Festival della Cazoeula – sesta edizione

La Cazoeula – Tanto grassa quanto buona

Ode a te Cazoeula, pomodoro verza e costina, potente triade canturina!

Ne’ Novembre, ne’ Dicembre sono mesi a te prediletti, 

coperti tutti i campi col gelo di Gennaio, ghiacci la verza furente in un lavoro silente.

Il contadino con fame e maestria sacrifica il maiale. 

Per te la verza ha abbandonato madre terra, il maiale ha chinato il capo.

Il fuoco arde la casseruola arrossisce. Un’orgia si consuma in cucina: Verza, Cotenna e Costina!

D’improvviso arriva la tua amante: la polenta fumante!

Ti accompagna nel tuo viaggio. Ti esalta!

Al tavolo speranzoso ti aspetta il vecchio brianzolo.



°°°°°°

Ci sono piatti che non conoscono mezze misure, o si amano o si fuggono. Fra i tanti con queste caratteristiche primeggia la cazoeula (così la vogliono scritta a Cantù). Io, pur se meridionale di nascita, la amo perdutamente. Qui in Brianza e nel vicino Canton Ticino è il piatto della memoria. Quando arrivano i primi freddi (ma non sono più quelli di una volta), verso metà di Gennaio, le verze hanno quella resistenza e croccantezza che daranno la giusta amalgama agli ingredienti poveri del maiale: costine, cotenne, piedini, musetto con verze e verdure che fanno parte del soffritto. Un piatto povero che trova fratellanze in cucina sia in Francia (choucroute) che in Germania (sauerkraut) e in tutto il mondo culinario celtico. Nessuno comunque, pur essendo un piatto senza dubbio grasso, rinuncia dopo il 17 Gennaio a non gustarla con polenta gialla fumante. Ma che cos’è la cazoeula? In poche parole un insieme di parti di seconda scelta di un maiale macellato fresco più le verze. Un piatto preparato anche in quasi tutta la Lombardia e parte del Piemonte. Le verze vanno raccolte quindi alle prime gelate. Molti la cucinano il giorno prima e la riscaldano il giorno dopo. Alcuni la sgrassano a fondo. Un piatto, la cazoeula,  che nasce povero e grasso, che si mangia raramente, quindi, quelle poche volte che la gustiamo, che sia ricco e servito bollente come vuole la tradizione.



A Cantù, per 5 anni, è nato un evento che ha voluto questo piatto al centro di una kermesse chiamata “Festival della Cazoeula”. Il periodo di svolgimento è già fissato. Si inizia il 17 Gennaio e finirà il 28 Febbraio 2018. Una gara che ha preso talmente piede, anche ben strumentalizzata dall’ex sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, che ora ha allargato i confini, e, in questa sesta edizione, l’associazione prima solo canturina, da oggi sarà chiamata: “Associazione Cazoeula della Brianza” benvoluta anche da altri 10 comuni con in testa i loro sindaci, tutti presenti alla presentazione tenutasi ieri sera nei locali del Teatro Comunale di San Teodoro, con assaggi a ripetizione in ben nove postazioni e servita calda con polenta dai rappresentanti dei 19 locali aderenti.  





Una prima edizione vinta da una coppia di parmensi con ristorante in centro Cantù, Alda Zambernardi e Marco Negri del ristorante Garibaldi. Il secondo “Trofeo Cazoeula d’Ora” andò ad uno storico ristorante locale: Le Querce di Mirabello. La terza edizione vide sul palco un agriturismo, la Cascina di Mattia e ci stava proprio a pennello considerando la “rusticità” del piatto. La quarta fu vinta dello storico Il Giardinet e lo scorso anno fece il bis ancora la Cascina di Mattia. Gli otto ristoranti che parteciperanno all’iniziativa per l’edizione del 2018, che lo scorso anno erano riuniti sotto il cappello dell’Associazione Cazoeùla de Cantù, saranno:

1

Giadinet

Cantù

Roberto Bernini

2

Il Garibaldi

Cantù

Alda e Marco Negri

3

La Cascina di Mattia

Cantù

Barbara Girardi

4

La Nuova Rustica

Cantù

Giorgio Granzotto

5

Le Querce

Mirabello Cantù

Marco Tavecchio

6

Osteria del km zero

Cantù

Antonio Mascia

7

Trattoria Riposo

Cantù

Elisabetta Molteni

8

Trattoria Scaletta

Cantù

Luciano Terraneo


A questi 8 si sono aggiunti altri 11 provenienti da altri 10 comuni.

Questi i ristoranti aggiunti e i loro comuni e/o titolari e/o chef:

1

Albergo del Sole

Mariano

Davide Longoni

2

Park Hotel

Figino Serenza

Tagliabue

3

Ristorante il Castello

Cermenate

Aldo Comi

4

Ristorante Il Torchio

Carimate

Gianfranco Battistella

5

Ristorante La Vignetta

Inverigo

Simone Galli

6

Ristorante Armilla

Anzano del Parco

Gerry Pozzoli

7

Trattoria Capanna

Lurago d'Erba

Matteo Cesana

8

Trattoria Carlitos

Cucciago

Alex Boccacci

9

Trattoria da Guido

Alzate Brianza

Matteo Bianchi

10

Trattoria Oca Bianca

Como/Albate

Francesco Semeraro

11

Trattoria Edda

Inverigo

Fabio Fossati (proprietario)

 


La ricetta è stata codificata da un disciplinare rigido che dev’essere osservato da tutti i ristoratori, anche perché questi piatti saranno giudicati da una giurìa tecnica di giornalisti qualificati e ci sarà spazio anche per una giurìa popolare. Il programma ha bisogno ancora di aggiustamenti proprio perché sono entrati nuovi locali con nuove esigenze di spazi per la valutazione del vincitore. Lo scorso anno furono serviti circa 7000 piatti. Di certo quest’anno saranno di più, parole di ex Sindaco e ora presidente della nuova nata Associazione Cazoeula della Brianza.



In riepilogo: 19 Ristoranti partecipanti; 11 Comuni; 5 Sponsor: Salumificio Baldo; Grappa Domenis; Losito e Guarini vini; Verga Vini e Molino Riva, oltre alla Cassa Rurale e Artigiana di Cantù e il quotidiano La Provincia di Como. Ulteriori informazioni saranno comunicati il 16 Novembre quando la nuova formula sarà presentata alla cittadinanza canturina, presenti gli altri comuni partecipanti.




Per maggiori info: Comune di Cantù – Tel: 031. 717202 – www.comune.cantu.co.it

oppure Claudio Bizozzero: +39. 391. 434.9518


a cura di Rocco Lettieri