OSTERIA AL TORRIONE di Poggibonsi

OSTERIA AL TORRIONE di San Fabiano

(tra Poggibonsi e Castellina in Chianti)



 

Situata nel cuore del Chianti, tra Castellina e Poggibonsi, a due passi dalla fattoria di San Fabiano Calcinaia e a circa 10 Km dall’agriturismo di Cellole, da dove si può godere di uno dei più bei panorami del Chianti, è il giusto compromesso tra tradizione, innovazione e qualità in un ambiente esclusivo e tranquillo. L’Osteria al Torrione, in località Torrione a Poggibonsi in provincia di Siena, è il ristorante che fa riferimento alla rinomata azienda San Fabiano Calcinaia, produttrice non solo di vini, ma anche di olio extra vergine molto speciale. In questa tipica osteria toscana, il menu offre piatti della tradizione regionale che potranno essere gustati in un contesto esclusivo e molto rilassante.

Ulteriori informazioni

Il Chianti è una zona molto rinomata sia in Italia che, soprattutto, all’estero. Sarà perché il vino Chianti è ormai sinonimo di eccellenza e affidabilità, sarà perché la Toscana (e soprattutto la zona del Chianti) è vista da tutti come il fiore all’occhiello del nostro Paese. Da Firenze a Siena, ogni luogo è incantevole e pronto a stupirvi con paesaggi mozzafiato che sembrano essersi fermati ad un tempo ormai passato. Proprio qui, tra le colline della provincia di Siena, tra Castellina e Poggibonsi, è situata l’Osteria il Torrione, situata in un piccolo borgo medievale risalente al 1000 d.C. circa.

 

OSTERIA AL TORRIONE

Bruno Bartoli, nativo di Colle Val d’Elsa, 50 anni ben portati, è chef dell’Osteria Al Torrione di San Fabiano, ed è qui presente per la terza stagione. Persona schiva ma poliedrica ha nel sangue la cultura del cibo. Già da piccolo spadellava con la nonna; a 16 anni frequenta la scuola alberghiera di Chianciano Terme; a 18 anni è già da Tullio De Cristo con Mario Tanganelli e qui inizia a capire la praticità e a non sciupare niente, ruba il mestiere tra tanti accidenti e tanti insegnamenti.




Dopo alcuni anni passa all’Antica Trattoria di Colle Val’d’Elsa; negli anni ’90 apre in società un ristorante su un treno, l’Olmino Express che ebbe anche un grande successo, per quei tempi. Ancora una forte esperienza al Ristorante Paolino di Follonica con Leonardo Cappelli (allora 18,5 punti dalla Guida dell’Espresso). Quindi sei mesi con Gualtiero Marchesi pagandosi lo stage. Come pure fece da tanti altri importanti chef, da Roger Vergé a Paul Boucouse e da Freddy Girardet a Crissier in Svizzera (tre stelle Michelin). E’ in questi anni che apprende la conoscenza profonda della materia prima e della ricerca spasmodica dei prodotti locali (oggi si dice a km “0”).

Molti nella zona parlano di leggenda ma a smentire è il comandante della Compagnia Carabinieri di Colle Val d’Elsa che aveva ricevuto gli incartamenti per notizie sul personaggio e alcuni giornali di allora del fatto che fu chiamato dall’ambasciata americana per fare da chef personale a Bill Clinton (42° presidente degli Stati Uniti). Poi non se ne fece nulla ma per lui, già la solo chiamata fu un grande segnale.

Un ritorno ancora Da Paolino a Follonica e poi varie esperienze in giro per il mondo. Primo matrimonio e separazione; oggi vive con una compagna, da 18 anni ed hanno due figli. Da tre anni ha preso in mano la gestione dell’Osteria Al Torrione, di proprietà di Guido Serio, anche titolare della confinante azienda agricola San Fabiano Calcinaia.

Intervistato in occasione di tre visite ha confessato che è sua volontà fare una cucina “stellata”  – stellata da Osteria – mantenendo le tovaglie a quadrettoni rossi e bianchi con un pò di rusticità elegante. Pochi posti (al massimo 36/40), in due salette con angolo bar.

Bruno ci dice ancora…. “non ho predilezioni verso una materia o verso alcuni prodotti, il pesce cerco di averlo freschissimo e lo lavoro come lo prendo, la carne mi piace cucinarla alla griglia ma non posso rinunciare ai piatti con gli intingoli della tipicità toscana. I formaggi sono locali come pure le verdure e la frutta. Mi piace elaborare i dessert… ma anche sugli antipasti ho le mie idee. La carta dei vini è improntata principalmente sui vini aziendali di San Fabiano Calcinaia (che sono davvero ottimi e a prezzi davvero concorrenziali per la zona – n.d.r.) ma si trovano anche presenti vini ottimi di aziende locali e toscani in genere. Poche le offerte da fuori regione”.

Bruno continua…. “la mia filosofia è quella di far mangiare al cliente piatti che non hanno nulla da invidiare a locali stellati, senza tutte quelle attenzioni pretenziose che si richiedono in locali più eleganti e più lussuosi. Qui siamo in piena campagna, con le strade ancora bianche e chi viene da noi sa già di trovare una cucina di casa, curata e genuina, fatta con molta attenzione anche per una buona digeribilità”.




Alla domanda: che clientela vorresti?

Vorrei una clientela pronta a capire i miei piatti, anche un pò elaborati, ma sempre piatti creati con l’idea di osteria. La nostra è una clientela locale, che poi nei flussi estivi si apre a turisti nazionali e/o europei (quelli che preferisco) ma non mancano americani, giapponesi, russi che vengono qui più che altro per visitare cantine piuttosto che per mangiare (hanno poche attenzione per quello che c’è nel piatto). Però con questa clientela non si fa fatica perché amano la cucina tradizionale e per questa cucina non ci sono problemi: è la nostra classica cucina che nessuno può disconoscere. Vorrei poter elevare il livello qualitativo dell’Osteria diminuendo l’offerta dei piatti per poter dare ancora qualche attenzione in più anche alla bella presenza.

Altra domanda: cosa pensi delle guide enogastronomiche?

Io ci ho sempre creduto e le ritengo indispensabili, utili e necessarie anche per un confronto nostro locale e regionale. Il confronto ci fa crescere se non si scende nell’invidia.

Cosa vorresti dire a chi ti leggerà?

Dico di venire a trovarci. Siamo a 6 km dal centro di Poggibonsi, a 30 km da Firenze come pure da Siena. Abbiamo la campagna più bella del mondo. La cucina è fatta al momento (zuppe a parte e piatti di lunga cottura); poi da noi la “fiorentina” di vitellone chianino supera sempre i 2 kg e mezzo e viene cotta sull’osso su fiamma viva. Un piatto che vorrei suggerire è il nostro tortellone di pasta sfoglia al latte ripieno di caprese con aceto balsamico montato e aggiunto nel ripieno. E poi ancora per degustare in abbinamento i nostri vini marchiati San Fabiano Calcinaia…. con possibilità poi di poter far visita all’azienda e alle strutture agrituristiche di San Fabiano e di Cellole. In sala troviamo la brava e giovane Sara Orlandini.




Menù degustato:

Roché di caprino in salsa di vin santo 1998

Salmone fumée con scaglie di parmigiano reggiano 36 mesi, lime e crema di balsamico

Risottino al lime con parmigiano reggiano 36 mesi

Tagliolino cacio e pepe con parmigiano e punte di foie gras

Sorbetto al limone

Filetto di maiale in padella con pomodori san Marzano confit alla crema di basilico

Tortino tiepido di cioccolato Valronha alla crema vaniglia e menta fresca


 


Menu estivo suggerito:

Panzanella rivisitata con grissini

Millefoglie di anguria con foglie di parmigiano reggiano 36 mesi con mousse di aceto balsamico tradizionale con sale dell'Himalaya

Tortelloni di farina e latte con ripieno di caprese e balsamico con salsa di latte di bufala

Coniglio disossato e arrotolato con confit di pomodori e uvaspina con dadolata di peperoni tartufati

Tortino al cioccolato fondente con crema di salsa vaniglia.


Piatti dalla Carta del mese di Luglio


Croccantini di foie gras al balsamico

Ravioloni maremmani burro e salvia

Pappardelle o fettuccine fatte in casa al ragù di cinghiale

Carpaccio di polpo con dadolata di pomodorini e basilico fresco

Entrecote di vitella alla moda dell’Osteria

Fiorentina di vitellone “chianino” alla griglia di carbonella

Filetto di maiale in padella con mele e prugne

Coscio di maialino disossato e marinato e cotto al forno

Petto di anatra fresco cotto in padella con macedonia di frutta al profumo di balsamico

Torta al cioccolato con salsa di cioccolato e bucce di arance

Semifreddo al limone fatto in casa con graniglia di pistacchi freschi



Osteria Al Torrione

Località Il Torrione, 2

53036 Poggibonsi (Siena)

Tel: +39. 0577. 979212

Fax: +39. 0577. 977180

osteria.b@libero.it

www.osteriaaltorrione.it

Servizio: “0”

Pane e coperto: 2 Euro

Non si accettano carte: Diners e American Express.


Come arrivare: DA POGGIBONSI: seguire le indicazioni per Impianti “Sportivi Bernino”, e poi quelle per “San Fabiano”; dopo 6 Km circa si giunge all’Osteria; DA CASTELLINA IN CHIANTI: seguire le indicazioni per Castellina Scalo; girare in direzione “Lilliano” , continuare avanti per circa 4,200 Km per giungere all’Osteria.

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Castellina in Chianti (Siena)

Il borgo di Castellina nasce da un antico nucleo etrusco del sesto-settimo secolo avanti Cristo ma è il periodo medioevale che forgia l’attuale struttura. Punto strategico per la sua posizione fra Siena e Firenze, fece parte della Lega del Chianti con Radda e Gaiole. Questa alleanza aveva come stemma un “gallo nero” che è successivamente diventato il nome di uno dei più rinomati e famosi vini rossi del Chianti. Perse la sua autonomia a metà del millecinquecento alla fine della guerra fra senesi e fiorentini, diventando un centro agricolo rilevante. Ai giorni nostri infatti è uno dei centri trainanti per la produzione di vino. Da vedere:  La Rocca con la sala consiliare, la sala del Capitano, il cortile con il pozzo ed il museo archeologico. La Chiesa del Santo Salvatore  che è stata ricostruita nel dopo guerra, dove si possono ammirare opere di scuola toscana. Via delle Volte è un affascinante percorso coperto lungo le mura.

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Azienda Agricola San Fabiano Calcinaia

La cantina e gli uffici, oltre al caseggiato patronale, fa parte di un piccolo borgo medievale risalente circa all'anno 1000. Nel tempo oltre alla cantina di vinificazione ed imbottigliamento con notevoli investimenti è stata anche una cantina interrata di maturazione e di affinamento dei vini, inaugurata nel 2003. Nel 1983 Guido Serio e la moglie Isa sono giunti a San Fabiano, rinnovando i vigneti e la vecchia cantina della tenuta con l’ambizione di produrre vini che si facessero apprezzare in Italia e nel mondo. L’azienda di San Fabiano Calcinaia si trova nei pressi del confine tra Poggibonsi e Castellina in Chianti.



Dimensioni azienda: 165 ettari; Bottiglie prodotte all'anno: 150.000 / 170.000; Vigneti coltivati: 47 ettari complessivi di cui 25 iscritti a Chianti Classico ed i rimanenti a IGT toscano. Varietà di uve coltivate: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Alicante, Colorino, Canaiolo, Chardonnay, Sauvignon Blanc.

Borgo di Cellole

Il grande fabbricato colonico di Cellole è stato di recente restaurato ottenendo quattro graziosi appartamenti agrituristici (oltre quello del casiere) ed una piccola colonica indipendente a pochi passi dal borgo principale. Tutti arredati in stile toscano sono dotati di riscaldamento e locale lavanderia in comune. Una bellissima piscina, con panorama suggestivo sulla Val d’Elsa, è a disposizione degli ospiti.




OSPITALITA': Agriturismo “ Cellole” e “ Casanuova dei Carfini”

Appartamenti: 6

Trattamento: solo pernottamento

Totale camere da letto: 14

Tipologie: 2/4; 10/14

Periodo di apertura agriturismo: annuale    

Degustazioni e visite guidate in cantina: Su prenotazione con almeno un giorno in anticipo.

Orari visite: dal Lunedì al Venerdì’ dalle ore 09:00 alle ore 17:00;

da aprile a ottobre anche il Sabato dalle ore 10:30 alle ore 15:30.

Lingue parlate: inglese, francese, tedesco


I Prodotti: 

“Cerviolo Bianco” Chardonnay Toscana IGT BIO; 

Chianti Classico DOCG San Fabiano Calcinaia BIO; 

Chianti Classico Gran Selezione DOCG “Cellole”;  

“Cerviolo Rosso” Toscana Rosso IGT; 

Cabernet Sauvignon IGT; 

Toscana Rosso IGT “Casa Boschino” BIO;  

Vin Santo del Chianti Classico DOC; 

Olio extra vergine di oliva BIO; 

Grappa “Cellole”.

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Azienda Agricola SAN FABIANO CALCINAIA s.r.l.

Loc. Cellole – Castellina in Chianti (Siena)

Uffici e Cantina Loc. San Fabiano – Poggibonsi (Siena)

Tel. +39 0577 979232 – Fax +39 0577 979455

info@sanfabianocalcinaia.com



servizio a cura di Rocco Lettieri