IAN D’AGATA E INDIGENA WORLD TOUR A RIGA
NEI PAESI BALTICI A RIGA
PER FAR CONOSCERE I GRANDI VINI PIEMONTESI
CON IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI
E VINI DEL MONFERRATO E CIA CUNEO
Â
Una due-giorni alla Scoperta delle eccellenze piemontesi
Si è conclusa a fine mese febbraio, a Riga, in Lettonia  la due-giorni dedicata ai vini e ai prodotti piemontesi dellâIndigena World Tour di Ian DâAgata, con i produttori del Consorzio Barbera dâAsti e Vini del Monferrato e la Confederazione Italiana Agricoltori Cuneo.
Lâevento, che ha visto un grandissimo successo di pubblico e la partecipazione dei piĂš rilevanti operatori della scena lettone, ma anche delle altre repubbliche baltiche e addirittura dalla Russia, si è svolto nel nuovissimo e prestigioso Grand Poet Hotel by Semarah, proprio nel centro di Riga, con masterclass e degustazioni condotte da Ian DâAgata, Senior Editor di Vinous e Direttore Creativo del Progetto Indigena e del Progetto Vino di Collisioni e dal suo collaboratore e co-editore della Hugh Johnson Pocket Wine Book, Michele Longo.
La prima giornata di evento, il 27 febbraio, ha visto di scena i vini del Monferrato, che proprio in questi giorno festeggiano il decennale della loro DOCG piĂš importante: Barbera dâAsti. Ed è stata proprio la Barbera dâAsti a farla da padrona, anzi da regina,  ri-conquistando i palati dei professionisti, che giĂ conoscevano la denominazione monferrina, ma che hanno avuto modo di lodare la sempre crescente eleganza e l’espressione massima a cui hanno portato questo vitigno i produttori del territorio,  con un mix perfetto di equilibrio tra freschezza e aciditĂ , anche nelle versioni Superiore.
“Oggi abbiamo avuto modo di assaggiare una serie di vini di alto profilo, che ci hanno davvero dato unâottima impressione di cosa siano i vini del Monferrato e ci hanno davvero convintoâ commenta Larina, sommelier al Vincents, ristorante nella top-ten della classifica âbalticaâ, âSensazionale la Barbera dâAsti, per me, va bene con tutto”.
Interessanti le discussioni proprio in merito agli abbinamenti con la cucina locale. Se per lâimportatore Antra Kalnina della casa di import Skorpions, tra le piĂš grandi delle repubbliche baltiche, la Barbera va abbinata con la carne, Oskars Varenbergs, proprietario di un ristorante nella Federazione dei Ristoratori della Lettonia, sostiene si abbini bene con i profili affumicati della cucina di pesce locale.
Non solo Barbera dâAsti, però: ogni vino ha ricevuto i suoi apprezzamenti. Per Richard Gublis, proprietario di un hotel e ristorante della catena Baltvilla vicino a Riga, il âmust tryâ della giornata è stato il Grignolino dâAsti: fresco, beverino e con un profilo davvero originale, mentre Irina Rakevich, sales manager per lâimportatore di nicchia Noble Wines, è rimasta molto impressionata dalla Freisa dâAsti: âvino di grande eleganza, oggi assaggiato in due versioni estremamente differenti, entrambe ottime!â.
Nella giornata del 28 febbraio, protagonisti sono stati invece i produttori e i prodotti della Confederazione Italiana Agricoltori di Cuneo che, per questo evento, ha selezionato una serie di giovani aziende sul territorio: Langhe, Roero, ma non solo.
La bella squadra ha conquistato il pubblico lettone non solo con i suoi prodotti di altissima qualitĂ , ma soprattutto con le loro testimonianze âdal vivoâ, con la loro esperienza personale e con il racconto della propria realtĂ , portando nelle repubbliche baltiche una vera e propria ondata di Piemonte.
Molto apprezzati i vini presentati: dallâArneis, alla Nascetta, dal Dogliani al Moscato dâAsti, per dedicare un pomeriggio âsolo nebbioloâ con le eccellenze dellâAlto Piemonte (il Lessona innanzitutto), del Roero, del Langhe Nebbiolo e dei Barolo classici e âcrusâ. A fianco ai grandi vini, una selezione di prodotti di alta qualitĂ del territorio piemontese: Castelmagno dâAlpeggio, le Castagne piemontesi, lâAglio di Caraglio, i biscotti Barbaria, spiegati e fatti degustare nelle loro diverse versioni dai produttori, sempre moderati da Ian DâAgata.
Ivo Orlovs, Sommelier e proprietario del wine restaurant Biblioteka, con una delle migliori carte vino delle repubbliche baltiche, commenta cosĂŹ la bella esperienza: “è importantissimo portare all’attenzione del mercato lettone produttori giovani, di nicchia e di altissima qualitĂ . Il nostro mercato è molto attento alla selezione e io per primo, all’interno della mia enoteca, mi sto concentrando a valorizzare i singoli produttori dâeccellenza attraverso una scelta accurata, che garantisca uno standard elevato a prezzi ragionevoli e soprattutto che dia spazio a etichette non ancora presenti sul mercato. Sarebbe un piacere riuscire a collaborare con alcune di queste giovani realtĂ .”
âSi tratta di un format davvero innovativo e soprattutto, altamente formativoâ sottolinea lâimportatrice di Pernod Ricard  Evelin Hansson, venuta dallâEstonia per lâevento. âLa grande personalitĂ e conoscenza di Ian, insieme alla presenza e alla testimonianza dei produttori, ha davvero alzato l’asticella della formazione e la qualitĂ della didattica. Ringrazio personalmente tutti i produttori che hanno fatto lo sforzo di venire fin qui, grazie alle loro spiegazioni, unite alle lezioni di Ian, abbiamo una consapevolezza del tutto nuova di questi vitigni e territori e anche di nuovi interessanti produttori che si stanno affacciando sulla scena internazionale”.
Â
La giornata è proseguita e si è conclusa proprio al ristorante Vincents, che ha ospitato un aperitivo a base di prodotti e vini piemontesi, e una cena dove gli stessi sono stati abbinati con piatti della cucina lettone contemporanea, tra azzardati pesci del nord e tradizionali anatre confit. Un momento di convivialità e di networking, che ha permesso ai grandi professionisti invitati di assaggiare o riassaggiare i vini e i prodotti in una cornice piÚ informale e soprattutto ha dato tempo di informarsi e fare domande direttamente ai produttori, per approfondire ancora di piÚ gli aspetti interessanti della loro produzione.
“Il pubblico lettone si fida molto della figura del sommelierâ commenta lâHead Sommelier e CEO del Ristorante, Raimonds, miglior Sommelier dâEuropa e Africa 2017, âquindi siamo noi che possiamo suggerire cosa provare e cosa si abbina meglio con il cibo. Dopo anni in cui la cultura dellâenogastronomia non si è potuta sviluppare nel periodo comunista, finalmente il grande pubblico si sta avvicinando al buon bere e alla buona cucina. Eâ un momento indispensabile per noi per imparare il piĂš possibile e poter trasmettere la qualitĂ e il gusto per educare i nostri clientiâ.
*****
Giulia Corino +39 3804071994
Vino&Food Project Office
twitter: @Collisioni
Â
A cura di Rocco Lettieri