IO BEVO COSI' edizione 2015

Io bevo così a Villa Sommi Picenardi

 

La seconda edizione di “Io Bevo Così”, dopo il successo dello scorso anno tenutasi alle porte di Lecco, si svolgerà Domenica 24 e Lunedì 25 Maggio prossimi presso la splendida Villa Sommi Picenardi di Olgiate Molgora (LC) incastonata in uno dei 100 parchi più belli d’Italia  del FAI. Protagonisti dei due giorni saranno ben 400 vini naturali e di territorio in degustazione, provenienti da tutta Italia e da alcune prestigiose regioni della Francia, e i loro rispettivi 90 produttori. Saranno, infatti, loro a spiegare le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questa scelta produttiva volta all’esaltazione dell’unicità del vino e delle tipicità del territorio attraverso pratiche naturali e assolutamente rispettose della vigna, dell’uva e del terroir.

 

Gli autori di questa bella manifestazione sono tre dinamici giovani legati da una forte amicizia e da passione per il mondo del vino e della gastronomia: Luca Dell’Orto (ristorante San Gerolamo di Vercurago e Bistrot Du Pass) Andrea Pesce (Vini e Più…Posteria e Caffè di Cantù con vendita diretta di vini, Tè e prodotti gastronomici d’eccellenza) e Andrea Sala (That’s Wine – distribuzione vini naturali, biologici e biodinamici nelle province di Lecco e Como). Nella convinzione che amare la terra significhi innanzi tutto rispettarla, hanno deciso di promuovere il lavoro di piccoli, ma sapienti produttori, che nell’era del mercato globale hanno scelto di uscire dal coro. Nella loro intenzione c’è la volontà di far conoscere piccole realtà che nel segno dell’eccellenza si dedicano alla produzione di vini naturali, autentici ed etici, lontano dalle mode del momento e dall’omologazione del gusto che in questi anni si è fatta sempre più strada.

 

Domenica alle ore 11 si apriranno i cancelli e gli stand – alle ore 18,00 ci sarà la chiusura. Alle ore 19,00 trasferimento a La Costa di Perego della famiglia Crippa per una cena di gala a 10 mani  intitolata  “In Brianza… Io cucino così” (solo su prenotazione). Gli chef saranno: Cristiano Gramegna del Rosso di Sera di Castelletto Ticino (NO); Fabio Barbaglini, chef con varie consulenze attive; Luca Dell’Orto del San Gerolamo di Vercurago (LC); Massimiano Villani del Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc (AO) e Marco Mori, chef resident de La Costa.

 


Lunedì 25 Maggio apertura alle 11 con chiusura sempre alle 18,00. Diverse sono le manifestazioni quali: Il Riso…io lo scelgo e lo mangio così (Seminario condotto da Davide Gramegna) e il seminario sul vino tenuto dall’ONAV di Lecco. Durante la due giorni per tutti gli ospiti saranno serviti piatti con Pasta di Gragnano Vicidomini con Pomodoro di Montoro e Riso di Godio con Pistilli di Zafferano di Villa Serica. Inoltre Focacce Gourmet a lievitazione naturale con salsiccia della macelleria Beccalli, Pane a lievitazione naturale con pancetta Giovanna di Capitelli cotta nel Miele, Pane a lievitazione naturale con Prosciutto Crudo tagliato a Coltello di La Valdotaine e Patata ripiena con straccetti di Fassona bollita e salsa verde Maison.

Costo pass d’ingresso: 15,00 euro comprensivo di calice per gli assaggi e pettorina porta bicchiere.

 

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La CENA

location: Galbusera Nera

 

Il parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone si estende per 2.400 ettari tra i borghi di Sirtori e Lomagna, e appare come una successione di colli morenici che culminano con l’elevazione di Montevecchia. Il territorio del parco è eterogeneo: qui aree d’interesse ambientale e paesaggistico si fondono a insediamenti umani, mentre convivono le più diversificate espressioni architettoniche. Attraverso diversi itinerari è possibile scoprire molte attrattive di questa zona protetta; le diverse centinaia di specie botaniche, alcune tutelate da progetti UE Life; la vivace fauna del parco (volpe, donnole, ghiri, lepri, la poiana, il fagiano e rettili ed anfibi) con alcune presenze d’ eccezione costituite dal martin pescatore, dall’upupa, dalla rarissima rana Lataste e dal rospo smeraldino. Gli edifici rurali, le chiese e cappelle votive, costruite soprattutto nei secoli XVI e XVII, alcune ville patrizie, tra cui spicca, ai piedi dell’imponente Santuario di Montevecchia, l’elegante dimora di Maria Gaetana Agnesi, matematica del settecento.

 

La Costa

Via Galbusera nera, 15

23888 La Valletta Brianza (LC)

 

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I Protagonisti

 

Cristiano Gramegna

Nato il 30 06 1970 a Vercelli. Ha frequentato la Scuola alberghiera di Varallo Sesia, la sua famiglia ha sempre avuto locali fin da quando era piccolo… ed è così che si è avvicinato, per poi entrarci appieno, al mondo del vino e della ristorazione! Oggi nella sua cucina gli piace usare prodotti di altissima qualita’, presta molta attenzione alle cotture, ama mantenere la vivacità dei colori delle materie prime e i contrasti di sapore e consistenze……crede che un piatto dovrebbe lasciare un impronta visiva e olfattiva oltre che gustativa… I suoi piatti a volte vengono influenzati dalla sua passione per la ricchezza dei sapori della cucina francese, con il suo territorio i suoi prodotti e i suoi vini… ama moltissimo questa terra così come molti dei suoi chef!!! Gli piace inoltre la cucina orientale, soprattutto la cucina thailandese e giapponese..i colori.. i profumi delle spezie, la freschezza …le sensazioni che ci lasciano al palato sono un vero tuffo in questa parte del mondo. Ha collaborato con diversi grandi Chef ma gli piace definirsi principalmente uno chef autodidatta. Hobby.??? i vini naturali .. la sua moto e il whisky.. nel suo locale ha costruire una carta dei whisky con oltre 300 etichette!!!! Nel 2008 è uscito il suo libro sui whisky edito da De Agostini “Il LIBRO COMPLETO SUI WHISKY” in collaborazione con Giorgio D’ambrosio. Questo è lui…Gramegna Cristiano di professione Cuoco e Titolare dell’Osteria Rosso di Sera

 

Fabio Barbaglini

Classe 1974 dopo aver conseguito il diploma presso la Scuola Alberghiera di Stresa e prestato servizio in rinomati hotel a 5 stelle in Svizzera, inizia la sua esperienza più significativa in Italia come capo partita all’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (3 stelle Michelin), sotto la guida del maestro Ezio Santin. Da qui la sua carriera prosegue in ristoranti fra i quali le stelle Michelin, Caffè Groppi, da lui aperto, La Cassolette e L’Antica Osteria del Ponte, che lo ha visto artefice della riapertura in qualità di chef-patron. Recentemente ha lasciato la Cassinetta per nuove esperienze, occupandosi di consulenze e progetti per la ristorazione. CUCINA: Armonie e sensazioni sono la sintesi e il filo conduttore della filosofia di Fabio che deriva dalla “Naturale” concezione del gusto, dalla contemporaneità riversata nei progetti e dalla pulizia dei pensieri. Fondamentale è capire la pura essenza delle cose per vivere in armonia con la natura, cogliendone anche i più piccoli cambiamenti e variazioni. Dal “germe” dell’idea fioriscono situazioni “in movimento” di scambi culturali e di avanguardia che si manifestazione nella diversa concezione di creazione culinaria. Questo pensiero profondo e sedimentato è posto al servizio dell’avanguardia della ristorazione.

 

Luca dell’Orto

Autodidatta ma cresciuto in una famiglia di ristoratori da 3 generazioni, conseguo studi di natura commerciali, la passione verso il lavoro di famiglia mi porta dopo li studi in questi dieci anni a viaggiare per conoscere cucine gastronomiche in differenti paesi partendo dall’ Italia e passando da Inghilterra, Francia, Spagna e Giappone avendo però sempre casa come punto di ripartenza per poter un giorno dare una nuova identità al locale storico di famiglia. L’incontro con lo chef Stefano Binda nel 2009, attualmente chef stellato al Dac a Tra, che collabora per il ristorante di famiglia per 4 anni condividendo progetti e obbiettivi è il primo passo del progetto gastronomico per il nuovo san Gerolamo. Nel 2011 a capo della cucina di casa , con uno staff giovane e motivato entriamo in slow cooking associazione di cuochi paladini della cultura e cucina del nostro territorio. È la nostra nuova sfida che caratterizza il lavoro odierno . Fare cucina gastronomica interpretando orizzonti vicini, a stretto contatto con piccoli produttori e eccellenze territoriali.

 

Marco Mori

Nato a Sondrio l’11-11-1978. Autodidatta, ha iniziato la sua esperienza lavorativa come aiuto cuoco nel periodo Dicembre Febbraio 2009/2010 presso il ristorante SOLTOJO di Caiolo (SO). A settembre 2011 diventa Chef presso l’Osteria di Piazza Vecchia a Sondrio fino a Febbraio 2012 e successivamente fa un’esperienza di due mesi presso il “Ristorantino Slow Time” a Forcola (SO), dove venivano utilizzati solo prodotti dei presidi Slow Food. Terminata questa esperienza frequenta per due mesi la cucina dello Chef Stefano Masanti al Ristorante CANTINONE a Madesimo per affinare la sua preparazione in vista dell’apertura del locale “MASANTI’S” a Colico, nel quale, per un anno e mezzo ha lavorato come Responsabile di cucina. Dall’aprile 2014 a oggi è lo Chef dell’Agriturismo La Costa a Perego.

 

Massimiliano Villani

Nato ad Aosta nel ‘71 a 16 anni entra nell’istituto alberghiero “Giovanni Giolitti” di Mondovì (CN), dove inizia a muovere i primi passi presso ristoranti piemontesi e liguri. Conclusi gli studi inizia le sue esperienze più significative presso alcuni grandi alberghi della catena del Relais et Chateaux. Nel 1998 ha aperto il suo ristorante a Porto San Paolo (SS) diventando punto di riferimento per la ristorazione locale. Dal 2007 al 2012 ha collaborato come Chef di cucina con Fabio Barbaglini presso il Monterotondo Resort di Gavi e successivamente presso l’hotel Mont Blanc di La Salle, con il raggiungimento della stella Michelin. Da settembre 2012 ha collaborato per la riapertura dell’antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, luogo simbolo dell’alta ristorazione a livello internazionale. Da ottobre 2013 inizia la collaborazione in qualità di Executive Chef presso l’Auberge de la Maison di Courmayeur (AO). Attualmente Executive Chef presso Grand Hotel Mont Blanc di Courmayeur (AO).

 

La Storia di Villa Sommi Picenardi


 

Al di la di un bel cancello in ferro battuto, un imponente parco accoglie i visitatori di questa dimora di campagna lombarda. La storia di questo luogo è iniziata alla fine del XVII° secolo, quando la nobile famiglia Sala decise di costruire la sua residenza di campagna in un possedimento dell’Alta Brianza. Già esistevano una torre di avvistamento ed un fabbricato del XIV° secolo adibito a deposito agricolo, a cui fu in seguito annessa la Villa. Nonostante innumerevoli ricerche non si è riusciti a rintracciare alcuna testimonianza né sui disegni del giardino, né tanto meno sul nome dell’architetto che costruì la casa in classico stile Barocchetto Lombardo. Si suppone solo che il complesso fu terminato nel 1702, data che compare sul frontespizio della Cappella dedicata ai Santi Ambrogio e Galdino. E’ da notare che S. Galdino fu il primo arcivescovo di Milano e che apparteneva alla famiglia Sala. Sul retro della Villa, il visitatore ha la piacevole sorpresa di scoprire un delizioso giardino all’italiana. Questo giardino offre un perfetto esempio di sistemazione a terrazzi del pendio della collina, divisa al centro da una direttrice prospettica di rampe e scalinate proporzionata ad un paesaggio di piccole e verdi colline che nascondono il “GIARDINO SEGRETO” dietro la Villa. Qui è la costruzione che domina ed il giardino è disegnato quale appendice, quale scenario da contemplare attraverso le grandi vetrate dei saloni. Benché il disegno e la decorazione in mosaico colorato della scalinata siano di ispirazione Romana, esempio raro in Lombardia, i particolari del giardino rivelano già la raffinatezza del XVIII° secolo. Ghirlande di pietra pendono dalle balaustre ed il motivo si ripete nei festoni di rose sulla terrazza superiore: bronzei cavallucci marini si impennano nella fontana centrale e tutte le statue danno l’impressione di essere ornamenti da salotto, anziché sculture in pietra di antica data, raffiguranti Fauni, Dei mitologici e urne con frutta e verdura. Un’altra ala della Villa è costeggiata dal “GIARDINO DEL TEATRO”, un angolo dedicato all’arte topiaria e contornato da quinte di Carpini che ne fanno risaltare la prospettiva come in un verde scenario teatrale. Il parco, al tempo della proprietaria DONNA MINA SALA TROTTI BENTIVOGLIO, Dama di Corte della Regina Margherita che riceveva molto spesso Casa Savoia ed i membri della Scapigliatura Milanese, fu ingrandito nel 1880. Fu disegnato allora un parco paesaggistico all’Inglese, come era di moda, senza tuttavia rovinare il più antico giardino all’italiana. Fu creato un laghetto romantico, alcuni punti focali sulla campagna circostante e messe a dimora parecchie essenze arboree di notevole importanza. Voglio qui ricordare gli alberi più maestosi del Parco: Taxodium Disticum, Chamaeciparis Lawsoniana, Platanus Orientalis, Fagus Selvatica Asplenifolia, che, pur in un tempo relativamente breve, hanno raggiunto delle notevoli dimensioni. Negli anni ‘20 la Villa passò in eredità al nipote di donna Mina, il Marchese Paolo Sommi Picenardi di Calvatone, che, da grande appassionato ed esperto di giardinaggio, continuò a migliorare sia il famoso Giardino segreto che il parco all’Inglese. I nipoti, con amore e molto impegno, ne continuano l’opera. Da alcuni anni la villa è disponibile per eventi privati e per la visita dei suoi giardini.

Il giardino all’inglese che si apre in fronte alla casa è caratterizzato da una moltitudine di essenze arboree molto rare, provenienti da diverse parti del mondo. Nonostante ciò e grazie alle ottimali condizioni atmosferiche e ad una buona esposizione, le piante a dimora hanno avuto un ottimo sviluppo. Superbi esemplari sono il secolare platano orientale e il faggio asplenifolia ed alcuni aceri del Libano. La sinuosità di questo giardino è proprio una caratteristica insita del giardino all’inglese, dove la vista si perde nella natura ed i confini fisici scompaiono, facendo scoprire allo spettatore che passeggia per il giardino statue romaniche, un laghetto ed alcune fontane. I giardini sono visitabili previo appuntamento da Aprile a Novembre rivolgendosi agli indirizzi. Nascosto alla vista, sul retro della casa, si scopre il giardino all’italiana in una posizione inconsueta per questo tipo di giardino. Caratterizzato da balze a più livelli che plasmano il fianco della collina punteggiate di statue, si nota proprio l’esigenza dell’uomo nel tempo di costruire il giardino sagomando le siepi con forme geometriche, la scalinata con i suoi mosaici, le statue di fauni e dei della antica mitologia e i giochi d’acqua delle fontane con i cavallucci marini creando uno scenario senza uguali.

 


“Io Bevo Così” – Rassegna di eccellenze enogastronomiche

 

Domenica 24 Maggio e Lunedì 25 Maggio 2015 – Villa Sommi Picenardi – Olgiate Molgora (LC)

 

Costo pass d’ingresso: 15,00 euro comprensivo di calice per gli assaggi e pettorina porta bicchiere

 

Per ulteriori informazioni:

www.iobevocosi.it

Cell: 348. 29.11.188

 

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a cura di Rocco Lettieri