuti alla kermesse enologica. Non che ci fosse bisogno di degustare altro vino, giunti a quel momento. La visita alla “maison” di Andreas e Susanne è stata, infatti, l’ultimo atto prima della cena di gala all’Hotel Dolder Grand, ma l’iniziativa è stata comunque ben compresa e accolta con entusiasmo da tutti i convenuti.

 

Quattro giorni passati a visitare le migliori cantine della Svizzera tedesca, non hanno però fatto dimenticare che alla manifestazione sono stati presenti in maniera massiccia i produttori dei migliori vini ticinesi. I prodotti enologici del Ticino hanno fatto la loro comparsa a Zurigo già dal tardo pomeriggio di giovedì, alla Wirtschaft Neumarkt di René Zimmermann nel centro storico della città. L’antico locale ha ospitato la cosiddetta degustazione d’arrivo per tutte le bottiglie della MDVS.

 

Per il Ticino erano presenti 8 produttori: un solo vino bianco, il Beride Dosso 2012 di Christian Zündel e tutti gli altri vini erano rossi con: Gialdi Vini con Sassi Grossi 2012; Daniel Huber con Montagna Magica 2012; Cantina Kopp von der Crone Visini con Balin 2012; Agriloro di Meinrad Perler con Merlot Riserva Tenimenti dell’Ör 2012; Adriano Kaufmann con Pio della Rocca 2012; Azienda Mondò di Giorgio Rossi con Bondola del Nonu Mario 2012 e Tenuta Vitivinicola Trapletti con Nebbiolo 2010.

 

Alla cena di gala, sono stati due quest’anno i vini ticinesi selezionati (Beride Dosso di Zündel e Balin di Kopp von der Krone Visini) per essere poi abbinati ai piatti proposti.

 

Andiamo ora ad esaminare in maniera più approfondita i produttori con i vini che hanno presentato. Nella categoria Bianchi Speciali I, l’unico bianco a MDVS di tutto il Ticino: Beride Dosso 2012 porta la firma di Christian Zündel. Lo chardonnay proposto da Zündel è un prodotto buono che però non ha entusiasmato quanti lo hanno degustato. Si sa che dietro a questo vino esiste un lavoro enorme nella vigna e poi nella vinificazione. Christian  Zündel è conosciuto proprio per la sua maniacalità e precisione nella lavorazione, ciò non toglie che il prodotto ha buoni margini di crescita in qualità, magari nelle prossime annate.

 


Nella categoria Specialità Rossi due giovani e intraprendenti vignaioli. Giorgio Rossi dell’Azienda Mondò, ha portato la sua Bondola del Nonu Mario. La bondola è un’uva enigmatica; molti si appassionano alla storia di questo vitigno autoctono tradizionale ticinese riesumata da Rossi, ma per arrivare a risultati d’eccellenza, bisogna dare un poco di tempo ancora al bravo vignaiolo di Sementina. Enrico Trapletti da Coldrerio ha presentato un Nebbiolo del 2010. L’idea di produrre in Ticino, un vino che in Italia è tra i più grandi in assoluto, potrebbe essere buona, ma per la Tenuta Vitivinicola Trapletti c’è tanto lavoro da fare.

 

Veniamo alle note più entusiasmanti; ovvero i merlot da sempre cavallo di battaglia della produzione ticinese. Cinque nomi per cinque sicurezze, incominciando da Feliciano Gialdi che con Sassi Grossi non delude mai. Merlot, terreno sabbioso leggero su sottofondo di origine cristallina (gneiss, granito dell’Alta Leventina), acciaio e poi 18 mesi in barrique, ossia tutto ciò che necessita per fare un Ticino DOC come si deve. Daniel Huber ha portato il suo Montagna Magica e il risultato in positivo è stato assicurato. Il 95% è merlot un 5 % è cabernet franc, al naso ha profumi persistenti e in bocca è un piacere. La cantina di Adriano Kaufmann ha proposto il Pio della Rocca 2012. Buono, ma qualche annata migliore di questa c’è sicuramente stata. La coppia di Barbengo composta da Anna Barbara von der Crone e Paolo Visini ha proposto quel grande prodotto che è Balin. Nella Wirtschaft Neumarkt in centro storico a Zurigo è stato degustato il 2012, alla cena di gala di del Dolder Grand il 2010. Sfida vinta in maniera netta dal 2010, ma il più giovane avrà tempo per crescere…..

 

In ultimo l’azienda Agriloro di Meinrad Perler. Il Merlot Riserva Tenimento dell’Ör è sempre un piacere intenso e questa considerazione vuole essere anche un omaggio a Meinrad, che nonostante abbia qualche primavera sulle spalle, ha sempre la vitalità e la grinta di un ragazzino. In cantina e in vigna.

 


 



(Le foto sono di Rocco Lettieri)