Anteprima di Nobile di Montepulciano – 2006

Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
Edizione 2006

Cronaca di un evento

L’annuncio è stato dato il 23 febbraio alla stampa internazionale, convenuta a Montepulciano per la tradizionale Anteprima, da Massimo Romeo, Presidente del Consorzio del Vino Nobile, e da Massimo Della Giovampaola, Sindaco di Montepulciano. La manifestazione ha fatto registrare il nuovo record di presenze di giornalisti, poco più di 130, a conferma dell’attenzione sempre maggiore che i vini di Montepulciano riscuotono in tutto il mondo. Commentando il responso della Commissione, consegnato al Consorzio in busta chiusa il 9 febbraio scorso, il Presidente Romeo si è dichiarato molto soddisfatto. “Il Nobile prosegue il trend positivo di annate che gli ha consentito di fregiarsi delle 4 stelle anche nel 2003 e 2004 e sono convinto che questa vendemmia, grazie all’invecchiamento, ci regalerà grandi soddisfazioni. Merito del risultato va sicuramente ascritto ai produttori che, di fronte ad una stagione difficile, non hanno esitato a sacrificare la produzione, raccogliendo solo le uve migliori, e hanno lavorato duramente in cantina per puntare esclusivamente alla qualità. Sono veramente contento che questo impegno è stato compreso a fondo anche da una commissione del tutto imparziale”. Romeo ha poi ringraziato l’Amministrazione Comunale che ha collaborato all’organizzazione dell’Anteprima presentando la storica sede della Fortezza ancora migliorata e resa più funzionale da recenti lavori.

A sua volta il Sindaco, rivolgendo il benvenuto alla stampa, ha sottolineato la concomitanza tra l’Anteprima e un seminario tenutosi in concomitanza: “Credo che avere 250 operatori dell’informazione in contemporanea in una realtà delle nostre dimensioni sia un evento più unico che raro”. Il mondo del vino, pur impegnato con la degustazione più importante dell’anno, collabora a sua volta all’iniziativa citata dal Sindaco dimostrando la consueta attenzione alla realtà di Montepulciano ed una concreta capacità di collaborare anche con altri settori della vita civile. Subito dopo la proclamazione delle stelle ha avuto inizio il lavoro dei giornalisti che hanno potuto degustare alcuni prototipi della vendemmia 2005 ma, importante, il Nobile 2003, giunto a maturazione e pronto ad essere immesso sul mercato, e le Riserve 2002/2001/. Ai banchi d’assaggio le 35 aziende partecipanti, rappresentate dai titolari e dai tecnici, hanno mostrato ed offerto in degustazione la propria gamma di prodotti. Grazie anche all’eccellente allestimento della Fortezza (arricchito quest’anno dalle opere di sei artisti contemporanei) ed alla carica di suggestione che lo storico edificio riesce sempre ad esercitare, l’Anteprima 2006 del Nobile si è svolta in un clima di grande fiducia ed ottimismo, avvalorato dalle prime impressioni dei giornalisti specializzati. Nel pomeriggio, terminate le degustazioni, gli inviati hanno potuto visitare le aziende compiendo un’immediata verifica “sul campo” delle impressioni avute attraverso le degustazioni. I produttori si sono impegnati per offrire la migliore ospitalità possibile creando a loro volta dei piccoli ma significativi “eventi nell’evento”. Dopo le cene organizzate dai singoli produttori, in un trionfo di cucina tradizionale e di ottimi abbinamenti con i vini, i giornalisti hanno lasciato Montepulciano.

In realtà l’Anteprima 2006 ha visto anche un gruppo di ristoratori aderenti alla Strada del Vino Nobilesche hanno presentato tradizionali menù, offerti a prezzo scontato, con un servizio vini eccezionalmente gratuito con protagoniste le nuove annate e le 35 etichette. Infine i commercianti hanno allestito le vetrine in tema – Anteprima – esponendo le bottiglie dei produttori partecipanti.
Dunque l’Anteprima si conferma un evento che coinvolge l’intero territorio e si rivolge non solo ad addetti ai lavori ma anche a cittadini, turisti ed appassionati. Non ultimo il Presidente Romeo ha fornito anche i dati relativi al bilancio 2005 delle vendite sul quale torna a splendere il sole: + 17,25 per il Vino Nobile DOCG, che torna decisamente in territorio positivo dopo due anni di segno meno dovuto alla crisi mondiale dei consumi, sia pure contenuta rispetto ad altri vini di alta qualità; + 17,06 per il Rosso DOC che non interrompe la sua ascesa, confermandosi un beniamino dei consumatori.

Ritornando all’ANTEPRIMA:

Giacomo Tachis, enologo di fama internazionale, “padre” di grandi vini italiani (e toscani) a Bruxelles, in occasione di una conferenza promossa dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con la Regione Toscana, ha affermato: «La vendemmia 2005 a Montepulciano potrebbe restare negli annali della storia del Vino Nobile».
Tra le novità dell’edizione 2006 c’è stata (come abbiamo anticipato) la nomina di una commissione esterna al fine di valutare in maniera ancora più obiettiva la qualità del 2005. La commissione, divisa in due sottocommissioni, una per il Nobile e una per il Rosso, era composta da due enologi come presidenti Matteo Mazzamurro e Lorenzo Landi, uno per sottocommissione, da un giornalista di settore, da un ristoratore, da un enotecario e, per la prima volta, da un consumatore in rappresentanza della categoria. La manifestazione si è aperta 22 febbraio con la cena di benvenuto presso l’Hotel Ambasciatori di Chianciano Terme ed è proseguita l’indomani nella Fortezza di Montepulciano con la degustazione che è coincisa con l’assegnazione ufficiale delle “stelle” alla vendemmia.
«Come annunciai lo scorso anno per l’Anteprima 2005 – ha affermato il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo – abbiamo pensato che era giunto il momento di inserire nella commissione composta da tecnici, anche un rappresentante dei consumatori, cioè un soggetto non direttamente coinvolto nel mondo del vino». «Questo – ha proseguito Romeo – per dimostrare che l’assegnazione del voto non vuole essere autoreferenziale, ma deve trovare un senso nell’approvazione del consumatore finale sulla soddisfazione del quale si basa il nostro impegno di produttori». Poi, per la prima volta, tra i banchi d’assaggio delle aziende, nelle sale della Fortezza, è stata allestita una mostra d’arte contemporanea a dimostrazione che il vino, a Montepulciano, ha la capacità di essere promotore anche di attività culturali e di produrre effetti positivi come, appunto, una mostra d’arte in occasione della degustazione più importante dell’anno. Nella bellissima Sala Marceau, il Presidente Romeo ed il Sindaco Massimo Della Giovampaola, hanno quindi annunciato che le “stelle” assegnate alla vendemmia 2005, sono 4, come erano state le 4 stelle attribuite alle anche alle vendemmie 2003 e 2004.

LE AZIENDE PARTECIPANTI

Per questa edizione sono state ben 35 le aziende presenti con un loro spazio espositivo all’interno della Fortezza. Queste le aziende:

Avignonesi,
Bindella,
Boscarelli,
Canneto,
Cantine Innocenti,
Carpineto,
Casa Vinicola Triacca,
Casale Daviddi,
Contucci,
Dei,
Fassati,
Fattoria del Cerro,
Fattoria di Palazzo Vecchio,
Godiolo,
Gracciano Svetoni,
Icario,
Il Conventino,
La Bandita e Lunadoro,
La Braccesca,
La Ciarliana,
Le Bèrne,
Le Casalte,
Lodola Nuova,
Nottola,
Palazzo Bandino,
Poggio alla Sala,
Poliziano,
Romeo,
Tenimenti Angelini,
Tenuta di Gracciano della Seta,
Tenuta di Poggio Uliveto,
Tenuta Il Faggeto,
Tenuta Valdipiatta,
Vecchia Cantina,
Villa S. Anna.

IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO e il suo territorio

La storia
La stessa storia di Montepulciano è da sempre intimamente legata alla fama delle sue vigne e del suo vino come testimoniano (caso unico in Italia e nel mondo) le cantine secolari presenti nel Centro Storico. Tale legame è confermato anche dai documenti che nel 790 d.C. attestano la donazione di un vigneto alla chiesa e dalla testimonianza del Repetti (“Dizionario storico e geografico della Toscana”) che cita un documento del 1350 in cui sono stabilite le clausole per il commercio e l’esportazione del Vino di Montepulciano. Sante Lancerio (1530), bottigliere di Papa Paolo III, definì il vino di Montepulciano “vino perfectissimo” mentre celebre è il ditirambo di Francesco Redi che nella sua opera “Bacco in Toscana” (1685) scrive “Montepulciano d’ogni vino è Re”. Voltaire, nel “Candido” (1759), accenna ai “maccheroni, pernici di Lombardia e vino di Montepulciano”. Una recente ricerca ha consentito di far risalire al 1787 la denominazione ufficiale di Vino Nobile di Montepulciano utilizzata in una “nota spese” da Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di S. Girolamo, storica istituzione di Montepulciano, per un viaggio a Siena.

Il Disciplinare di Produzione
Il 12 luglio 1966, tre anni dopo la promulgazione della legge sulle Denominazioni di Origine, è stato emanato il Decreto del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) “Vino Nobile di Montepulciano”, regolamentandone la produzione. Dal 1 luglio 1980 il “Nobile” si è fregiato del più importante riconoscimento, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) che lo ha classificato tra i vini più prestigiosi d’Italia. Il Vino Nobile è stata inoltre la prima D.O.C.G. nazionale ad essere immessa in commercio il che ha consentito al Consorzio di ottenere le prime “fascette” statali: la serie dalla n. 1 alla n. 50 è custodita dal Consorzio stesso. Secondo il disciplinare di produzione attualmente vigente, la resa massima per ettaro ammessa è di 80 quintali con una resa in vino effettiva del 70%; la commercializzazione può avvenire solo dopo due anni di maturazione. Tanto la vinificazione quanto l’invecchiamento devono avvenire obbligatoriamente nel territorio del Comune. Il Vino Nobile è sottoposto a rigidi controlli tanto che solo superando una serie di esami chimici ed organolettici, espletati da una commissione ministeriale, può essere commercializzato con tale denominazione e fregiarsi della D.O.C.G.

La zona di produzione
La zona di produzione si riduce ad una piccola porzione del territorio con specifica vocazione vitivinicola alle cui caratteristiche geologiche e ambientali si deve la qualità del vino che si produce; l’area è infatti strettamente limitata alla parte del territorio comunale compresa tra i 250 ed i 600 m s.l.m. Gli ettari di vigneto iscritti sono 1.223 mentre per la produzione di Rosso di Montepulciano D.O.C. gli ettari iscritti all’albo vigneti sono 385. Ammonta a circa 70.000 ettolitri il potenziale di produzione 2004 del “Nobile” D.O.C.G. mentre il Rosso di Montepulciano DOC ha un potenziale di produzione calcolato in circa 25.000 ettolitri di vino.

IL CONSORZIO DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano in Italia e nel mondo e, successivamente, anche quella del Rosso e del Vin Santo; attualmente i soci del Consorzio sono 220 e rappresentano oltre il 90% della superficie vitata (pari a 1.618 ettari potenziali), ovvero quasi la sua totalità; gli imbottigliatori sono 65. Recentemente le competenze del Consorzio si sono ulteriormente ampliate. E’ del 2004 l’attribuzione da parte del Ministero delle Politiche Agricole delle funzioni di controllo sulla tutta la filiera della produzione: l’obiettivo è naturalmente quello di vigilare affinché i processi produttivi ed i prodotti finali rispondano ai requisiti stabiliti dai relativi disciplinari. Ancora una volta “pioniere” nelle attività finalizzate alla tutela massima del consumatore, il Consorzio punta così ad un’affermazione della qualità del prodotto – vino e ad una garanzia per il cliente. Nel 2004 il personale tecnico del Consorzio ha visitato 100 aziende e circa 350 ettari di vigneto non solo per controllare la resa produttiva ma mettendo anche al servizio degli agricoltori il proprio patrimonio di competenze e conoscenze; inoltre sono stati svolti controlli sull’imbottigliamento su tutte le partite, ovvero sul 100% della produzione. Ma il 2004 ha assunto per il Consorzio del Vino Nobile anche i connotati dell’anno della “difesa” della propria denominazione. Di fronte ai pericoli, tanto per le aziende quanto per i consumatori, derivanti da allargamenti delle maglie legislative e dall’atteggiamento di produttori appartenenti ad altre aree, l’azione di “tutela” si è fatta sempre più energica e concreta. Così sono stati registrati una serie di marchi in Europa e nel Mondo. “Mentre negli Stati Uniti d’America siamo già al 2° rinnovo del marchio “Vino Nobile di Montepulciano” spiega Paolo Solini, coordinatore dell’associazione dei produttori “in Europa, in mancanza di norme di protezione, abbiamo registrato come marchio collettivo comunitario le denominazioni “Nobile”,”Vino Nobile” e “Vino Nobile di Montepulciano”. In Italia, infine, dove invece siamo già tutelati dalla continuità storica dell’uso, abbiamo registrato la parola “Nobile”. E’ sempre alta poi l’attenzione nei riguardi della legislazione comunitaria che potrebbe consentire, soprattutto ai produttori extra-europei, di immettere sul mercato vini con le stesse denominazioni delle etichette italiane più prestigiose. Sul fronte interno da sottolineare l’atteggiamento del Ministero delle Politiche Agricole che ha negato la possibilità di utilizzare la parola “Prugnolo” come sinonimo della varietà di vite “Montepulciano”. In pratica nessuna etichetta potrà indicare come “Prugnolo” un vino prodotto con vitigno Montepulciano, innalzando il livello di tutela delle denominazioni proprie di questa parte di Toscana. Da ricordare a questo proposito che grazie all’impegno del Consorzio è stato possibile individuare tre cloni del vitigno Prugnolo Gentile (il vitigno principale del Nobile), denominati “Bruscello”, “Bravìo” e “Grifo”, che hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Da segnalare anche la recente attribuzione al Consorzio, primo in Italia, della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000; il prestigioso riconoscimento internazionale è il frutto di un complesso progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Siena che ha coinvolto tutto il personale aziendale. Con tale certificazione, che comprende anche il Piano dei Controlli, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano garantisce a tutti i clienti ed utenti un’erogazione di servizi secondo definitivi standard qualitativi. Il Consorzio del Vino Nobile continua a svolgere un’intensa attività sociale e culturale come partner delle istituzioni e delle associazioni locali. E’ ormai stabile la collaborazione tra il Consorzio e due tra le principali manifestazioni cittadine, il Cantiere Internazione d’Arte, rassegna di musica e danza fondata da Hans Werner Henze, ed il Bravìo delle Botti, sfida tra le otto contrade di origine medievale che gareggiano facendo rotolare botti del peso di 80 kg. A quest’ultima iniziativa, che si tiene nell’ultima domenica di agosto preceduta da dieci giorni di festeggiamenti, è abbinato dal 2003 il concorso di gastronomia “A tavola con il Nobile” indetto ed organizzato dal Consorzio, sempre con la partecipazione di giornalisti specializzati e non. In entrambi i casi l’associazione dei produttori offre un sostegno particolare alla comunicazione garantendo l’accoglienza e l’ospitalità ai giornalisti ed alle troupes televisive che presenziano alle due manifestazioni estive.

LA STRADA DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

La “Strada del Vino Nobile di Montepulciano” è stata costituita l’8 aprile 1998 come strumento operativo ai fini della promozione e dell’incentivazione del territorio del Comune di Montepulciano, area a vocazione vitivinicola ma anche ricca, per la plurisecolare storia, di tradizioni di grande rilevanza culturale. La Strada è un tracciato su una carta geografica ma è soprattutto un fil rouge che offre il territorio e la sua cultura, le produzioni tipiche, le attrattive naturalistiche e storiche; è un “mettersi in viaggio” alla scoperta del Vino Nobile e di suoi produttori nelle cantine scavate nella roccia e nel tufo; è un percorso dei sapori tipici da gustare nei ristoranti più ricercati o nelle trattorie caratteristiche; ma è anche un soggiorno di riposo e di svago tra il fascino di opere d’arte uniche e scorci di paesaggio indimenticabili; è, in breve, uno strumento di divulgazione e di informazione che permetta al turista/visitatore di arricchirsi culturalmente, di scoprire da protagonista il territorio poliziano.

La degustazione in ANTEPRIMA.

I vini presentati in degustazione:
35 Vino Nobile di Montepulciano 2003
11 Vino Nobile di Montepulciano 2003 – Selezione –
3 Vino Nobile di Montepulciano 2002-2001 (Annata o Selezione)
4 Vino Nobile di Montepulciano 2001 Riserva

I “miei” personali punteggi sopra gli 88/100, per il VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2003:

I “miei” personali punteggi sopra gli 88/100, per il VINO NOBILE 2003 – Selezione:

I “miei” personali punteggi per i 3 vini di VINO NOBILE 2002 e 2001 (Annata o Selezione):

I “miei” personali punteggi per i 4 vini di VINO NOBILE 2001 – Riserva:

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2003

93 Boscarelli,
92 Fattoria di Palazzo Vecchio,
92 Godiolo,
91 Canneto,
91 Contucci,
91 Le Bèrne,
90 Bindella,
90 Icario,
90 La Ciarliana,
90 Le Casalte,
89 Cantine Innocenti,
89 Casale Daviddi,
89 Dei,
89 Fattoria del Cerro,
89 Il Conventino,
89 La Bandita e Lunadoro,
89 La Braccesca,
89 Poliziano,
89 Villa S. Anna.
88 Avignonesi,
88 Carpineto,
88 Casa Vinicola Triacca,
88 Fassati,
88 Lodola Nuova,
88 Palazzo Bandino,
88 Romeo,
88 Tenuta di Poggio Uliveto,

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2003 – Selezione

94 Villa S. Anna Poldo
92 Fattoria del Cerro Antica Chiusina
89 Bindella I Quadri
89 Icario Vitaroccia
89 Romeo Lipitiresco
89 Tenuta Valdipiatta Vigna d’Alfiero
88 Nottola Vigna del Fattore

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2002/2001 – (Annata o Selezione)

90 Tenuta Il Faggeto Pietra Nera 2002
90 Vecchia Cantina 2001
89 Contucci Pietra Rossa 2001

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2002/2001 – (Annata o Selezione)

93 Boscarelli
92 Godiolo
91 Casale Daviddi
89 Fattoria di Palazzo Vecchio

Notizie sull’andamento dell’annata 2005

Ormai le annate “normali”, come il 2000 e il 2001, sono solo un ricordo e ci siamo abituati alle annate “anomale” caratterizzate o da piogge eccessive come il 2002, o da caldo e siccità come il 2003, o ancora da costante nuvolosità e temperature basse come il 2004. Il 2005 non è stato né “normale” né “anomalo”, e stato decisamente “bizzarro ed imprevedibile” e come tale ha dato belle soddisfazioni, ma anche qualche grossa delusione.

Andamento climatico
A fine marzo il lungo e nevoso inverno, in pochi giorni, ha ceduto il passo alla primavera; le temperature si sono rapidamente innalzate e in aprile è iniziato il germogliamento. Il mese di maggio poco piovoso e piuttosto caldo ha indotto una forte esplosione vegetativa e il rapido allungamento dei germogli è stato immediatamente seguito dalla fioritura: nei primi giorni di giugno tutti i vigneti erano in piena fioritura. Giugno è stato piacevole e caldo con qualche sporadico rovescio ed ha assicurato un normale accrescimento dei germogli e dei grappoli; luglio ha avuto alcune giornate caldissime e poche e brevi piogge cadute qua e là. A fine luglio, quando è iniziata l’invaiatura, il tempo è improvvisamente cambiato. Infatti in agosto si sono alternate belle giornate e giornate con acquazzoni di intensità estremamente variabile da una zona all’altra; in alcune zone addirittura non è assolutamente piovuto tanto che ci e fino al termine della vendemmia abbiamo avuto un bel sole, ma anche delle persistenti nebbie mattutine che hanno favorito, qua e là, delle infezioni di botrite. Insomma, il 2005 è stato caratterizzato da un clima davvero imprevedibile dal germogliamen¬to all’ultimo giorno di vendemmia, costringen¬doci ad effettuare numerosi interventi di sfogliatura e diradamento dei grappoli e una severa cernita delle uve, sia in vigna prima della raccolta, sia in cantina al loro arrivo. In conclusione, la qualità delle uve vinificate è buona, anche se lo sforzo profuso e le perdite quantitative sono stati notevoli.

IL CONSORZIO IN RETE

www.vinonobiledimontepulciano.it : “finestra” sull’attualità, notizie, aggiornamenti, eventi che segnano la vita quotidiana del Consorzio e delle aziende associate.

www.consorziodelvinonobile.it : raccoglie la storia del Consorzio e dei vini del territorio, il testo integrale dei disciplinari di produzione e la rassegna completa dei produttori con le loro principali caratteristiche costantemente aggiornate.

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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
Piazza Grande, 7
53045 Montepulciano (Siena)
Tel. 0030. 0578. 757812
info@consorziovinonobile.it

Per informazioni utili: – Paolo Solini – 0578 757812 – 348 8142984

Immagine e comunicazione: – Marco Sbernadori – tel. 02 48009704

Ufficio Stampa: Diego Mancuso – cell. 347 7593717

Ufficio Stampa: Alessandro Maurilli – cell. 320 7668222

A cura di Rocco Lettieri

Visite e appunti di viaggio:

Visita a TENUTA IL FAGGETO

Quattro vini per quattro cavalli: è il simbolo dell’azienda che, circondata da faggi e querce, si estende sulle colline che da Montepulciano degradano verso il Lago Trasimeno. La Tenuta ha coinciso con una svolta della Famiglia Baroncini: la scelta di andare oltre i confini di San Gimignano e della Vernaccia, entrando nel mondo dei grandi vini rossi. La decisione si è concretizzata con la nuova esperienza nel territorio di Montepulciano: con la produzione del Nobile, del Rosso e di altre denominazioni di questa zona ad elevata vocazione vinicola. I vini dell’azienda si incrociano con i cavalli che caratterizzano l’immagine de Il Faggeto: rimandano ai puledri che, nel passato liberi in questi boschi, arrivavano a galoppare sulla lastra gialla che domina l’alta collina. E’ la “pietra del diavolo”, usata per la chiesa di Sant’Agnese e, secondo la leggenda, resa durissima da Lucifero per impedire la costruzione della Basilica. E’ lo stesso nome scelto per il vigneto dell’azienda, testimoniando l’impegno di crescere e produrre grandi vini. Il Podere Gonzeto ha portato altre vigne. Il Fortilizio Docg, che valorizza i migliori metodi e tradizioni del Chianti, ha ampliato il mosaico, diventato ancor più ricco con il Fontanile Sauvignon Blanc Igt.

Vino Nobile di Montepulciano Docg Vigneto Pietra del Diavolo
Rosso di Montepulciano Doc Vigneto del Lupaio
Fortilizio Chianti Colli Senesi Docg
Fontanile Sauvignon Blanc Igt
Grappa di Nobile
Olio Extravergine di Oliva

Tenuta Il Faggeto
Via Fontelellera – S. Albino
Montepulciano
Tel. 0577 940600
info@baroncini.it
www.baroncini.it

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Ricevo e volentieri pubblico questa notizia per venuta dall’Azienda SALCHETO

Da Salcheto ecco un vino orgoglioso della sua annata.

A parlare è Michele Manelli, produttore e anima di Salcheto – azienda vitivinicola di 30 ettari ai piedi di Montepulciano – e il Nobile del titolo è ovviamente il Vino Nobile Salcheto un cru di Prugnolo Gentile (alias Sangiovese) che nasce a 450 metri slm e che, proprio con l’inizio dell’anno, è partito alla volta delle tavole….italiane ed internazionali. Come descrive questo ultimo nato? L’annata 2002 è rimasta bollata dalle intense piogge che hanno accompagnato l’arco estivo ma, come spesso accade in viticoltura, proprio il gusto della sfida per la qualità fa compiere imprese paradossalmente al di sopra della media…e questo Nobile 2002, per il quale hanno lavorato tutte le vigne – compresa quella del Salco – ne ha tutte le caratteristiche. La vendemmia 2002 a Salcheto, poi, si colora anche di un altro aspetto: la fortuna. Ritardi nelle lavorazioni dei terreni, infatti, hanno permesso di scegliere l’inerbimento dei vigneti una volta capito il problema delle piogge e ciò ha permesso di prolungare le maturazioni grazie all’assorbimento dell’acqua da parte della vegetazione. Tale operazione non era certo sufficiente a contrastare l’umidità e per questo l’azienda ha deciso da una parte di lasciare a terra, a metà settembre, tutti i grappoli rovinati dall’umidità e, dall’altra, di attendere l’evoluzione delle maturazioni quanto più possibile, operando comunque una vendemmia ultra selettiva che si è conclusa il 20 di ottobre. Il risultato in termini di rese è stato di grande sacrificio con una media di 40 ql. di uva per ettaro e cioè meno di 30 hl di vino!! Una volta in cantina le scelte non sono state meno drastiche, continua Manelli: si è optato per un salasso del 15% del mosto e anche la maturazione è stata scelta ad hoc: il legno piccolo è stato limitato a 3 mesi lasciando prevalere l’invecchiamento in botte grande.
Tutti questi sforzi hanno portato ad ottenere un vino importante, di cui Michele Manelli è particolarmente orgoglioso. Le bottiglie prodotte sono state solo 38.000, cioè circa la metà di una annata normale e la critica enologica ha già premiato questa scelta di costanza e qualità. Il Vino Nobile Salcheto 2002, infatti, si è piazzato terzo nella sua categoria per l’americana Wine Spectator e anche in Italia i giudizi sono stati di tutto rispetto: dalle lodi di Luca Maroni, ai 2 Bicchieri del Gambero Rosso, ai 4 grappoli della Guida dell’AIS. Insomma oggi questo cru, bistrattato dalla natura ma forse per questo super coccolato dall’uomo, fa la sua bella figura su qualunque tavola e vale tutti i suoi 18,50 €. Da assaggiare.
Tra le etichette di Salcheto, che può contare su un volume di circa 130.000 bottiglie l’anno, ci sono oltre al Vino Nobile DOCG, il Rosso di Montepulciano DOC, il Chianti Colli Senesi DOCG e “Evoluzione Salco” una particolare selezione delle piante di Prugnolo Gentile più vecchie dell’azienda accompagnate da uno speciale affinamento di 6 anni in cantina. Nella gamma anche la Grappa e il Miele.

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Riceviamo anche questa notizia dal Consorzio del Vino N. di M.

E’ stato un successo che è andato oltre le più ottimistiche previsioni quello ottenuto dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in occasione della degustazione promossa a Bologna. Dalle 14 alle 22 si sono dati appuntamento all’Hotel Royal Carlton del capoluogo emiliano ben 750 visitatori. Tra questi 250 operatori provenienti da Bologna e provincia, circa 50 giornalisti di settore oltre a membri delle associazioni di sommelier italiane. Sono solo alcuni dei numeri registrati nella giornata che ha avuto come principale obiettivo quello di permettere alle 20 aziende presenti direttamente con un banco di assaggio di presentarsi a un mercato, quello di Bologna, che da sempre ha dato buoni risultati.
«Essere sul posto – commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Massimo Romeo – ci ha dimostrato ancora una volta quanto il Vino Nobile sia apprezzato fuori dal suo territorio perché riesce a rappresentarlo anche lontano dai confini naturali e perché con la sua qualità indiscutibile è per il consumatore sinonimo di fiducia e di attaccamento al prodotto».
L’uscita bolognese ha rappresentato per il Consorzio dei produttori di Montepulciano una nuova occasione per riunire vecchi e nuovi “Amici del Nobile”. Durante la serata infatti sono stati presenti alcuni ospiti d’onore, a partire da Bruno Pizzul, ormai rivelatosi “amante” del Nobile, storica voce del calcio in tivù, che nell’occasione ha potuto festeggiare il suo compleanno brindando con gli ottimi vini di Montepulciano. Presenti anche altri personaggi del mondo dello sport tra i quali l’ex ciclista e ora commentatore dei canali Rai, Davide Cassani. A rappresentare la città di Bologna due pilastri della squadra locale che, come il Nobile, hanno raggiunto nella loro carriera dei traguardi importanti. Gianluca Pagliuca, attuale portiere del Bologna, e Marino Perani, attaccante del Bologna nel 1964, anno dell’unico scudetto vinto dai rossoblù. Per dimostrare che il Vino Nobile sa essere anche “rock”, a degustare i vini di Montepulciano è arrivato il bassista dei Luna Pop, Ballo, che nell’occasione ha espresso tutta la simpatia per il territorio poliziano.
I vini sono stati accompagnati dai prodotti tipici del territorio. Oltre 100 Kg di pane proveniente direttamente dai forni a legna di Montepulciano; varie tipologie di pecorino di Pienza Caseificio Cugusi Silvana; affettati locali tra i quali la famosa sopressata, la finocchiona e il capocollo.
L’iniziativa inaugura l’impegnativa primavera di uscite in programma per il Consorzio. Dopo Bologna sarà infatti la volta della Germania dove i produttori di Montepulciano saranno impegnati, dal 26 al 28 marzo, nella Pro Wein di Dusseldorlf; seguirà a breve termine il Vinitaly di Verona (dal 6 al 10 aprile).