Tour in Bulgaria

 RINASCIMENTO VITIVINICOLO BULGARO

 

La Bulgaria oggi è la sesta nazione europea per dimensione dei propri vigneti e i viticoltori possono essere molto più ottimisti. Gli investimenti in attrezzature all’avanguardia e le rese minori per ettaro iniziano a dare i loro frutti, la qualità dei vini è notevolmente migliorata e l’Occidente europeo comincia lentamente a scoprirli. La viticoltura bulgara fonda le proprie radici lontano nel tempo. Durante l’impero romano i vini della Tracia erano tra i più richiesti dall’aristocrazia; li consideravano i migliori ed offrire uno di quei vini rappresentava segnale di ricchezza, agiatezza e competenza. Oggi, dall’inizio dell’era “nuova rinascimentale” (primi anni ’90), questo Paese si propone al mondo con i suoi vitigni autoctoni (Melnik, Pamid, Mavrud, Tamianka, Misket, Dimyat tanto per citare i più noti) e con la consolidata presenza degli internazionali tra cui anche alcuni italiani come il Riesling italico, il Traminer, la Barbera, il Sangiovese. Il territorio viticolo è suddiviso in cinque regioni in base alla posizione geografica, omogeneità del clima, varietà di uve, metodi di coltivazione, di vinificazione e tradizioni storiche.  

Il Grande Fiume (Danubio) che scorre lungo la frontiera con la Romania a Nord e la catena montuosa dei Balcani che l’attraversa nella parte centrale creano quei microclimi indispensabili che caratterizzano le singole zone vinicole dando tangibili connotati esclusivi. La pianura danubiana si estende al Nord e qui si coltivano vitigni a bacca nera come Gamza e Cabernet. Nella Regione del Mar Nero si trovano i bianchi con vitigni Dimyat, Riesling ecc..

Nel centro del paese, ai piedi dei Balcani, si trova Sliven con la più grossa produzione di rossi e bianchi dotati di notevole eleganza. Poi la Tracia con i suoi Mavrud, vini robusti di spiccata tipicità. Ed infine il Sud-Est, il distretto più caldo. Tutto intorno al piccolo centro Melnik dove vi si coltiva l’omonimo vitigno da cui si producono vini caratterizzati dal colore decisamente chiaro ma con aromi e profumi molto distinti e al palato tannici e strutturati: più che mai oggi “rinascimentali”.

I vini della Bulgaria

La Bulgaria è un paese in cui il tema vinicolo è sicuramente in primo piano. In effetti, si rimane sorpresi nell'apprendere di come questo sia uno dei più antichi paesi produttori di vino: la produzione vinicola in Bulgaria risale ad oltre 3000 anni fa. La storia del vino in Bulgaria ha origine con gli antichi Traci, che introdussero l'agricoltura su larga scala, sviluppando anche vigneti e rudimentali aree di lavorazione e conservazione, le cantine. Gli scritti di Omero parlano dei vini della Tracia antica, come si può constatare dall'Iliade e l'Odissea. Spedizioni archeologiche hanno inoltre scoperto piatti, vasi e monete raffiguranti scene del consumo di vino in Tracia. Con l'arrivo dei Romani nei territori venne acquisite nuove tecniche di vinificazione e diversi documenti storici mostrano con quanta cura venivano categorizzate le varietà delle uve e dei vigneti. In Bulgaria le prime “leggi del vino” vennero introdotte nel II° secolo d.C. dall'Imperatore Antonius Pius, attraverso la proclamazione che i vigneti della Bassa Mizia (ora Bulgaria settentrionale) sarebbero stati protetti. La conversione al cristianesimo nel IX° secolo ha  dato una nuova enfasi al  consumo di vino. Da diverso tempo il Governo bulgaro odierno ha investo molto sul settore vinicolo e grazie a questo si è registrato un aumento sia della produzione che dell’esportazione. Sono in tutto cinque le zone vinicole bulgare. Ognuna di queste ha una propria peculiarità, che non si trova in nessuna delle altre. Vediamole:

 

Northern Region (La Regione del Nord)

La regione più a nord del territorio bulgaro si trova tra il fiume Danubio e i Balcani, da nord a sud, e da est ad ovest nelle terre della Valle Dobrudzhae, al confine con i territori della ex-Yugoslavia. Buone condizioni per la coltivazione di vitigni principalmente a bacca rossa si trovano in questa zona: Cabernet Sauvignon, Merlot, Pamid, Gamza e Pinot Noir. Tuttavia, anche alcune varietà bianche di qualità buona sono rappresentate, e tra queste: Chardonnay, Sauvignon Blanc, Riesling, Aligoté, Tamyanka e Muscat. La regione produce ottimi vini bianchi secchi, vini spumanti naturali che utilizzano la tecnologia tradizionale, vini rossi di alta qualità con sapori fruttati ricchi. La tradizione viticola e di vinificazione sono molto rispettate e alcuni dei centri più antichi e più grandi di vinificazione nel paese sono in questa regione: Svishtov, Idin, Lyaskovets, Suhindol e Pleven. Un Museo del Vino si trova nella regione di Pleven.

 

Southern Region (La Regione Meridionale)

La regione meridionale comprende tutta la Valle Tracina, che parte dai monti Balcani fino al confine greco. La Regione comprende i distretti di Plovdiv, Haskovo, Pazardzhik, Stara Zagora, Lyubimets e Harmanli, poi l’Alta Pianura della Tracia (Gornotrakiyska Nizina) e parte di Sakar Mountain. I Balcani offrono protezione contro il freddo e i forti venti del Nord. Questo crea buone condizioni per la coltivazione di varietà rosse con giuste proprietà: Merlot, Cabernet Sauvignon e Rubin. Il suolo e le condizioni climatiche sono adatti anche per la coltivazione della di alcune varietà bianche. I distretti di Asenovgrad, Pazardzhik e Perushtitsa sono ideali per far crescere il Mavrud, varietà autoctona bulgara. Nella Valle Tracina viene coltivata la migliore uva di tutta la Bulgaria, e i vini rossi che provengono da questa regione sono tra i più rinomatiLe più importanti cantine di questa regione si trovano in Asenovgrad, Haskovo, Brestovitsa, Stara Zagora e Lyubimets.

 

Eastern Region (la Regione Orientale)

La regione orientale corre lungo le coste del Mar Nero, tocca a nord il confine con la Romania e a sud le coste che danno sulla Turchia. La regione vinicola orientale comprende tre sotto-regioni – Mar Nero, Dobrugia e Ludogorie. Il clima mite è favorevole per la coltivazione di vitigni a bacca bianca. Questi includono: Sauvignon Blanc, Chardonnay, Ugni Blanc, Rkatsiteli, Traminer, Riesling e Aligoté. I vini bianchi prodotti con le varietà autoctone Dimyat e Misket, sono particolarmente speziati soprattutto per chi non è abituato a questo genere di sapore, ma sono molto amati dai bulgari e dagli abitanti dell’est e del sud Europa. Alcune micro regioni hanno condizioni idonee alla coltivazione di vitigni a bacca rossa: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc. Le più grandi aziende vinicole della regione sono trovato a Varna, Pomorie, Burgas, Targovishte, Shumen e Preslav Khan Krum.

 

Sub-Balkan Region (La Regione Balcanica del Sud)

La Regione Sud-occidentale è relativamente piccola e si trova lungo il fiume Struma a sud della città di Dupnitsa conosciuta anche come Pirin Macedonia. Il clima qui è molto simile a quello mediterraneo. Da qui arriva dell’ottimo Cabernet. Tra i vini più rinomati troviamo il Melnik, un vino molto robusto e aromatico da lasciare invecchiare per apprezzarne di più il gusto intenso e il rosè Keratzuda, che viene prodotto col nome di Kresna. La varietà Shiraka Melnishka, autoctona e che cresce solo qui, è molto importante. Qui troviamo anche Merlot, Cabernet Sauvignon e altre varietà. La regione Sud-Balcanica comprende i territori alle pendici settentrionali del Sredna Gora Montagna e le più grandi cantine sono intorno a Sliven, Karnobat, Karlovo, Slavyantsi e Sungurlare. I Monti Balcani creano una barriera contro il grande freddo del nord. Ciò genera condizioni eccezionali per la coltivazione di molte varietà di uve: Cherven Misket, tipica uva moscato di questa regione e produce ottimi vini bianchi, poi ci sono Cabernet Sauvignon, Shevka, Pamid, e Merlot. Le cantine più grandi di questa regione sono localizzate in Damyanitsa, Sandanski, Rlagoevgrad, Petrich e Harsovo. La migliore cantina della zona è la Damyanitsa, che possiede delle riserve molto pregiate.

 

Regione sotto i Balcani

La regione sotto i Balcani si estende nelle valli presenti a sud dei Monti Balcani. Il micro clima presente in queste valli è unico nel suo genere. Qui vengono prodotti i famosi vini bulgari Sungurlare Misket e Sungurlare Eau de Vie. La particolarità dei vini bianchi prodotti in questa zona, vere e proprie specialità locali, sono le uve diverse che vengono usate. In questa zona sorge la famosa azienda vinicola Slavjantzi.

 

I VITIGNI AUTOCTONI BULGARI

 

GAMZA

Gamza è una varietà rossa locale, che prospera meglio nel Nord-Ovest della Bulgaria: Suhindol, Vidin e Pleven. Le uve di questa varietà a tardiva maturazione servono per produrre vini rosso da dessert e vini da tavola. Questi hanno un colore chiaro lampone brillante e un aroma fruttato, prevalentemente di lampone. Danno vini freschi, leggeri, di corpo, ma non passare in legno. I vini sono di solito consumati giovani. La varietà viene coltivata in Macedonia, Romania e Ungheria, con nomi diversi. I migliori vini di qualità Gamza sono prodotti nel Nord della Bulgaria, nella regione vinicola di Vidin e di Pleven.

 

SHIROKA MELNISHKA

Shiroka Melnishka è una varietà locale rossa che cresce solo nelle regioni di Melnik, Petrich e Sandanski, dal momento che è molto vulnerabile alle basse temperature. La colorazione del vino è mediamente profonda. Il vino prodotto da questo vitigno è di qualità eccellente, con aromi di ciliegia matura e di erbe, e in presenza di legno di quercia sviluppa sentori di tabacco e cuoio. Il sapore del vino da giovane è fresco, con tannini pronunciati. Con la maturità il suo sapore diventa più morbido e mantiene il suo finale speziato. Il sapore unico del vino da questo vitigno Shiroka Melnishka può essere gustato nelle cantine delle regioni di Sandanski e Melnik.

 

DIMYAT

Dimyat è un vitigno bianco tipico bulgaro usato per la produzione di vini bianchi secchi e vini aromatici e brandy. Sviluppa un aroma fruttato con note di pesca matura. Il suo sapore è delicato con una piacevole freschezza. Cresce meglio nella regione di Varna, ma è anche allevato in altre parti del paese. Lo si può gustare nelle aziende vinicole della regione di Evksinograd Varna, Shumen e Stara Zagora.

 

MAVRUD

Mavrud è una varietà locale molto antica coltivata soprattutto nelle aree di Asenovgrad, Plovdiv, Pazardzhik ai piedi dei Monti Rodopi. Il vino ottenuto dal vitigno Mavrud ha colore rosso rubino intenso con ottimo sapore pieno e vinoso. Ha una texture ricca e molto pronunciata con un aroma pieno con note intense di bacca matura e spezie. Invecchia molto bene in barriques di rovere. Diverse aziende vinicole della regione Asenovgrad, Plovdiv e Pazardzhik offrono degustazione di solo Mavrud.

 

CHERVEN MISKET

Cherven Misket è una vecchia varietà bulgara, per lo più coltivata ​​nella regione sud-balcanica. Vitigno autoctono bulgaro di elevata resistenza al freddo. Il vino ottenuto da esso ha tinta rosa interessante. Una varietà ibrida creata da Riesling e Dimyat. Il suo aroma è un bouquet di erbe aromatiche, mele cotogne e miele. I vini da Cherven Misket si possono degustare nelle cantine delle regioni di Straldzha e Sungurlare.

 

RUBIN

Rubin è una varietà locale incrociata da due varietà: Nebbiolo (a molti sembrerà strano ma è vero) e Sora. Si ottengono vini che hanno un colore intenso e un sapore pieno, corposo, con retrogusto morbido e rotondo. Hanno profumi intensi, fruttati, con predominanza di mora matura. A contatto con il legno il vino sviluppa un sentore di marmellata di frutta. I vini da Rubin si possono degustare nelle cantine della regione di Plovdiv e di Septemvri.

 

PAMID

Pamid è una delle più antiche varietà coltivate in Bulgaria. Si è diffusa in tutta la penisola balcanica con nomi diversi. E’ adatta per la produzione di vini freschi e di pronto consumo. Il vino che si ottiene da Pamid ha colore rosso chiaro. I suoi profumi sono freschi, con note fruttate, con corpo elegante e buona morbidezza. Da consumarsi giovane senza contatto con il legno. Viene spesso usato in uvaggio. I vini di Pamid si possono degustare nelle cantine della regione di Pazardzhik, Pamidovo e Plovdiv.

 

Legenda punteggi:

&&                  =          sotto gli 80/100

&&&               =          da 81 a 85/100

&&&&            =          da 86 a 90/100

&&&&&         =          da 91 a 100/100

 

Degustazione in Bulgaria: vini bianchi

 

1 Chardonnay Burgozone 2012 Ch. BURGOZONE (Svetla Marinova) 

Colore bianco carta; al naso è da subito floreale (pera, pesca bianca), fiori gialli e erbe aromatiche; bella l’entrata acidula con buona sapidità; finale minerale.                             

&&&  = (84/100)

 

2 Viognier 2012 EOLIS Estate (Kremena Wunderli)

Colore paglierino con riflessi giallognoli, lucido e brillante; naso con tocco di solforosa, leggeri fiori e frutta gialla (susina, melone) con finale di vaniglia e anice. In bocca ha bella acidità, fresco, corto con finale di mandorla.                                      

&&&  = (83/100)

 

3 Quattro (Chardonnay + Colombard + Viognier + Semillion) 2011 MARASH Winery           

Colore giallo dorato brillante; naso di impatto floreale (biancospino, acacia, garofano, tiglio) e frutta gialla (pesca, mango, ananas); in bocca ha presenza agrumata, cedro, mela cotogna, leggermente aromatico con finale ben presente con note minerali.                      

&&&&  = (87/100)

 

4 Lenea – (Colombard  70% + Chardonnay 30%) 2011 MARASH Winery

Colore giallo dorato brillante; naso un po’ discosto, aromatico, anice e caramella inglese; attacco citrico, sapido, leggera astringenza, frutta agrumata con finale di zenzero.        

&&&  = (84/100)

 

5 “Symbiose” (Chard. 60% + Tamianka 40%) 2011 BRATANOVI Winery (Hristo Bratanov)

Colore bianco con riflessi verdognoli; naso complesso di erbe aromatiche, fiori gialli (ginestra, iris) e finale delicato di agrumi tipo mandarino, clementine. In bocca ha entrata piacevole, fresca, armonia e acidità con buona sapidità; il finale è di anice e di confetto.                             

&&&&  = (88/100)

 

6 Lenea (Muskat) 2011 MARASH Winery          

Colore giallo paglierino appena verdolino; naso fine ed elegante, aromatico con sentori di salvia, timo, zafferano, pompelmo e finale di frutta candita. Bocca secca, acidula, un po’ meno intenso del naso con finale di gusto amarognolo (luppolo di birra).                                     

&&&  = (82/100)

 

7 Monogram (Chardonnay 100%)  2011 VILLA YUSTINA (Petya Angelova)

Colore giallo paglierino con riflessi dorati; lucido e brillante con tanta glicerina; naso floreale disturbato da un po’ troppo legno (sentori vanigliati e sigaro cubano dolce); in bocca è secco, caldo, ampio, salino, cedro e pompelmo, ben equilibrati che donano un finale di mela renetta e buona mineralità.          

&&&&&  = (91/100)

 

8 Chardonnay 100% (Ivo Varbanov)          2011   IVO VARBANOV

Colore giallo verdolino con riflessi dorati; lucido e brillante; naso impegnativo di pesca gialla, pera matura, fiori di sambuco, albicocca secca con discreta vaniglia; bocca di ampio respiro, quasi burroso di pan brioche, rotondo e armonico con finale di fichi secchi e fresco di anice stellato.

&&&&&  = (93/100)

                       

1 bis Chardonnay  Egg Fermented (tasted in Harmanli) gr. 13,2°C         2011 ROSSIDI Winery (Eduard Kuriyan)

Colore giallo dorato (un po’ ossidato); naso chiuso (ha bisogno di aria per aprirsi);  poi risentito al naso ha sentori di albicocca e cotognata; in bocca è rotondo, caldo, quasi dolce, armonico con qualche problema nel finale per eccessivo sentore di legno (forse anche un po’ di tappo????). 

&&&  = (84/100????)


Degustazione in Bulgaria: vini rossi

 

1 BEST Cabernet  Sauvignon NOKOLOVI           2010 (Brothers Nikolovi)     

Colore rosso rubino con riflessi aranciati; al naso si presenta un po’ chiuso con sentori di tisane cotte, senza freschezza e pochi sentori finali; in bocca ha acidità non legata ai tannini, poca piacevolezza di beva con finale corto e senza speziatura.                                               

&&&  = 80/100

 

2 BEST Cuvée NIKOLOVI (Cabernet Sauvignon + Pinot Noir) 2011    Brothers Nikolovi (Kosta Chervenov)

Colore rosso rubino scarico con leggeri riflessi violacei; al naso ha frutta rossa (amarena, ciliegia, mora) con finale di alloro e rabarbaro; in bocca migliora decisamente con buona acidità, tannini ancora da smussarsi, finale di resina, appena balsamico.                                               

&&&  = 82/100

 

3 Pinot Noir Burgozone 2011 Chateau Burgozone

Colore rosso rubino carico; al naso c’è un po’ di rosa con fragola e lamponi; poca importanza di speziatura nel finale; in bocca ha buona acidità ma presenta una disarmonia con tannini astrigenti e ruvidi; finale appena fresco di liquirizia.                                        

&&&  = 83/100

 

4 “Symbiose” (Syrah 60% + Cabernet Franc 40%) 2011 Bratanovi Winery    

Colore rosso rubino violaceo intenso di melanzana; sentori di glicine e violetta, frutta rossa matura, confettura di ribes, finale di buona balsamicità e pepe nero deciso; in bocca è fresco, caldo, con giusta tannicità con finale di rabarbaro e china calissaja. Buona mineralità.                  

&&&&  = 89/100

 

5 Syrah Burgozone  2011 Chateau Burgozone      

Colore rosso rubino scuro, violaceo; archetti ben stretti sul bicchiere; naso interessantissimo, ampio, di frutta rossa piccola (mora, gelso, mirtillo, ribes) con sentori speziati di pepe e finale di chiodi di garofano e liquirizia; in bocca è potente, suntuoso, si avverte una buona tannicità ben equilibrata con l’acidità. Nel retrogusto si soffermano i sentori balsamici e minerali. Buon cioccolato.

&&&&& = 91/100

 

6 Marash (Syrah + Malbec + Petit Verdot) 2010  Marash Winery        

Colore rosso rubino carico, intenso; al naso ha sentori di smalto da unghie, lampone e ciliegia, con prugna matura quasi cotta; finale di gelso rosso e foglia di tabacco verde; in bocca ha gusto verde di pepe e rabarbaro e fieno secco; i tannini sono rigidi ma non ruvidi; finale di foglia di edera e resina.

&&& = 87/100

 

7 Quattro (Malbec + Cab. Sauv. + Syrah + Cabernet Franc) 2011 Marash Winery     

Colore rosso rubino con riflessi violacei scuri; al naso ha grande complessità e buona frutta piccola sotto spirito, finale cacaoso e di vaniglia dolce; in bocca ha entrata potente, tannini duri sulla prima bocca, leggera disarmonia con l’acidità che viaggia da sola; il finale è speziato su note di mallo di noce.

&&&  = 86/100

 

8 Eolis (Merlot + Cabernet Sauvignon + Cabernet Franc) 2009 Eolis     (Kremena Wunderli)

Colore rosso rubino carico con riflessi leggermente aranciati; naso di non facile degustazione per sentori chiusi (ci voleva una seconda bottiglia); lasciatolo respirare, al riassaggio si avvertono sentori di lievito, a cui seguono note verdognole di resina e di alloro; speziatura di quercitina dolce; in bocca ha i problemi avvertiti al naso, un pò spigoloso con tannini ruvidi; l’acidità è molta alta e il finale è caffeoso, con mineralità. Da rivedere.

&&&  = 84/100

 

9 Melnik (Early Melnick + Cab. Sauv + Merlot + P. Verdot) 2010 Orbelus     

Colore rosso rubino carico, intenso, quasi nero; al naso si presenta fragoloso, di lamponi e amarene, a cui fa seguito un fruttato di cotognata e tamarindo; finale di resina di pino; in bocca ha piacevolezza quasi dolce, tannini abbastanza morbidi senza spigoli. Finale con presenza minerale.

&&&  = 89/100

 

10 Getika (Merlot + Cab. Sauvignon + Early Melnik + P. Verdot) 2011 Orbelus (Blagoy Rusev)

Colore rosso rubino intenso di melanzana; grande presenza floreale (viola e iris) e di bella frutta fresca: amarena, ciliegia, gelso rosso, susina) e finale di menta. In bocca ha bella acidità che fa subito salivare la bocca, giusta tannicità e bilanciata sapidità; nel finale si avvertono note di tamarindo e polvere di cacao nero.

&&&&  = 91/100

 

11 Bergulé  (Melnik 55)  2011 Villa Melnik (Lyubka Zikatanova)

Colore rosso rubino con riflessi melograno; naso interessante per pulizia e per fruttuosità con finale di chiodi di garofano e foglia di sigaro da arrotolare; in bocca è piacevole, morbido, quasi carezzevole, vinoso da masticare. Un bel finale cioccolatoso e mentolato.

&&&&  = 90/100

 

12 Cabernet Sauvignon Kolarovo 2010 Chateau Kolarovo (Ileana Koeva)

Colore rosso rubino carico, violaceo; al naso si presenta da subito boisè di buon legno che non copre il frutto maturo di confettura di mora; si avverte anche piccola frutta sotto spirito (amarene) con elegante finale di sigaro toscano e tabacco da pipa; in bocca è caldo, imperioso, tannini setosi e carezzevoli, fresco e minerale; finale di cioccolato after eight con bella persistenza.

&&&&  = 92/100

 

13 Ahal Kolarovo (Merlot + Cabernet Sauvignon) 2010 Chateau Kolarovo (Ileana Koeva)

Colore rosso rubino carico, viola intenso; naso da subito speziato, boisè, con pochi sentori fruttati coperti dal troppo legno; finale di quercitina; in bocca si presenta disarmonico per eccesso di acidità che non si è legata con i tannini ancora duri e aspri. Un vino che forse il tempo potrà migliorare.

&&&  = 87/100

 

14 SKS (Merlot + Syrah + Mavrud + Cabernet Sauvignon) 2009 Chateau Kolarovo (Ileana Koeva)

Colore rosso rubino nero, cupo, intenso; naso di impatto alcolico, etereo, di ciliegie sotto spirito e confettura di cotognata; finale balsamico e di sigaro cubano. In bocca ha calore, spessore, muscoli e tanto equilibrio. Al riassaggio i tannini sono avvolgenti e l’acidità sostiene tutto un finale che si prolunga all’infinito con note cioccolatose. Buona la mineralità.

&&&&&  = 94

 

15 Aplauz Syrah 2010 Villa Melnik

Colore rosso rubino carico, denso; naso di bella apertura con pepe nero macinato di fresco e finale di chiodi di garofano e cannella; in bocca è caldo ma ha ancora spigoli da smussare con tannini che restano sui denti a lungo. Un vino che ha bisogno di stare ancora in bottiglia per trovare il giusto equilibrio acido/tannico. Buona la mineralità di pietra focaia.

&&&& = 88/100

 

16 Monogram  (Mavrud 50% + Rubin 50%) 2009 Villa Yustina

Colore rosso rubino scuro, nero; naso di grande impatto, profumi floreali netti (rosa, iris, viola) a cui fanno seguito sentori di frutta piccola matura (gelso, mora, ribes nero), rabarbaro in foglia e chiusura di bella balsamicità di eucalipto; in bocca ha potenza e possanza, muscoli e equilibrio; i tannini sono lineari anche se il tempo potrà solo affinarli; il finale è persistente sulle note di cioccolato e zenzero caramellato. Un vino che potrà riposare a lungo in cantina.          

&&&&&  = 94

 

17 Syrah Varbanov 2009  Ivo Varbanov    

Rosso rubino scuro quasi nero; naso di intensità balsamica con sentori di spezie nobili: chiodi di garofano, noce moscata, pepe rosa; in bocca ha calore ed armonia, profondità e ampiezza, tannini equilibrati e lunga persistenza con note minerali. Un vino che ha molto da raccontare con alcuni anni di affinamento in bottiglia.                                                     

&&&&& = 96                                               

 

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Domande a Rocco Lettieri a cura di Andrea Macchia

 

D) Rocco era la prima tua visita in Bulgaria. Una terra che di vini ne sa qualcosa. Certamente la politica di questi Paesi è stata denigrante per una viticoltura di qualità qual’era quella Bulgara. Ora da una decina di anni c’è questo “risorgimento enologico” e tante cose stanno cambiando. Tanto ancora c’è da fare. Dal punto di vista giornalistico, a te esperto di vini e di cucina, cosa ha lasciato come impressione questa tua prima volta in terra bulgara:

 

R) Per me è stata un’esperienza davvero speciale e affascinante. Una terra, la Bulgaria, che ti prende nel profondo del cuore: la gente (onesta e orgogliosa); le case (decorose e da sistemare, ma degne di una popolazione che ha sofferto a capo chino per tanti anni); le cicogne (una cosa stupenda, con i loro nidi su pali della luce sia in città che in paesini sperduti); la cucina (povera ma ricca di sapori di una volta); i vini (meravigliosi come i nostri vini del Sud – Puglia in primis). I vigneti della Bulgaria sono un immenso tesoro da scoprire e da sistemare al più presto. Per quel poco che ho potuto vedere, ho notato i cambiamenti che si stanno facendo con molte energie umane e molti investimenti. Come diceva il nostro comune amico di viaggio Alfredo Tocchini – agronomo-enologo e vivaista toscano – “…bisogna organizzare a nuovo tutto il lavoro della vigna. Oggi in Bulgaria c’è bisogno di persone altamente qualificate con profonde conoscenze nel campo della produzione delle uve e del vino. Ci vorrà molto ma porteranno risultati vantaggiosi. Il vino non si costruisce in cantina e quindi i primi investimenti vanno fatti per razionalizzare i vigneti che da almeno 50 anni non ricevono cure. E qui di certo si può parlare di viticoltura bio, da salvare prima che arrivino gli industriali del vino…”.

 

D) Una degustazione, la tua, organizzata dalla FIVI solo per te. Cosa puoi raccontare a proposito di vini:

 

R) In tre giorni ho potuto degustare all’incirca 70 vini tra bianchi e rossi e che ho potuto confrontare con una ragazza che parlava italiano (Ileana Koeva – responsabile enologa di Chateau Kolarovo e con Tanja Avramova che ci ha organizzato il tutto). Ho visitato 4 cantine e tutte ben attrezzate. I vini degustati erano dei produttori associati FIVI e mi sono impegnato a trascrivere le risultanze dei 9 vini bianchi e dei 19 vini rossi dell’ufficialità. Da come ho potuto capire parlando con le ragazze e con alcuni produttori, nell’enologia nuova della Bulgaria si notano cambiamenti notevoli anno dopo anno. I miei commenti li potrete leggere qui di seguito, ma vorrei dire che i vini mi sono molto piaciuti (di certo erano tra i più qualificati) ma mi preme ricordare che le persone avvicinate avevano un orgoglio forte dei propri vini e ci tengono a presentarli al mondo intero. Bisogna congratularsi per la determinazione e per la perseveranza con cui sono attaccati alla loro terra. Di certo mi riportano indietro nel tempo, quando ancora vivevo in Basilicata, e 50 anni fa le cose da noi erano esattamente come le ho visto oggi qui. Loro questo gap di distanza lo copriranno velocemente come è successo a noi con i francesi. Me lo auguro per loro perché se lo meritano. Sacrifici bisogna ancora farne ma saranno di certo ricompensati. Ed ho visto giovani forti e motivati, desiderosi di apprendere tutto, ma proprio tutto. E noi dobbiamo aiutarli a crescere.

 

I VIGNAIOLI INDIPENDENTI BULGARI ADERISCONO ALLA CEVI

 

I Vignaioli Indipendenti Bulgari, costituitisi nell’Associazione Bulgara dei Vignaioli Indipendenti, sono diventati la 10° Associazione membra della Confederazione Europea Vignaioli Indipendenti (CEVI). Il nuovo ingresso è stato formalizzato in occasione dell’Assemblea Generale svoltasi a Budapest il 24 Aprile 2012. “Mi compiaccio per questa nuova adesione al nostro movimento”, ha detto Thomas Montagne Presidente CEVI. “I Vignaioli Indipendenti sono la viva forza della Viticoltura Europea, perché le nostre aziende sono dinamiche e trasversali. Questo è ancor più vero quando si parla di Bulgaria, dove i Vignaioli sono il motore del rinnovamento e della viticoltura di qualità. L’adesione della Bulgaria allarga la Nostra rete, e aumenta la Nostra rappresentatività in Europa”, ha aggiunto. Per Ivo Varbanov, Presidente di BAIW, “…questa adesione alla CEVI, riconosce ufficialmente il nostro ruolo in Europa e si anima di coraggio nel perseguimento degli obbiettivi di promuovere la produzione del vino di qualità in Bulgaria. La nostra Associazione è appena costituita, e l’esperienza dei paesi membri associati, ci dimostra che giovinezza fa rima con dinamismo, efficacia ed ambizione”.

La CEVI raggruppa oggi 10 Associazioni Nazionali (Portogallo, Francia, Spagna, Italia, Slovenia, Lussemburgo, Svizzera, Ungheria, Bulgaria e Regno Unito + il QUEBEC dal 2011), tutti difensori della stessa filosofia e della propria artigianalità: “Il Vignaiolo che coltiva la vigna, vinifica le sue uve e mette in bottiglia il vino ottenuto, è per il consumatore, garanzia di continuità e di legame fra vino e territorio”.

CEVI – Congresso IN UNGHERIA

UN RESPIRO EUROPEO SEMPRE PIÙ FORTE

 

Il 25 e il 26 Aprile dello scorso anno, l’Ungheria ha accolto l’Assemblea Generale e il Consiglio di Amministrazione della CEVI. La qualità e la generosità dell’accoglienza degli amici Ungheresi, ha permesso ai partecipanti di scoprire Budapest e i vigneti di Tokaj e di Eger. I punti forti di queste riunioni testimoniano che la CEVI è sostenuta da una presenza Europea sempre più forte. Oltre all’ammissione di BAIW, l’Assemblea ha approvato la relazione annuale e il bilancio finanziario. Il dibattito aperto sulle disponibilità finanziarie di CEVI ha messo in evidenza la necessità di conoscere il potenziale produttivo di tutti i paesi membri, di favorire la creazione di Partners tecnici (portatori di risorse finanziarie) e di sviluppare e divulgare l’immagine della CEVI. Nella logica di implementare le risorse finanziarie disponibili, l’assemblea ha adottato due precise risoluzioni. All’Assemblea Generale il dibattito si è concentrato su altri tre punti importanti: la partenza di Maud Plener, l’organizzazione della manifestazione per i 10 anni della CEVI, il progetto Enoturismo. Nel Consiglio di Amministrazione, è stato approfondito l’insieme dei dossiers sindacali: riforma della PAC, SO2 biocida, registro SO2, vino bio, etichettatura degli allergeni, prossimo programma vitivinicolo quinquennale. Il CDA ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui diritti di impianto e sulla questione delle organizzazioni di produttori. Su questo ultimo punto, l’obiettivo da raggiungere è quello di assicurare che tutte le organizzazioni dei produttori possano continuare ad esistere e ad essere riconosciute. Al momento attuale, gli stati membri senza da privilegiare solamente quelle che rappresentano la concentrazione dell’offerta. Sono stati anche approfonditi tutti i progetti in corso: Mowine, Winenvironnement e Wine in Moderation.

ITINERARI BULGARI

Costruire degli itinerari per pianificare la visita di una nazione ha dei lati vantaggiosi nel risparmio di tempo e nell’evitare magari eventuali errori di percorso ma anche l’improvvisazione ha il suo fascino. La Bulgaria permette l’uno e l’altro approccio alla vacanza, in quanto è una nazione che sicuramente offre molte attrattive sotto vari punti di vista, sia culturale che paesaggistico che relative al puro divertimento e relax. Se si desidera seguire un itinerario legato alle bellezze dell’arte religiosa e alla vita ecclesiastica, la Bulgaria offre un’ampia serie di monasteri da poter visitare. Il monastero di Batchkovo è situato tra i monti Rodopi e risale all’anno 1000. Il monastero di Rila invece è situato all’interno di un bosco di faggi e per la sua bellezza è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco, risale al 900. Tra i monti Rodopi, in cui si può godere della bellezza della natura e delle montagne stesse, si trova il villaggio caratteristico di Shinoka Laka. In tale borgo vivono ancora contadini e pastori ma anche si è avviata un’importante scuola di musica e danze popolari, quindi non è raro poter assistere ad una rappresentazione da parte degli studenti e dei gruppi locali. Famosa è la festa dei kukeri, ovvero sono gli uomini che si vestono con pellicce di pecora e grandi maschere e che ballano per scacciare gli spiriti maligni. Il villaggio presenta anche una serie di caratteristici ponti a schiena d’asino. Gli amanti della natura e della montagna hanno comunque l’imbarazzo della scelta e i Monti Rila offrono itinerari adatti anche a chi ama il trekking e le escursioni in quota. La città di Koprivshtisa è molto caratteristica in quanto è una sorta di città museo, dove le case sono state tutte ricostruite in perfetto stile bulgaro e dove si possono conoscere le tradizioni quotidiane del popolo antico bulgaro. In alcune di queste case è anche possibile soggiornare. Anche a Nord, nella città di Lovech, è possibile visitare il Monastero di Troyan nel quale sono esposti alcuni degli affreschi più belli del paese. Nella zona sud invece del paese, si può visitare la città di origine di Spartaco, Sandako che è anche un importante centro termale. Anche a Plovdiv, la terza città del paese, è possibile godere dell’architettura del centro storico e dello splendido Monastero di Bachkovo. Altro tipo di itinerario è quello che porta alla scoperta delle cantine e alla degustazione dei prodotti del succo di Bacco. La Bulgaria offre una vasta offerta vinicola e di liquori. A Varna, l’antico palazzo reale ospita nelle secolari cantine le botti con un vino bianco molto pregiato e delicato, verso le sponde del Danubio invece a Ruse si produce il vino rosso più rinomato della Bulgaria. Nella zona sud del paese invece si produce un vino rosso da 600 anni che viene degustato in tutti i ristoranti della zona di Melnik, tra le rocce della montagna. http://www.bulgaria.it/

 

servizio a cura di Rocco Lettieri