UMANI RONCHI si presenta a LUGANO

Degustazione vini dell’Azienda Umani Ronchi (Marche e Abruzzi)

Villa Principe Leopoldo Lugano – 2 ottobre 2017



L’associazione ASSP del Ticino (Associazione Sommelier Professionisti Ticino) ha organizzato nell’ambito dei loro numerosi incontri un pomeriggio di degustazione a cui ha fatto seguito un Wine & Dine nel prestigioso Albergo Villa Principe Leopoldo di Lugano. Presente a raccontare la storia e i vini della Casa Vinicola Umani Ronchi di Osimo di Ancona (Marche), il titolare Michele Bernetti.




La storia di Umani Ronchi è una storia di uomini, di vigneti, di terre e di valori. Dalle stagioni che si rinnovano, dalle vendemmie che ogni anno regalano frutti diversi e unici, i loro vini viaggiano per approdare sulle tavole di tutto il mondo. Una storia che inizia più di cinquanta anni fa, a Cupramontana, dove pulsa il cuore del Verdicchio Classico, per poi esplorare numerose altre aree della preziosa terra dell’Adriatico. Umani Ronchi nasce alla fine degli anni ’50, quando Gino Umani Ronchi dà vita ad una piccola azienda agricola nelle Marche, terra del Verdicchio Classico. Pochi anni dopo l’azienda viene rilevata dalla famiglia Bianchi-Bernetti che ne acquisisce il marchio, insieme alla proprietà, dando un impulso produttivo e commerciale all’attività. 




Il 4 gennaio 1968 avviene la trasformazione in Azienda Vinicola, e appena un anno dopo, il trasferimento della sede sociale e amministrativa ad Osimo, dove si inaugura la cantina destinata alla lavorazione del Rosso Conero. Nello stesso periodo viene potenziata la cantina di Castelbellino, già dedicata alla lavorazione del Verdicchio. Negli anni ’80, Massimo Bernetti guardando al di fuori dei confini regionali, decide di avvalersi della preziosa collaborazione dell’enologo Giacomo Tachis, conosciuto per aver creato vini come Tignanello e Sassicaia. Da questa collaborazione, nel 1982 esce la prima annata del Rosso Conero DOC San Lorenzo e nel 1985 del Conero Riserva DOCG Cùmaro. Anche il Verdicchio viene rinnovato attraverso i cru e le riserve: nel 1983 esce il Casal di Serra, e nel 1985 esce prima vendemmia del Verdicchio Castelli di Jesi DOC Classico Villa Bianchi. 



Si arriva ai primi anni ’90, quando a Massimo Bernetti, si affianca il figlio Michele, fresco di laurea in Economia e Commercio ad Ancona e con un’esperienza a Londra presso il Sales Department. Oggi la gestione dell’azienda è in mano a Michele, che porta avanti con visione, lungimiranza e piglio imprenditoriale, tre macro-obiettivi: affermare la commercializzazione dei vini su nuovi mercati esteriincrementare la produzione, affiancando al Verdicchio, il Rosso Conero aumentando la superficie agricola che già vanta 210 ettari di vigneti tra Marche e Abruzzo.

Una storia che continua con l’enologo piemontese Beppe Caviola e con altri prestigiosi vini quali i bianchi Vecchie Vigne, Plenio e il Centovie IGT Pecorino d’Abruzzo. Nei rossi primeggia il Pelago, a cui si affiancano il Campo San Giorgio e i due Montepulciano d’Abruzzo Jorio e Montipagano.

Il 2000 è l’anno della nuova Bottaia per l’affinamento dei vini: un progetto architettonico e culturale che si inserisce all’interno di un disegno più ampio di ristrutturazione della Cantina di Osimo. Un’opera architettonica che rivela ancora una volta l’apertura alla ricerca e all’innovazione in tutte le fasi della produzione. Michele, assieme ai propri tecnici, porta avanti un lavoro di affinamento continuo sui vini, che si traduce nella creazione di nuovi prodotti, e nella cura scrupolosa delle etichette esistenti. Un lavoro di perfezionamento della collezione Umani Ronchi, in un mercato nazionale e internazionale estremamente difficile e competitivo, dove è necessario differenziare, e dove l’unica parola d’ordine è perseguire la qualità. La sua attenzione verso la cantina lo porta a lavorare anche sul nuovo progetto di Roseto degli Abruzzi, dedicato alla lavorazione esclusiva del Montepulciano.

La Medaglia d’oro di Decanter al Cùmaro 2004, e il titolo di Vino Bianco dell’anno attribuito da Gambero Rosso al Vecchie Vigne 2009, sono solo le conferme più recenti di un lavoro tanto meticoloso e costante, rivolto al successo dei vini locali. Oggi Michele coniuga il suo impegno più propriamente tecnico e gestionale, con l’attività di sviluppo dei mercati esteri. Così, Umani Ronchi, da brand regionale è divenuto un vero e proprio brand internazionale. Senza perdere il contatto con la terra e le radici, che porta in giro per il mondo attraverso i suoi vini migliori. Nel 2015 Michele è stato scelto come “Ambasciatore delle Marche del Vino nel mondo” in occasione dell’Expo di Milano.


Investire per innovare

Da Serra dei Conti, nelle Marche, a Roseto degli Abruzzi, l’azienda ha una superficie vitata di 210 ettari tutti distribuiti lungo la costa dell’Adriatico, tra la collina e il mare: 185 km di filari e 10 vigneti, ciascuno con la sua vocazione e il suo terroir. Numeri che raccontano una ricerca continua, quasi spasmodica, attorno alla terra “migliore” e alle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche. Dagli anni ’70 ad oggi, l’azienda ha raddoppiato gli ettari di proprietà e ha rinnovato l’85% delle vecchie viti. Ha investito sul Verdicchio e sul Rosso Conero, ha recuperato e valorizzato vitigni come il Pecorino e il Lacrima di Morro d’Alba, dandosi sempre e comunque obiettivi enologici qualitativamente alti.

Il biologico, una scelta di qualità

Tutti i nostri vigneti, dal Verdicchio al Montepulciano d'Abruzzo, sono coltivati in biologico. Una scelta tecnica ancor prima che ideologica. Perché per fare agricoltura biologica ci deve essere equilibrio in natura, deve esserci quella varietà di colture, di essenze, di erbe che fanno la biodiversità. Varietà tutte che trovano vita nelle terre di proprietà e che lasciano spazio ad una viticoltura capace di valorizzare al massimo le uve prodotte, senza pregiudicare la qualità dei vini. Qui il biologico è sinonimo di qualità.



Lavorare in modo sostenibile

L’azienda Umani Ronchi è guidata da un forte approccio etico, e rispetta l’ambiente avendo grande considerazione del territorio e della biodiversità. Un approccio che si fa subito concreto quando si parla di viticoltura di precisione, di gestione delle macchine per i trattamenti sui vigneti, e di concimazioni organiche. Un atteggiamento sostenibileche guida anche la scelta dei materiali: il vetro leggero della bottiglia determina un impatto minore sulle emissioni di CO2, mentre i tappi sintetici prodotti dalla canna da zucchero, sono riciclabili al 100%. Poi c’è l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Tutto esprime un modo di pensare e di agire sostenibile.

Le persone il valore più autentico

L’azienda, che ha mantenuto una dimensione familiare, è guidata da Michele Bernetti e da suo papà Massimo, che ricopre il ruolo di Presidente. Una conduzione armonica e armoniosa. Solida e lungimirante. Che ha saputo mettere al centro la Terra e le Persone. Innovando, sperimentando, investendo. E dando spazio alla formazione, soprattutto quando si parla della giovane squadra dei tecnici, agronomi ed enologi, vero valore aggiunto per un’azienda di vini.

Umani Ronchi nel mondo

Umani Ronchi oggi produce 3 milioni di bottiglieall’anno e oltre 20 tipologie di vino. E’ presente in oltre 60 paesi, praticamente in tutti i continenti. E ha raggiunto un posizionamento consolidato all’interno dei mercati esteri, a partire da Giappone, Svezia, Canada, Stati Uniti, Germania. I suoi vini sono riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo, grazie alla fitta rete di contatti costruita negli anni, all’ascolto attivo dei mercati, ma soprattutto grazie alla capacità dell’azienda di esser rimasta sempre fedele al concetto di “qualità”. A dimostrazione che si può essere “artigiani” e fare vini buoni anche quando si muovono grandi numeri.

L'Istituto dei Grandi Marchi

Da 10 anni, Umani Ronchi fa parte dell’Istituto del Vino di Qualità: 19 grandi marchi del vino italiano, tra cui Antinori, Sassicaia, Masi, Gaia, uniti dalla condivisione di valori, obiettivi, strategie. Produttori che si fanno interpreti del vino italiano nel mondo, verso la conquista e il consolidamento dei mercati internazionali.


Tre cantine, per tre territori.

In cantina arriva l’uva appena raccolta, disposta in piccole cassette, o in grandi contenitori funzionalmente alle diverse selezioni e alle differenti quantità, pronta per essere lavorata. Qui inizia la vinificazione, con la fermentazione del mosto, seguita dall’affinamento e dall’imbottigliamento. La produzione dei vini Umani Ronchi passa attraverso la sinergia di tre siti produttivi collocati nei territori di Castelli di JesiConero e Abruzzo. Tre cantine, ciascuna con la sua storia e la sua specifica vocazione.

La Cantina di Osimo

E’ la più grande cantina aziendale ed è destinata ai vini rossi da uve Montepulciano e altri vitigni a bacca rossa. Grande superficie di vasche in acciaio e cemento, tonneaux, botti grandi e piccole, pupitre. L’area è completata da uno spazio dedicato all’imbottigliamento, l’etichettatura e il confezionamento. Un vero e proprio ambiente produttivo, regolato da una programmazione meticolosa e puntuale, progettato tenendo conto delle più evolute tecniche enologiche. Tecnica e passione dei dettagli al servizio del concepimento di vere e proprie opere enologiche. Qui avvengono tutti i passaggi della produzione. E sempre qui arrivano i vini dell’azienda già vinificati nelle cantine di Castelbellino e Montipagano. 

La Cantina di Castelbellino

E’ la cantina storica dei bianchi, dove arrivano le uve del Verdicchio che vengono lavorate, vinificate, e affinate sia in cemento che in botti grandi e tonneaux. Solo la fase di imbottigliamento avviene ad Osimo.

La Cantina di Montipagano

E’ la cantina dei rossi che nascono dalle uve Montepulciano d’Abruzzo. Qui avviene la vinificazione, mentre il passaggio in legno avviene ad Osimo. Si tratta di una fase transitoria in quanto la cantina di Montipagano è in rinnovamento, una nuova realtà produttiva che sarà orientata  a valorizzare al meglio le straordinarie potenzialità della regione Abruzzo.

Il Laboratorio

All’interno della cantina di Osimo c’è il laboratorio, spazio dei giovani enologi dell’azienda supportati dalla consulenza di Beppe Caviola, in una collaborazione sinergica che dura ormai da oltre 10 anni. Il laboratorio è il luogo delle analisi, degli studi, della ricerca e della sperimentazione. Nel laboratorio vengono assaggiate, monitorate, analizzate le uve durante la vendemmia. Vengono svolte microanalisi periodiche, ed eseguiti controlli analitici sui vini in stoccaggio e imbottigliati. Oltre alle costanti analisi organolettiche. Un laboratorio di ultima generazione, per un’azienda da sempre impegnata sulla tipicità enologica e sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni.





La Degustazione

La degustazione è stata condotta da Savino Angioletti e Anna Valli e a Michele è toccato il compito di raccontare uve, vitigni, terreni e lavorazioni per ottenere vini di un grande spessore.

2 i vini bianchi base Verdicchio: Casal di Serra 2016 e Plenio 2014.

7 i vini rossi: San Lorenzo 2014; Jorio 2014; Cùmaro 2012; Cùmaro 2001; Campo San Giorgio 2010; Pelago 2012; Pelago 2000 e a tavola, il vino da dessert: Maximo 2013 Botrytis Cinerea – Marche bianco IGT da uve Sauvignon Blanc in purezza.




La Cena con lo chef Dario Ranza


Variazione di tonno Balfego

Casal di Serra 2016 Verdicchio dei Castelli di Jesi doc, classico superiore 

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Sogliola ricomposta in brodetto di cannellini e olive al basilico

Plenio 2014 Castelli di Jesi Verdicchio Riserva docg, classico

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Sella di capriolo arrosto al midollo e mirtilli rossi

Campo San Giorgio 2010 Conero docg, Riserva

 

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Formaggi dal carrello Pelago 2012 Marche rosso igt


 

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Variazione di dolci

Maximo 2013 “ Botrytis cinerea” – Marche bianco igt


 

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Una giornata da segnare tra quelle indimenticabili, grazie all’azienda Bindella, che distribuisce i vini della Umani Ronchi in Svizzera. Per saperne di più:

www.umanironchi.com

Via Adriatica, 12 – 60027 Osimo (AN)

Tel. +39 071 7108716

puntovendita@umanironchi.it

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Bindella Viticoltura – Commercio Vini SA

Via al Molino 41, Scairolo –  6926 Montagnola (Canton Ticino)

Tel +41 91 994 15 41

info@bindellavini.ch

www.bindellavini.ch

 


A cura di Rocco Lettieri